41. PACE NEL NOSTRO TEMPO

1.5K 81 8
                                    

MENTRE SI AVVICINAVA LA MEZZANOTTE la folla iniziava a disperdersi. L'atmosfera vivace della festa era stata rimpiazzata da qualche risata alcolica tra la squadra.

Avendo trascorso la maggior parte della serata in conversazioni educate, essendo interrogata da sconosciuti ubriachi, ed avendo ascoltato la storia di "War Machine" di James Rhodes almeno una dozzina di volte ero felice di trovarmi finalmente con le persone con le quali mi trovavo veramente a mio agio.

Raggiunsi il team – si erano tutti rilassati sui divani, intenti in diverse conversazioni. Mentre cercai un posto a cui sedermi vidi Bucky seduto su una poltrona. Lui mi guardò e mi indicò di sedermi sulle sue ginocchia con un ghigno sicuro che danzava sulle sue labbra. Arrossi, ma accettai il suo invito senza esitare.

Sedendo su di lui sentii il suo braccio metallico cingermi la vita. La sua vicinanza mi faceva sempre stringere lo stomaco e sentire la testa leggera. Provai ad ignorare le occhiate divertite da parte di certi membri del team—in particolare da Steve e Natasha.

"Ma è un inganno!" la voce di Clint attirò improvvisamente l'attenzione di tutti. Seguii lo sguardo di Clint che portava al famoso martello di Thor, appoggiato sul tavolino.

Thor ridacchiò rettamente. "No, no. È molto di più di quello"

"Colui che ne sarà degno avrà il potere" Clint tentò di prendere in giro Thor. "Chissenefrega amico, è un inganno"

Il Dio rise nuovamente indicando il suo compagno metallico. "Accomodati" sfidò con sicurezza.

Cadde il silenzio nel team mentre attendemmo la risposta di Clint. Dopo un momento di esitazione Clint si mise in piedi e si posizionò di fronte al martello.

"Oh, ci divertiremo" disse Rhodey divertito.

"Clint, hai avuto una settimana impegnativa, non ti prenderemo in giro se non riuscirai a sollevarlo" lo stuzzicò Tony facendo scoppiare tutti a ridere. Sentii Bucky ridacchiare appena.

Clint alzò gli occhi al cielo ignorando Tony. "Sai che l'ho già visto, vero?" disse stringendo gli occhi verso Thor prima di riportare l'attenzione sul martello. Thor fece spallucce con nonchalance.

Clint stinse con decisione una mano attorno all'impugnatura del martello e tirò con forza. Grugnì, insistette a tirare e poi si arrese.

"Non so ancora come tu faccia" ridacchiò con un minimo di fiatone.

"Percepisci il giudizio silenzioso?" lo provocò Tony.

"Per favore Stark" disse Clint irritato sedendosi a terra.

In tipico stile Stark Tony si alzò in piedi inarcando un sopracciglio in modo arrogante e sbottonandosi un bottone delle giacca in modo teatrale.

"Eccoci" mi lamentai.

"Non rifiuto mai una sfida onesta" ribatté lui.

Tony si abbassò per impugnare il martello.

"D'accordo, quindi, se lo sollevo domino su Asgard?"

"Si, certo" rispose Thor quasi capricciosamente.

"Reintrodurrò la Prima Nocta" disse Tony posando il piede sul tavolino da supporto.

La sua osservazione sembrò rimanere ignorata da tutti, forse era diventata un'abitudine condivisa non prestare attenzione quando Tony faceva questo tipo di commenti—comprensibile. Mi trovai stranamente d'accordo con ciò che Tony aveva appena espresso.

Ridacchiai incredula. "Che cosa cavolo ti verrebbe in tasca ad introdurre una cosa del genere?"

"Non lo so—dimmelo tu. Tu e Barnes avete intenzione di sposarvi prima o poi?" stuzzicò, chiaramente soddisfatto con il suo comeback.

Eyes on Fire ★ |ITA|Where stories live. Discover now