CAPITOLO 42

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Io e Nina abbiamo girato tutto il giorno per i negozi, mi ha fatto così tanto piacere passare del tempo con lei.

Abbiamo parlato, spettegolato, scherzato, anche se sarebbe stato perfetto se ci fosse stata anche Meryl.. mi manca così tanto..

<<E' stata una giornata stupenda!>> Nina batte le mani. <<Da rifare!>>

<<Ma certo!>> Stiamo tornando a casa perchè siamo in ritardo. Eravamo così prese nel parlare che ci siamo completamente scordate di stasera.

<<Quindi, in poche parole, vuoi lasciare Robert?>>

Ed ecco che riprende questo argomento. Avevamo inziato a parlarne prima, in libreria, ma poi è finito lì il discorso perchè ci siamo messe a discutere su un libro che aveva letto lei e allora abbiamo tralasciato tutto, mentre ora.. <<Si, direi si. Insomma.. te ne sarai accorta che non va più nulla tra noi..>>

<<Beh, si. In effetti vedo che siete così distanti.. mi dispiace tanto..>>

<<Anche a me.>> Ed è vero. Nonostante quello che mi ha fatto è difficile lasciarlo. E' difficile lasciare ogni persona in realtà perchè il legame si spezza e fa male. I momenti insieme diventano un passato ricordo e ogni bel gesto fatto diventa una fitta che ti colpisce lo stomaco creandoti un senso di vuoto, nostaligia, tristezza..

<<E che mi dici di Lucky?>>

Mi irrigidisco. <<Lucky? Che c'entra Lucky?!>>

<<Guarda che noto come ti guarda, Serena.>>

<<Mi guarda con tantissimo schifo? Si può essere.>> Aumento il passo.

Nina scoppia a ridere e scuote la testa con forza. <<Ma no! Solo che.. ti guarda come se.. beh..>> Fa qualche pausa. <<Non so come spiegarti in realtà.. ti guarda come se ti desiderasse davvero.>> Conclude.

Per fortuna stiamo per arrivare a casa mia, parlare di Lucky con qualcuno mi agita parecchio. <<Con questo cosa vorresti insinuare?>>

<<Ma niente! Perchè, è già successo qualcosa tra voi due?>>

<<No.>> Dico schietta. <<E mai ci sarà niente.>>

A quelle parole Nina abbassa lo sguardo e continua a camminare dritta senza rivolgermi la parola. Non volevo essere scontrosa, ma quando si parla di lui divento così: antipatica.

Appena apro la porta di casa mia ci sono già tutti. Dave inizia a correre e si catapulta su di noi. <<Siete in ritardo! Bryan ha già ordinato le pizze, quindi accontentatevi!>> Esclama trascinandoci dentro, e appena varco la soglia vedo Lucky di fronte a mio fratello con un bicchiere in mano.

Indossa una camicia bianca e sopra una giacca di pelle nera, dei jeans neri attillati con il risvolto alle caviglie e le Converse.

Cazzo, quant' è bello.

Appena mi vede inizia a guardarmi dalla testa ai piedi, ma quando cerco di avvicinarmi a lui per salutarlo qualcuno mi prende per i fianchi e mi fa voltare. <<Ehy, non mi saluti neanche?>>

Mi avvicino a Robert dandogli un bacio sulla guancia. <<Scusa, pensavo ad altro. Come mai sei qui?>>

Indica sua sorella. <<Colpa sua.>> Poi si avvicina alle mie labbra accarezzandomi il viso con l'indice. <<Dobbiamo parlare io e te..>>

Cerco di tenere le distanze, anche se lui proprio non me lo permette.

<<Si certo, dobbiamo parlare..>> Mi volto per vedere Lucky; ha ancora gli occhi puntati su di me e mi sta guardando in cagnesco.

Robert mi fa voltare verso di lui ed inizia ad toccarmi la schiena fino ad arrivare poi al sedere.

<<Robert, perfavore.>> Lo allontano, ma lui insiste.

<<Dai Serena!>>

<<Okay, basta così.>> Lucky mi prende per un braccio e con una piccola spinta mi fa allontanare da Robert. <<Te la rubo solo un secondo. Devo parlarle.>>

<<Come vuoi..>>

Mi trascina verso camera mia con forza e poi mi fa appoggiare alla porta piazzandosi davanti a me.

<<Ma che problemi hai?>> Gli urlo contro.

<<No tu che problemi hai.>> Abbassa la voce, evidentemente ha paura che qualcuno ci possa sentire. <<Ti stavi facendo toccare da quel coglione!>>

<<E a te che importa? Probabilmente tu ogni sera vai a letto con Meryl, quindi!>>

<<Stai scherzando vero?>> Fa una risatina nervosa. <<Non sei seria.>>

Lo spingo. <<Ma spostati!>>

Lui non ne vuole sapere si allontanarsi e si avvicina ancora di più a me appoggiando il suo corpo sul mio. <<Io non lo faccio con Meryl da quando l'ho fatto con te.>>

In silenzio abbasso lo sguardo..

<<E' questo che pensavi?>> Mi chiede toccandomi il mento con l'indice e portando il mio sguardo al suo.

<<E' da una settimana che tu e lei non..>>

Si allontana da me. <<Già.>> Si mette le mani in tasca. <<Sai, continuo a pensare a te, come posso farlo con lei mentre ho te per la testa?>>

Quelle parole mi provocano un piccolo brivido, un brivido molto piacevole.

<<Potevi evitare, però, di trascinarmi via in quel modo da Robert.>>

<<Mi da fastidio che lui ti tocchi okay?>> Pronuncia, a denti stretti. <<Quello non sa neanche che cazzo vuol dire fare l'amore con te, io si. E non sai quanto è stato bello..>>

<<Lo è stato anche per me..>>

Ci avviciniamo entrambi ma ci fermiamo quando sentiamo delle voci provenienti dal bagno.

<<Meryl?>> Mi chiede lui. <<Non è Meryl?>>

Piano piano ci avviciniamo, e quando arriviamo davanti alla porta, visto che è socchiusa, ci pieghiamo per guardare nella piccola fessura.

Meryl è seduta a terra, mentre Nina al bordo della vasca.

<<Sta piangendo..>> Sussurro. <<Lucky, devi andare da lei.>>

<<Shh..fammi sentire!>>

Nina le accarezza la spalla. <<Meryl, ne sei sicura?>>

<<Si, Nina, si! Ho un ritardo, cazzo. Come faccio a dirlo a Lucky?>>

Mi giro per guardarlo. Chiude gli occhi e, sospirando, si prende la testa fra le mani.


A STORM INSIDE MEWhere stories live. Discover now