[ichi]moshi-moshi.

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もしもし
MOSHI-MOSHI
ʙᴀɴᴀɴᴀ ʏᴏsʜɪᴍᴏᴛᴏ


il rumore della pioggia è delizioso. Sbatte sui tetti, ticchetta sul vetro delle finestre, cade dalle strade in discesa come se fosse un pacifico ruscello e accoccola gli innamorati dentro un unico ombrello. A volte, stanca e malinconica resta intrappolata dentro una fossa e s'addormenta. Il sole,poi, la porta via. Di lei resta solo il profumo, il cielo riprende il suo solito azzurro e gli uccelli gioiosi ritornano a cinguettare.

«Vieni, vedi
i fiori veri»

Namjoon assaporava i suoi amati pomeriggi piovosi disteso sul suo letto singolo, l'unica finestra presente nella stanza era proprio posizionata di fronte alla sua faccia. Yoongi non aveva lottato per conquistare quel posto, glielo aveva ceduto senza lamentarsi, diceva che avere il sole in faccia la mattina lo innervosiva.

«Chi avrebbe mai detto che con questo caldo afoso si sarebbe messo a piovere» disse Namjoon guardando il vetro della finestra ancora bagnato di pioggia «È un peccato che sia durata solamente mezz'ora»

Il ragazzo si rese subito conto di aver parlato da solo.

Min Yoongi camminava avanti e indietro davanti la finestra. Il libro aperto di letteratura era posizionato sulla scrivania e accanto ad esso vi era una tazza gialla macchiata di caffè e un pacco mezzo vuoto di chesterflied blue. Il sole in faccia gli stava dando chiaramente fastidio, era in quei momenti che si pentiva di non aver tagliato i capelli e di non aver comprato delle stupide tende al mercato estivo.

«Vieni, vedi
i fiori veri» La sua memoria lo stava tradendo; all'interno della sua testa disordinata non c'era proprio spazio per degli haiku sulla primavera. Ridicolo. Gli occhi nocciola della sua ragazza erano sempre lì, occupavano tutti i suoi pensieri, gli stavano impedendo di poter studiare e di dare quel faticoso esame di letteratura giapponese.

«Vieni, vedi
i fiori veri» ripeté ancora, questa volta però assunse un tono di voce rabbioso. Si mise una sigaretta tra le labbra e portò entrambe le mani sulle tempie umide. Era sfinito e demoralizzato. Non sapeva se il suo fosse un tipico crollo emotivo o dello stress causato dallo studio di una materia che detestava.

«di questo mondo doloroso.» disse Namjoon ad alta voce,spostando lo sguardo dal suo libro e portandolo su Yoongi.

«Cosa?» gli chiese Yoongi con un'aria del tutto confusa. Cerchi sottili di fumo fuoriuscivano dalle sue labbra sottili, la nebbia che si era creata dentro la loro stanza era frutto di pensieri inopportuni e di letteratura monotona. Nemmeno aprire la finestra sarebbe servito a cacciare via tutta quella negatività.

«Vieni, vedi
i fiori veri
di questo mondo doloroso.» Namjoon ripeté quel haiku con una musicalità del tutto sconosciuta a Yoongi. La sua voce quando recitava a memoria delle poesie diventava vellutata. «È la parte finale che non riuscivi a ricordare»

«Ah.» Il più grande non sembrò affatto sorpreso. Il suo compagno di stanza–non che il suo unico migliore amico, aveva sempre posseduto della spiccata sensibilità verso la poesia e la letteratura.

«Non capisco perché ti sei iscritto proprio a questo corso» Dalle cuffie di Namjoon fuoriuscivano delle note di una canzone degli Alt-J, una di quelle meno conosciute. Niente di nuovo. Namjoon era abituato a studiare con della musica alle orecchie, diceva che quello era un buon metodo per concentrarsi sulla lettura di testi. Yoongi,invece, credeva che quelle fossero solo delle balle da topo da biblioteca.

«Perché è l'unico corso che posso seguire,sai, io al contrario tuo lavoro» sbuffò tutto seccato per poi mettersi a sedere con il suo solito fare infantile.

«avete litigato?» l'attenzione di Namjoon tornò sul suo libro «questa volta per quale motivo?, non le hai comprato le pringles alla macchinetta prima della lezione di inglese?»

Yoongi guardò con aria pentita il suo migliore amico «mi sono dimenticato del nostro mesiversario» si scombinò i capelli per la frustrazione, era sull'orlo di una crisi di nervi «cazzo, tutto questo mi sta facendo impazzire!»

«buona fortuna» Namjoon rise sotto i baffi,«non vorrei essere nei tuoi panni»

Yoongi per alcuni secondi si fermò ad osservare il suo dongsaeng, dopodiché sgranò gli occhi e si avvicinò a lui dando una forte spinta alla sedia «e questo?» puntò il dito contro il suo collo scoperto «questo che vedo,Kim Namjoon, è un succhiotto?»

Il più piccolo sembrò sorpreso, lasciò cadere il libro sul letto e portò il palmo della mano sul collo «n-no» negò con pochissima credibilità.

«perché non vuoi dirmelo?!» esclamò Yoongi mentre cercava invano di scoprire il collo del suo orgoglioso migliore amico«fammi vedere, voglio vedere, io ti dico sempre tutto!»

«ok ok ok» disse Namjoon cercando di calmare l'entusiasmo improvviso del suo compagno di stanza «è un succhiotto, hai ragione, adesso sei felice?»

«chi è stata?–la conosco?, segue il tuo stesso corso?– è carina?» Yoongi saltellava come un matto per tutta la stanza, quella era la prima volta in cui il suo amico si confidava apertamente con lui su delle questioni amorose. Si conoscevano da,praticamente,tutta la vita e Yoongi non lo aveva mai visto uscire con una ragazza.

«hyung. Puoi,per favore, sederti un attimo» gli disse Namjoon «guardarti trotterellare mi fa venire il mal di testa»

«ok» Yoongi si schiarì la voce e si sedette in modo composto sul suo letto disfatto «sono seduto, adesso posso sapere chi è la tua ragazza?»

«non è la "mia ragazza"» gli sottolineò Namjoon «e sopratutto, non è una ragazza» alzò gli occhi in cielo e sembrò sospirare per la liberazione «è stato un ragazzo a farmelo»

Yoongi assunse un'aria divertita «mi stai prendendo per il culo?» rise sbattendo i piedi sul pavimento e sembrò aspettarsi dal suo dongseng un'altra risata. Cosa che, suo malgrado, non arrivò mai.

«No, non ti sto prendendo per il culo» Namjoon era spaventosamente serio «sono gay»

«gay?» gli domandò incredulo Yoongi «gay? ti piacciono i ragazzi?– è stato un ragazzo a farti quello?» il più grande portò una mano sulle labbra, ancora scettico per tutto ciò che stava sentendo.

«gay, Yoongi, gay!» esclamò il più piccolo «Mi piacciono i ragazzi, ci vado a letto, mi fanno dei succhiotti e faccio tutto ciò che fai tu con la tua stupida ragazza, ok?!»

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a/n
questo è il capitolo iniziale di aneddoti, spero che vi abbia incuriosite. ~

(per chi volesse saperlo, la poesia che ha letto Yoongi è un haiku di Matsu Bashō. ~)

ANEDDOTIWhere stories live. Discover now