Il bicchiere di Starbucks con all'interno del pumpkin spice latte aveva creato un alone su delle fotocopie di letteratura coreana e dentro la camera si era sparso il profumo di biscotti e cannella. Kim Namjoon, zitto zitto, ascoltava la sua playlist "insomnia" e osservava il foglio bianco che aveva sotto il naso. Giocherellava con la penna a biro e le uniche frasi che gli venivano in testa erano troppo banali, le scene che desiderava raccontare ai suoi lettori non erano drammatiche, ed era proprio in circostanze come queste che detestava avere come unico e stupido sogno quello di diventare uno scrittore. Usava sempre delle parole semplici ma ciò che scriveva trasmetteva inquietudine e tristezza, ogni emozione provata dai suoi personaggi riusciva a toccarti nel profondo e poi scappare via. Lasciandoti solo nel tuo letto con gli occhi lucidi e una dannata voglia di piangere.
Ma erano soltanto aneddoti della sua giovane vita e i capitoli del suo romanzo avevano la forma di finestre dove poterti affacciare e commuoverti a causa della sua storia d'amore a senso unico. Dovevi leggere con estrema attenzione, Namjoon ti raccontava la sua di storia e ogni rigo nascondeva uno dei suoi segreti.
«Kim Namjoon!» La voce di Yoongi fu seguita dal rumore metallico di un mazzo di chiavi. Le guance tonde del più grande erano rosse e la sua fronte era umida di sudore, aveva disegnato sul volto uno dei suoi sorrisi da imbecille e non ci voleva una spiccata intuizione per capire che era ubriaco marcio.
Namjoon lasciò cadere la penna sulla scrivania e si precipitò ad aiutarlo «hyung» disse con un tono di voce preoccupato, tenerlo in piedi non era difficile visto il suo peso leggero «puzzi di vomito»
«Da dove viene questa musica?» Yoongi da ubriaco si trasformava in un vecchio logorroico,Namjoon lo stava spogliando ma lui continuava a tenere il viso in direzione del computer e a borbottare qualcosa sulla musica «Andiamo in bagno, devi fare una doccia, non ti lascio dormire in questo stato»
«qual è il titolo di questa canzone?»
Namjoon aiutò Yoongi a entrare all'interno della vasca da bagno, «You Had a Panic Attack in My Bathroom» il più piccolo regolò la temperatura dell'acqua e successivamente gli lavò il petto, poi si spostò sugli angoli della bocca e infine sui capelli. «È quello che ho avuto io, vero?, quella sera a casa tua»
«T-tu ricordi qualcosa di quella ser-» Kim Namjoon infilava le dita tra i ciuffi biondi di Yoongi con tanta delicatezza, era così prezioso per lui che non voleva toccarlo con più forza per paura di fargli del male.
«Sono ridicolo, non è vero?»
«Non sei ridicolo hyung.»
«A te piacciono i ragazzi e io mi chiedo se...» Yoongi fermò Namjoon afferrandolo da un polso«andresti a letto con uno come me?»
«cosa c'è di male in uno come te?» Il più piccolo continuò a insaponare i capelli del suo hyung senza badare al fatto che le sue mani stavano già tremando per l'agitazione.
«Sono così miserabile e stupido, la mia ragazza mi tradiva con il suo professore e io non sono stato così furbo da accorgermene»
«La mia risposta è sì,» Namjoon lasciò perdere il sapone e guardò Yoongi «io andrei a letto con uno come te»
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