CAPITOLO 55

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Sciolgo la stretta della mia mano da quella di Lucky e mi fermo appena usciamo dal centro commerciale. <<Scusa.. devo ritornare dentro.>>

<<Perchè?>>

<<Mi sono dimenticata di prendere una cosa..>> Mento.

<<Beh..ti accompagno!>>

Appoggio la mia mano sul suo petto avvicinandomi alle sue labbra. <<No, tranquillo, è questione di dieci minuti, vai pure a casa.>>

Mi guarda come se cercasse di capire cosa gli sto nascondendo. Non posso dirgli che entro per parlare con Carter, non la prenderebbe molto bene. <<Se è questione di dieci minuti ti aspetto qui.>>

<<Ci vediamo domani, Lucky. Oltretutto devo anche parlare con mio fratello.>>

<<Va bene.>> Mi lascia un bacio sulle labbra e io lo ricambio sorridendo. <<A domani!>>

Appena gira l'angolo inizio a correre verso il piano di sopra del grande centro.

Carter è ancora lì. Stesso posto.

<<Carter, posso parlarti?>>

Mi guarda e poi sorride. Ha un sorriso bellissimo ed è anche un bel ragazzo, solo che si rende davvero antipatico.. peccato, se solo non avesse questo carattere sarebbe un ragazzo davvero speciale. <<Dimmi.>>

<<In privato.>>

<<Wow, qui le cose si fanno serie!>> Mi fa l'occhiolino. <<Vuoi fare anche qualcos'altro oltre che parlare? Sai, a me andrebbe benissimo!>>

Figuriamoci se non iniziava a fare le battute. Quando si accorge della mia impazienza mi prende da parte. <<Dimmi tutto Collins.>>

<<Prima ci ho pensato bene.. volevo chiederti una cosa..>> Lui annuisce e io continuo la frase. <<Come fai a sapere..>>

<<Oh!>> Esclama interrompendomi. <<Aspettavo questo momento!>>

Sento che qualcosa sta andando per il verso sbagliato.

<<Ti prego Carter, dimmi..>>

Si guarda alle spalle per controllare gli altri che stanno parlando, poi torna a guardarmi. I suoi occhi fissi nei miei sembrano quasi che mi stiano minacciando.

Odio il suo sguardo, l'ho sempre odiato.

<<A dire il vero non so se parlartene.>>

<<E perchè?>>

<< Perchè ciò che vuoi sapere cambierà completamente la tua vita, la tua visione delle cose e anche il rapporto con Lucky.>>

Distolgo lo sguardo da lui e inizio a fissare il pavimento. Non riesco davvero a collegare le cose..

Non farebbe prima a dirmi tutto?

<<Carter! Dobbiamo andare!>> Urla Meryl, a pochi passi da noi.

<<No!>> Lo prendo per la felpa. <<Dobbiamo finire il discorso.>>

<<Dai Carter! Vieni o no?>> Insiste Meryl. Ma io cerco di attirare la sua attenzione su di me.

<<Dobbiamo parlare.>>

Mi prende la mano togliendo la presa. <<Forse dovresti guardarti meglio intorno, ma soprattutto conoscere chi hai al tuo fianco.>>

<<Non capisco..>> Mi tocco la fronte con il palmo della mano. <<Se tu sai davvero tutto, perchè non me ne parli?>>

<<E'troppo facile, sai? Sarebbe troppo facile dirti tutto, manco mi crederesti! Vedrai fino a che punto si spingeranno tutti quanti, ed èproprio quando succederà che tu capirai davvero.>> Mi accarezza i capelli con un sorriso malizioso. <<Mi ringrazierai Serena..>>

<<Peggiori solo le cose. Non mi stai aiutando così.>>

<<Ti sto solo mettendo in guardia, come è giusto che sia.>>

<<Domani mattina vengo da te, parleremo di questa storia.>> Poi, con un cenno lo saluto e mi volto per scendere le scale e imboccare la strada per tornare a casa.

La cosa che mi spaventa di più è sapere che la verità la sa Carter, ma non solo. Vorrei tanto sapere come fa a saperla lui.

Ci dev'essere per forza qualcosa dietro.

Se lui mi ha detto che ciò che saprò potrebbe cambiare ogni cosa, è proprio perchè l'ha detto Carter, che la verità mi distruggerà il cuore.


A STORM INSIDE MEWhere stories live. Discover now