CAPITOLO 28

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Appena entro a scuola la preside, presa nel controllare il corridoio, corre verso di me.

Non prende mai una storta con quei tacchi? Li portassi io passerei metà giornata a rompermi le caviglie.

<<Sei in ritardo Collins.>>

<<Bene.>> Rispondo infastidita.

<<Cosa vorresti dire con 'bene'?>>

<<In questi giorni ho avuto un po' di casini, le chiedo scusa per il ritardo.>> Mi correggo.

<<Vai, in classe ti staranno aspettando.>>

Senza rispondere cammino verso classe, e quando apro la porta la prof si alza puntandomi il dito contro. <<Segnerò il tuo ritardo.>>

Perchè è sempre così acida e antipatica? Ovviamente solo con me.

<<Cosa?>> Come sempre, inizio a protestare. <<Ho spiegato i miei motivi alla preside!>>

<<Me ne frego se hai spiegato i tuoi motivi alla preside, Serena. L'anno scorso te le ho fatte passare tutte ma quest'anno non sarà più così! A posto, subito!>>

Mi accomodo al banco sbuffando e Lucky subito inizia a parlarmi. <<Mi dispiace per ciò che è successo ieri..>>

<<Zitto.>>

<<No, non sto zitto. Mi dispiace davvero, scusa se non ho potuto fare nulla..>>

<<Cosa?>> Mi agito sulla sedia. Non può dirmi che non poteva fare nulla. <<Potevi fare eccome! Sei tu che non hai voluto fare niente per paura di litigare con la tua amata Meryl. Perfavore Lucky, smettila!>>

<<Sei così tanto arrabbiata con me?>> Bisbiglia.

<<Non t'interessa!>>

Dopo alcuni minuti di silenzio (ovviamente perchè ho ragione) riprende a parlare. Vorrei tirargli il temperino in faccia e ferirlo in fronte ma non mi sembra proprio il caso di farlo, o almeno, di farlo adesso. <<Io non voglio perdere Meryl..>>

<<Ti ho detto che devi perderla?>>

Si morde il labbro e abbassa lo sguardo, il questo momento mi fa davvero tenerezza. Vorrei dirgli di non preoccuparsi, che è tutto okay.. ma non posso sempre perdonare, l'ho imparato dal passato.

<<No, certo che no. Però sembra che ti dia fastidio il fatto che stiamo insieme.>>

Faccio una risatina amara. <<Io sto con Robert, di te non me ne frega nulla, però chissà perchè, da quando sei entrato nella mia vita nulla va mai bene. Ieri ho litigato con Meryl per colpa tua!>>

<<Per colpa mia?!>>

<<Hai iniziato te a giocare con l'acqua, se sapevi che Meryl poteva reagire così perchè non hai evitato? Oltretutto mi ha tirato un pugno in faccia e tu non le hai detto niente! Evita di mostrarti un amico se poi non sai comportarti da tale.>>

<< Ma perchè sono ancora qui a parlare con te? Non capisci un cazzo!>>

<<Vacci piano con le parole, quello che non capisce, qui, sei tu.>>

<<Io non capisco te, che è diverso.>> Prende la matita in mano e inizia a sottolinerare ciò che dice la professoressa.

Proprio quando provo a concentrarmi sulla lezione il rumore delle nocche sulla porta mi distrae da ogni cosa.

Mi prendo la testa fra le mani e faccio un lungo sospiro giusto per aumentare la concetrazione e rilassarmi, anche se non sembra stia funzionando.

<<Oh ragazzi. Mi sono dimenticata di avvisarvi.. lei è la nuova alunna, si chiama Beth.>>

<<Serena?>> Dei libri cadono a terra, e appena sento il mio nome alzo lo sguardo.

E' una ragazza non molto alta con i capelli mossi e biondi.

Si, io so chi è.

<<Cosa ci fai tu qui?>> Ed ecco l'ostacolo peggiore da superare.


A STORM INSIDE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora