12 capitolo

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Sono a casa di Fabio, precisamente nella sua cantina, é diventata la mia seconda casa, mi manca la mia casa!!!
Mio padre mi sta deludendo, ha permesso a quei bastardi di portarmi via...mi viene da piangere.
Vado in un angolo della cantina, é piccola, cammino e il mio occhio luccica, mi giro e vedo, si si si, una finestra, corro verso di essa, c'é il vetro lo devo rompere, ma se lo faccio ora Fabio mi porterebbe via, per ora mangio poco e sono molto molto debole, non ce la farei a scappare.

É ancora giorno, ma ho una sonnolenza pazzesca...
Mi pogio per bene e cado nel mondo dei sogni.

A svegliarmi é un tonfo di porta, sobbalzo, ma mi stabilizzo, mi alzo, mi tolgo la maglietta e mi faccio un guanto, do un pugno al vetro e si rompe, mi riparo dalle scheggie, alzo gli occhi e scoppio in un pianto disperato,
<NO, NO!!!>grido, nella finestra ci sono delle sbarre, ora mi ucciderà di sicuro...

Mi devo ribellare non posso restare qua, no no e ancora no, apro un armadietto, stupido idiota, c'é un martello, lo prendo e aspetto che apre, sono disperata, oggi per punizione non mi ha dato da mangiare.

Aspetto, stavo cadendo nel mondo dei sogni, ma sento la porta che si apre, mi preparo.
Lui esce dalla porta e dice come sempre ubriaco,
<amore mi voglio divertire dove sei!!!>
Io gli sferro una martellata alle spalle e scappo via con tutta la mia forza.
Butto il martello a terra e corro.
Mi scontro contro qualcuno, cado a terra alzo lo sguardo,
<Sergio!!!>
Mi alzo e mi abbraccia,
<stavo venendo a salvarti da quel mostro>dice sicuro, lo abbraccio, e sussurro un "già fatto".
Scappiamo, ma cafo, mi prende a mo di sposa.
Alzo gli occhi e vedo il sole che sta sorgendo, dopo un ora di correre, siamo sempre dentro il territorio degli assassino, perché Sergio mi ha trasportata in forma umana.

Mi pogia sopra un tronco,
<mi dispiace non essere venuto prima, ma non sapevo dove eri, cosí vi ho seguiti e ho organizzato di liberarti, non sopporto che quel pezzo di...ti tocchi>dice tutto d'un fiato,
<a proposito ti ha fatto niente??>domanda apprensivo mentre si avvicina, mi circonda i fianchie mi bacia la tempia,
<no, non mi sono fatta toccare>dico e lo abbraccio, mi é mancato.
<ho temuto di perderti>dice, ci guardiamo per un tempo infinito, fino a quando dice annusando l'aria
<andiamo ho uno strano presentimento>
annuso l'aria anch'io, ma non sento niente sono troppo debole, mi afferra la mano e dice,
<andiamo da una mia amica, abita al confine del bosco>
<amica???>dico con un sopracciglio inarcato.
Mi da un colpetto sulla spalla e iniziamo a camminare.

<siamo arrivati???>domandai per la ventesima volta,
<ora si>dice spostandosi di lato facendomi vedere la casa.
É piccola e di legno tutto sommato é carina.

Ser bussa e ad aprirci c'é una donna con i capelli neri fino a metà schiena e gli occhi verdi.
Appena Ser la vede si avvicina la ragazza gli salta addosso e lo bacia, lo bacia e lo bacia ancora, dentro di me mille sentimenti si scontrano fra loro come dei mammut che combattono...
<mm>dico
Loro si staccano e Ser mi fa cenno di entrare e cosí entriamo.
Sono in salotto c'é molto caro,
<tesoro, ma come sei conciata??>dice sedendosi sopra Sergio,
<il bagno é di sopra, i vestiti sono sul mobile del bagno>dice, mi alzo me me stavo andando di sopra, ma mi arriva un'occhiataccia da Se,
<Grazie di tutto>dico, poi mi giro e me ne vado in bagno.

Salgo le scale e lo sbircio, appena non mi videro piú, Ser si alza e lei gli dice,
<amore che hai??>domanda toccandogli gli addominali scolpiti,
<non starai pensando a...>non ha il tempo di finire il discorso che lui la bacia appassionamente, poi lei allaccia le sue gambevnel suo bacino, oh no stannl salendo.
Cosí entro subito in bagno, chiudo la porta a chiave, mo spoglio e mi lavo, sento loro due che giocano nel letto, scoppio a piangere non so perché, ma mi va.
Esco dalla doccia, mi metto un paio di pantaloncino se si possono chiamare tali, sembrano delle mutande biancge, come la canottiera.

Vado nella stanza mi corico nel letto e dormo.
Mi sveglio di soprassalto, mi alzo e scendo giú, sobbalzo quando Ser che mi guarda da capo a testa, i suoi occhi luccicano,
<come ti chiami, ieri non ti sei presentata>dico,
<sono Marya>dico porgendomi la mano che io accetto.
<devono venire dei miei amici, vediamo se ti puoi divertire>dice Marya guardandomi,
<lei non si deve divertire>dive Ser,
<Perché a te interessa?>dice Mar <no, certo che no>dice Ser, quel no mi provocó delle emozioni contrastanti...
Appena si allontana Mar, Ser si avvicina e mi dice all'orecchio,
<vatti a cambiare, perché non ti faccio divertire con quelli>,
<ah si??? Tu non mi comandi>dico con tono di sfida e me ne vado sculettando e gli scappa un sorriso.
Mi vesto con un "pantaloncino" a jeans e una canottiera nera.
Scendo le scale e ho sei sguardi puntati addosso compresi quello di Marya e Sergio che mi guarda con un sorriso beffardo,
<wow Mar non mi avevi detto che avevi una bombona a casa>dice un ragazzo con i capelli e occhi celesti,
<É occupata>dice Ser,
<E con chi???>ride beffardo um ragazzocon i capelli rossi e gli occhi celesti,
<con me>dice e io aggrotto le sopracciglie.
Si alza mi prende la mano e mi trascina in salotto,
<ma cosa hai detto??>domando incredula,
<la verità>dice e mi bacia, mi lecca le labbra e chiede l'accesso alla mia bocca, che io apro e cosí ci baciamo con foga, ma con molto molto amore,
<tu sei mia, e nessuno di quei porci ti deve sfiorare o toccare, hanno dei pensieri su di te poco casti e a me non piace>dice accarezzandomi i fianci e ci baciamo, allaccio le mie gambe al suo bacino,
<ti amo Ser>
<ti amo Esy>


Spazio autrice
Spero che la storia vi stia piacendo, commentate e scrivete cosa ne pensate...
Buona lettura cari lettori.

Insinuata nel doloreWhere stories live. Discover now