1 capitolo

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<uccidilo>dice mio padre, cosí corro verso il licantropo che scappa perché é entrato nel nostro territorio, gli salto addosso e gli spezzo il collo con un colpo deciso e fermo, dopotutto sono stata insegnata a fare questo...
<bravissima, ora torniamo a casa>disse sempre mio padre e lo seguii senza parlare.

Sono nella mia casa é molto grande e spaziosa sul tono del bordeaux..., salgo in camera mia, guardo il mio riflesso nello specchio, noto che i miei capelli color nocciola mi sono cresciuti molto, lunghi fino a metá schiena, sono morbidi e li adoro.
Noto i miei occhi sempre piú chiari di un color castano tendente al verde, sono alta, non come un gigante, ma nemmeno come un nano da giardino...
Mi lavo e tolgo il sangue del licantropo dal mio corpo, mio padre é un uomo importante per il branco degli assassini, come dicono tutti...lui é il beta.
Io vivo con mio padre da quando avevo due anni, ogni volta che nominavo la parola madre, lui diceva che mi aveva abbandonata, ma cambia sempre slogan, e io cerco di evitare di parlare di questo argomento...
Poi ho scoperto a sedici anni di avere un fratello gemello, perché a mio padre é scappata qualche parola, ed io ho collegato il tutto.
Vorrei vedere mia madre, ma non so dov'é...
Ho diciotto anni e non ho nemmeno un amico o amica, qui sono tutti scorbutici, e non ci sono donne, tranne me.
Tutti gli uomini che sono qui sono divorziati, ragazzi abbandonati, ex incarcerati, detenuti e persone non tanto per bene...
Pur avendo mio padre mi sento sola, ma qui é la normalitá, sento bussare alla mia porta e vado ad aprire,
<dobbiamo andare a fare la ronda notturna>dice Det, un ragazzo incaricato da mio padre per controllarmi e fare la ronda.

Ci trasformiamo nei nostri maestosi lupi, io nella mia bellissima lupa nera con gli occhi gialli e lui in un lupo dal manto marrone scuro e gli occhi gialli, tramite il pensiero mi dice,
"Ogni essere che troviamo dobbiamo ucciderlo, non avere pietà",
Perfetto penso.
Ci separiamo e controlliamo il territorio, ho avvistato due licantropi un maschio e una femmina, salto addosso a loro e li azzanno, poi arriva Det che gli da il colpo di grazia, poverini...
Controlliamo per tutta la notte, appena sorge il sole stiamo ritornando alla base, ma incontro un licantropo é giovane,
"Uccidilo"mi comunica Det tramite la mente, corro verso il licantropino e gli salto addosso, non posso é piccolo, non posso spegnere questa vita innocente, non sono un mostro, lo prendo per un lembo di pelle e comunico a Det,
"Lo voglio finire con lentezza é mio, é la mia preda, vattene voglio divertirmi"dico, ma non lo farei mai, annuisce e se ne va, corro nella direzione opposta con il cucciolo, mi ritrasformo e dico,
<non ti farei mai del male, non rientrare mai piú in questo territorio, perché se di ronda non c'ero io, non credo che a quest'ora saresti qui ancora vivo>, si ritrasforma e mi abbraccia,
<grazie, grazie>dice,
<ok ma ora vai corri>dico, ma mi ritrasformo come fa lui e lo prendo, é troppo lento, lo trascino al confine del territorio, lo lascio e si ritrasforma in umano, mi fa un sorriso sincero e spensierato che ogni bambino deve avere.
Lo guardo allontanarsi piano piano, é ricciolino e molto carino quei riccioli biondi abbinati con gli occhi celesti gli stanno alla perfezione...
Appena vedo che é al sicuro corro verso casa, appena arrivata, mi faccio una doccia e scendo in salone dove c'é mio padre, ha il viso tutto pieno di cicatrici e tagli, é normale per me vedere tutte quelle ferite, tutti sono segnati cosí, perché ogni volta sfidano la morte.
<sto andando al branco torneró domani pomeriggio>dice per poi andarsene, mi siedo sul divano mi prendo i pop corn e accendo la tv, non c'é niente di interessante in tv, che faccio?? Non ho idea...dopo un pò cado nel mondo dei sogni, ma un rumore mi distrae, mi sveglio e sussulto guardo intorno con circospezione, ma non vedo niente cosí uso la mia abilitá da lupa, uso l'olfatto sento odore o meglio puzza di morto decrepito...vampiri, non ci voleva proprio, mi alzo ed esco, non c'é nessuno, mi giro e succede tutto in un attimo, il vampiro dentro casa si avvicina e mi fa scontrare contro il muro, ma nel frattempo io lo prendo per un braccio allungo i miei canini e lo mordo al tal punto che il vampiro urla dal dolore, cerca di prendermi e staccarsi dalla mia feroce morsa, ma é impossibile, faccio un giro su me stessa e gli spezzo il braccio, lui riesce a staccarsi e mi lancia contro il muro, mi sanguina la testa...
Mi alzo e lui corre verso di me,
<hai segnato il giorno della tua morte>dico per poi corrergli incontro, saltiamo tutti e due e ci scontriamo, solo che lui cade a terra inerme e senza vita, mentre io sono illesa, oltre a qualche taglio.
Mi ricompongo, prendo il corpo del vampiro e lo porto fuori poi lo incendio, tanto non mi vede nessuno perché noi viviamo lontano dal branco, me ne sbarazzai del corpo e pulii la casa perché al contrario mio padre non mi avrebbe lasciata sola e mi avrebbe affiancato un Baby-sitter e io ovviamente non voglio.

Insinuata nel doloreWhere stories live. Discover now