Sciolgo la stretta della mia mano da quella di Lucky e mi fermo appena usciamo dal centro commerciale. <<Scusa.. devo ritornare dentro.>>
<<Perchè?>>
<<Mi sono dimenticata di prendere una cosa..>> Mento.
<<Beh..ti accompagno!>>
Appoggio la mia mano sul suo petto avvicinandomi alle sue labbra. <<No, tranquillo, è questione di dieci minuti, vai pure a casa.>>
Mi guarda come se cercasse di capire cosa gli sto nascondendo. Non posso dirgli che entro per parlare con Carter, non la prenderebbe molto bene. <<Se è questione di dieci minuti ti aspetto qui.>>
<<Ci vediamo domani, Lucky. Oltretutto devo anche parlare con mio fratello.>>
<<Va bene.>> Mi lascia un bacio sulle labbra e io lo ricambio sorridendo. <<A domani!>>
Appena gira l'angolo inizio a correre verso il piano di sopra del grande centro.
Carter è ancora lì. Stesso posto.
<<Carter, posso parlarti?>>
Mi guarda e poi sorride. Ha un sorriso bellissimo ed è anche un bel ragazzo, solo che si rende davvero antipatico.. peccato, se solo non avesse questo carattere sarebbe un ragazzo davvero speciale. <<Dimmi.>>
<<In privato.>>
<<Wow, qui le cose si fanno serie!>> Mi fa l'occhiolino. <<Vuoi fare anche qualcos'altro oltre che parlare? Sai, a me andrebbe benissimo!>>
Figuriamoci se non iniziava a fare le battute. Quando si accorge della mia impazienza mi prende da parte. <<Dimmi tutto Collins.>>
<<Prima ci ho pensato bene.. volevo chiederti una cosa..>> Lui annuisce e io continuo la frase. <<Come fai a sapere..>>
<<Oh!>> Esclama interrompendomi. <<Aspettavo questo momento!>>
Sento che qualcosa sta andando per il verso sbagliato.
<<Ti prego Carter, dimmi..>>
Si guarda alle spalle per controllare gli altri che stanno parlando, poi torna a guardarmi. I suoi occhi fissi nei miei sembrano quasi che mi stiano minacciando.
Odio il suo sguardo, l'ho sempre odiato.
<<A dire il vero non so se parlartene.>>
<<E perchè?>>
<< Perchè ciò che vuoi sapere cambierà completamente la tua vita, la tua visione delle cose e anche il rapporto con Lucky.>>
Distolgo lo sguardo da lui e inizio a fissare il pavimento. Non riesco davvero a collegare le cose..
Non farebbe prima a dirmi tutto?
<<Carter! Dobbiamo andare!>> Urla Meryl, a pochi passi da noi.
<<No!>> Lo prendo per la felpa. <<Dobbiamo finire il discorso.>>
<<Dai Carter! Vieni o no?>> Insiste Meryl. Ma io cerco di attirare la sua attenzione su di me.
<<Dobbiamo parlare.>>
Mi prende la mano togliendo la presa. <<Forse dovresti guardarti meglio intorno, ma soprattutto conoscere chi hai al tuo fianco.>>
<<Non capisco..>> Mi tocco la fronte con il palmo della mano. <<Se tu sai davvero tutto, perchè non me ne parli?>>
<<E'troppo facile, sai? Sarebbe troppo facile dirti tutto, manco mi crederesti! Vedrai fino a che punto si spingeranno tutti quanti, ed èproprio quando succederà che tu capirai davvero.>> Mi accarezza i capelli con un sorriso malizioso. <<Mi ringrazierai Serena..>>
<<Peggiori solo le cose. Non mi stai aiutando così.>>
<<Ti sto solo mettendo in guardia, come è giusto che sia.>>
<<Domani mattina vengo da te, parleremo di questa storia.>> Poi, con un cenno lo saluto e mi volto per scendere le scale e imboccare la strada per tornare a casa.
La cosa che mi spaventa di più è sapere che la verità la sa Carter, ma non solo. Vorrei tanto sapere come fa a saperla lui.
Ci dev'essere per forza qualcosa dietro.
Se lui mi ha detto che ciò che saprò potrebbe cambiare ogni cosa, è proprio perchè l'ha detto Carter, che la verità mi distruggerà il cuore.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...