06. INFILTRATO

3K 165 5
                                    

Aprii gli occhi ma li strizzai subito cercando di evitare la luce splendente del sole che brillava sul mio viso. Dopo qualche secondo li riaprii completamente e mi misi a sedere. Mi sbottonai freneticamente la camicia ricordando esattamente dove mi aveva attraversato il proiettile, e trovai una cicatrice rotonda simile al segno di quando ero stata morsa sul braccio. I miei occhi percorsero la stanza e fuori dalla finestra con vista sulla città. Gli arredi erano minimalisti e molto moderni. Osservai i diversi ologrammi e schermi di computer fino a quando i miei occhi non trovarono Tony,

"Hey ragazzina" disse con un sorriso camminando verso di me. "Bentornata nel mondo dei viventi. Come ti senti?"

"Non lo so...come ci si dovrebbe sentire dopo che qualcuno ti ha sparato al cuore?"

Lui esalò divertito dal mio commento. "Immagino che non lo saprò mai, grazie a te"

Mi accigliai quando la mia mente iniziò a ricomporre gli avvenimenti. Notai che la camicia che stavo indossando non mi apparteneva ed ero attaccata a fili a loro volta collegati a macchine che emettevano dei beep.

"Di chi è questa camicia?" chiesi indicandola.

"Uh...mia. Sei stata fuori gioco per un po', una delle mie assistenti ti ha cambiata" rispose.

"Per quanto?"

"Circa 36 ore"

Mi accigliai nuovamente. "E dove siamo?" chiesi guardandomi intorno.

"Sei dentro di me" rispose allungando un braccio. "Beh, figurativamente, non letteralmente, ovviamente...Stark Tower, Manhattan"

"Aspetta...siamo a New York?" chiesi sorpresa. "Cos'è successo? Dove sono Steve e-"

"Sono tutti qui. L'Hydra si è infiltrata nel piccolo nascondiglio di Fury, quindi dovremo mantenere un basso profilo per un po'"

"Non definirei una torre nel bel mezzo di New York, un basso profilo" feci notare.

Lui alzò le spalle. "Beh, o qui o all'appartamento di Cap, e considerato che il massimo della tecnologia che possiede è un tostapane, direi che siamo equipaggiati meglio qui"

Mi morsi il labbro per cercare di non sorridere troppo a Tony che sminuisce Steve.

"Aspetta, e l'altro uomo, quello con Bucky?" mi ricordai.

"Abbiamo perso le sue tracce dopo un centinaio di km. Teniamo Barnes al sesto piano, volevamo aspettare che ti svegliassi prima di interrogarlo"

"Mi ha sparato al petto Tony, voglio fare molto di più che interrogarlo"

"Ci scommetto. Solo ricordati che c'è l'Hydra nella sua testa, non lui"

"Lo so" sospirai sorridendo tristemente a Tony. Notai le piccole rughe che gli venivano agli angolo degli occhi quando sorrideva, lo circondava un'aura misteriosa. I suoi occhi marrone scuro mi inducevano a provare qualcosa che non ero sicura potessi provare. Volevo distogliere lo sguardo ma non ne ero in grado, ed a giudicare dal fatto che anche lui non mi tolse gli occhi di dosso, direi che provava lo stesso.

Le porte automatiche si aprirono improvvisamente ed udii una voce famigliare.

"Alaska" disse Steve entrando. Indossava l'uniforme da Captain America. Natasha camminava a fianco a lui ed i suoi capelli rossi ondeggiavano con ogni passo. "Sono contento di vedere che se sveglia" aggiunse.

"Si...non mi ricordo molto bene cosa sia successo dopo che Bucky mi ha sparato" dissi confusa.

"Beh, sei crollata al suolo, abbiamo fermato Barnes e ti abbiamo portata qui" rispose Natasha.

Eyes on Fire ★ |ITA|Where stories live. Discover now