20 capitolo

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Il viso mi brucia, i miei piedi chiedono pietà.

Le braccia sono ricoperte di sangue.

I capelli sono appiccicati alla fronte.

Sto correndo velocemente, come se non ci fosse un domani.
Mi ero svegliata e il mio compagno non c'era avevo capito che qualcosa non andava, cosí mi sono gettata nell'oscurità per cercarlo.

Mi fermo di botto e mi rendo conto della situazione, sono sola nel bosco nel nulla...

Il mio compagno non c'é da nessuna parte.
Mi giro e capisco il motivo del perché sono lí,
<ciao cara Esael ti aspettavo, allora che hai deciso??>dice la fata maledetta,
<é finito il tuo tempo>dice in un sussurro.

Dalle mani escono delle ombre nere, corre verso di me, mi sale addosso e io cado a terra, chiudo gli occhi, ma non arriva il colpo finale.
Riapro gli occhi e vedo un lupo nero gigante.

In alto la foto.

Sta uccidendo la fata, ma essa scompare.

Il lupo si gira e mi guarda, ha delle cicatrico nel lato destro del viso, come William, si sta avvicinando, non capisco chi è, mi guarda il suo sguardo mi colpisce come se mi osserva dentro l'anima, non reggo la situazione e scappo come una codarda, ma non m'importa ho bisogno di correre...

Delle lacrime solitarie solcano il mio viso.

Le gambe cedono e cado a terra, rotolo da un burrone, mi afferro ad una pietra ma essa cede e rotolo, le braccia sono ricoperte da sangue, chiudo gli occhi e mi appare la fata maledetta,
<eee cara io te l'avevo detto!!>dice per poi ridere, vilevo rispondergli, ma i miei occhi si aprirono di scatto.

L'ossigeno mancava.

Non vedo niente.

Non capisco niente, salgo a galla e vedo una roccia, mi schianto e l'acqua per quel poco che posso vedere si tinge di rosso.

<salvami>dico per poi lasciarmi trasportare dalla corrente.

Non riesco ad andare al fondo del fiume, che non vedo, non voglio morire, salgo a galla portata dalla mia curiosità, e cavolo c'è una cascata,
<Will>urlo, mi sento cingere i fianchi, un calore mi avvolge, chiudo gli occhi e mi appare la fata maledetta,

<ricorda non puoi scappare dal tuo passato, perchè esso salirà sempre a galla, come hai fatto tu, sempre, e li ci sarà da ridere> dice.

Riapro gli occhi e non vedo niente, il calore sta scomparendo, apro gli occhi, anzi li sgrano quando la luce riflessa della luna si posa su un corpo, e quel corpo é di Will.

<Will>urlo in preda alla disperazione, tocco il suo corpo freddo, pogio la mia testa all'altezza del suo cuore e sento un battito leggero.

Vado in preda al panico,
<cabolo Will>dico le prime lacrime solcano il mio viso graffiato.

<William apri quei bellissimi occhi>urlo disperatamente,

Vedo due fessure castane aprirsi,
e un sorriso mi nasce sul volto,
<pensavi che ti lasciavo morire???
Un secolo a cercare la mia compagna e poi lei è venuta da me>dice e comincia a tossire, lo sostengo.

Gli passo una mano fra i suoi morbidissimi capelli, pogia la sua testa sulle mie gambe e mi guarda intensamente.

Un brivido mi percorre la sciena, e non è il freddo.

<non so come ma già ti amo>dice, io pogio le mie labbra sulle sue in un dolce e ingenuo bacio.

Ci blocca un colpo di tosse da parte di Will, gli tocco il petto e sento del colore irradiarsi nella mano, guardo attentamente vedo del sangue,
<piccola non ti preoccupare non è niente>dice,
<se niente, chiama il tuo branco>dico poco convinta.
Lui annuisce e cerca di richiamarli, ma i suoi occhi si chiudono,
<Will>dico, mi allontano e mi trasformo nella mia lupa nera, lo carico sulle spalle e corro verso la villa.

Raga scusate per il ritardo!!!
Ho avuto moltissimissimi impegni (scuola).
Spero che apprezziate questo capitolo.

Insinuata nel doloreWhere stories live. Discover now