16 capitolo

2.4K 132 3
                                    

Quando vedo il loro problema mi innervosisco pazzamente, i cuccioli sono intrappolati da una trappola, uno dei due ha la zampa sinistra intrappolata nel macchinaggio.
Hanno un colore delizioso ler gli occhi, un nocciola chiaro con delle sfumature di nero.

Mi avvicino sottoforma della mia lupa nera dagli occhi gialli, loro si spaventano e il cucciolo libero si avvicina a me e mi ringhia con quei dentini da latte piccolini, mi viene da ridere, ma lui ringhia ancora, verco di avvicinarmi al cucciolo ferito, ma me lo impedisce, io lo scanso dolcemente con una zampa e mi avvicino, con una zampa afferro la trappola, mentre con il muso e i denti cerco di aprirla e ci riesco, ma mi graffio tutto il naso, guaisco talmente forte che i piccoli si buttano a terra con gli occhi chiusi, mi riprendo e vado verso loro, soprattutto nella direzione del lupetto ferito, costayo che la ferita é molto profonda cos dico tramite la mente,
Piccoli non dovete avere paura, non vi faró del male,
Loro si calmano, ma quello ferito si mette a piangere,
Piccolo che hai??? Domando,
Voglio la mia mammina!!!, mi avvicino a lui e gli sussurro,
"La troveremo", mi trasformo in umana per non spaventarli del tutto, loro fanno lo stesso, il cucciolo ferito si é trasformato in un bambino dai capelli rossicci e gli occhi verdi, poi l'altro bambino é identico, sono gemelli!!
<allora come vi chiamate???>domando per alleggerire la situazione,
<io sono Erik>dice il bambino sano,
<io sono Mark>dice il bambino con una grandissima ferita nella mano sinistra.
Mi strappo un lembo di magloetta e gli medico la ferita come posso, intanto Erik racconta la loro storia,
<io, mamma e Mark siamo andati a fare una passeggiata, ma un gruppo di lupi ci ha assalito e mamma ci ha protetti, mentre noo siamo fuggiti come codardi, la dovevamo aiutare...> lo bloccai e domandai,
<dove era tuo padre??>,
<beh mio padre lavorava tanto finché scomparve nel nulla, noi abbiamo un ricordo offuscato di lui>dice e io mi sento male a quell'affermazione.

Guardo le pupille dei bambini spalancarsi, la bocca aprirsi leggermente, i corpi tremare, non capisco cosa gli succede, sto per girarmi, ma qualcuno mi afferra e tira i capelli getto un urlo terrificante, mi giro su me stessa e vedo un uomo, i nostri nasi si sfiorano, noto i suoi occhi argentei, ci guardiamo l'un l'altra senza staccarci gli occhi dagli occhi.
<nooo le prego alpha non le faccia male>dice il bambino, l'uomo che é un alpha mi strattona dai capelli e mi butta a terra, con la faccia nella terra.
<Erik, Mark amori miei>dice una donna con i capelli neri ed occhi verdi,
<mamma>urlano i due in coro.
Mi sfuggono delle lacrime vedendo quella scena che io non ho mai vissuto non conoscendo mia madre...
La donna si avvicina a me e mi sferra un calcio nelle costole,
<non ti azzardare a toccare i miei bambini>disse la donna e continuó a darmi pugni e calci.
Io ero inerme mentre la donna si sfogava, mentre l'uomo guardava la scena compiaciuto, finché disse,
<Basta Carmen la puniró pesantemente>, la donna aggiunge,
<ma pesantemente>dice guardandomi con astio.
Mi allontano, ma l'alpha mi afferra per un poede e dice,
<cosa volevi fare con i bambini>urla, il bambino ferito si avvicina e mi protegge dicendo,
<alpha lei non centra, io ero intrappolato, guardi>disse facendogli vedere la ferita,
<lei mi ha aiutata>continua, il bambino.
<Sam>chiama l'alpha e un uomo si avvicina, mi afferra per il braccio e mi trascina verso il branco, ora ero in trappola.
IN TRAPPOLA.

Insinuata nel doloreWhere stories live. Discover now