[juu] che tu sia per me il coltello

1K 121 30
                                    

CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO

School Friends by Now,Now

Devi star attento quando trovi una conchiglia su una collina.

C'è questa foto, un'istantanea di Namjoon e Yoongi appesa –storta– sull'armadio con il doppio adesivo che farebbe rabbrividire chiunque. E' stata scattata il giorno di natale di due anni fa, per l'esattezza il  loro primo natale passato insieme, e li riprende seduti in due su uno skate sul parquet del salotto di Namjoon. Sorridono forzati, il flash non riesce a fargli aprire gli occhi del tutto, hanno la pancia gonfia di pietanze cucinate dalle loro madri ed entrambi indossano il sotto largo di una tuta e due felpe stropicciate per i troppi lavaggi in lavatrice.
E' solo una stupida foto, l'unica che racchiude al suo interno la magia che contorna la loro amicizia. Namjoon si è fermato ad osservarla mille o più volte prima di correre a lezione con un toast tra i denti, e in quelle mille volte c'ha sempre trovato qualche nuovo dettaglio. Per esempio: il fatto che Yoongi  per quel frangente di secondo si gratti il palmo della mano, il suo cane che si struscia sulla gamba del nonno Kim, oppure la posizione delle loro spalle così vicine da farli sembrare un tutt'uno.
Quella foto racchiude il  piccolo e prezioso universo di Yoongi e Namjoon e anche delle banali minuzie che l'avevano fatto innamorare di Yoongi come un bambino alla vista della sua prima compagnetta di banco. Lo guardava ogni volta e pensava sempre «I capelli così lunghi, che arrivavano quasi a coprirti le sopracciglia ti stavano così bene».

L'instantanea di Nam racchiudeva cimeli, parole e concetti che tentava di proteggere dal passare degli anni e dalla malinconia che gli accaldava il corpo  come faceva la febbre.

Dopo quel bacio non c'era stato più niente se non vergogne durante i silenzi della notte, vestirsi in fretta chiudendosi a chiave in bagno e problemi a parlarsi guardandosi negli occhi per più di quattro secondi. Ma poi pareva esser tornato tutto nella norma, come se non fosse mai successo nulla alle loro bocche, o almeno così sembrava per Yoongi. Namjoon aveva avuto gli incubi su quel bacio per intere settimane, sognando il suo corpo muoversi con cauta tenerezza sopra i lamenti leggeri e le resistenze del suo migliore amico.

Poi era arrivato il giorno del suo compleanno. Nam aveva pranzato a casa dei suoi genitori - com'era da tradizione- e poi era tornato nel suo appartamento. Taehyung era partito a Roma con i suoi amici ma gli aveva fatto promettere di aspettare il fuso orario per aprire un pacco quadrato color carota che gli aveva nascosto sotto al letto. Era impacchettato con precisione, con dei nastri tutti colorati e arricciati che scendevano da della carta squisita acquistata –probabilmente–  in qualche mercatino degli artisti. Namjoon si sedette sul bordo del suo letto, mise il regalo sulle ginocchia e con una foto avvisò Taehyung d'esser stato paziente e che era arrivato per lui il momento di spacchettare il suo regalo. Ci mise attenzione nello strappar via la carta e quando tolse anche il coperchio sorrise alla mostra di tante, tantissime, foto scattate a sua insaputa. Su ognuna di essa vi era incisa con un pennarello la data, il luogo e l'ora in cui era stata scattata.

Namjoon con una sigaretta tra le dita e il viso leggermente allungato verso la ringhiera di un balcone, Namjoon immerso nella lettura di un libro oppure Namjoon che dormiva di spalle. Erano alcune delle scene che lo raffiguravano nella sua quotidianità. E per questa dolce spontaneità adesso sorrideva, mostrando per ogni foto le profonde fossette che aveva su entrambe le guance.

«Romantico» dice Yoongi alzando un sopracciglio «Non sapevo che i fuckbuddies si facessero regali di questo tipo, mi aspettavo più un pompino fatto al lume di una candela»

Namjoon toglie via la scatola per adagiarla sul comodino «È partito per delle vacanze romane all'insegna di musei e pasta, se no avrei ricevuto volentieri anche il pompino»

ANEDDOTIWhere stories live. Discover now