Capitolo 23

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Pov Draco

"Non è possibile" do un calcio al mio letto a baldacchino. Il piede mi fa male, ma non mi importa, non mi importa, sono stato scelto. Non mi importa più del dolore. Come lo spiego a mio padre? Mi ucciderà... Perchè hai scelto me maledetto cappello? Perché?? Io non sono buono, sono cattivo...
Mi lascio cadere sul pavimento mentre le lacrime iniziano a scendermi sul viso, cerco di coprire i miei singhiozzi, non mi devono sentire. Ma non ci riesco, continuo a piangere senza riuscire a fermarmi, molto probabilmente avranno sentito di là, ma non viene nessuno. In fondo mi va bene così... chiudo gli occhi appoggiando la testa contro il muro, vorrei che fosse solo un brutto incubo, solo e solamente un incubo.
"Guarda, così non risolvi nulla" mi dice qualcuno. Apro gli occhi, davanti a me una figura famigliare è appoggiata alla porta, Jason. "Che ne sai te" dico mentre cerco di asciugarmi le lacrime senza farmi vedere da lui. "Credi che piangere sia per i deboli?" Domanda "anche le persone più forti possono crollare sai?" Mi dice poi con una nota di tristezza nella voce. Poi mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi da terra, io la accetto tirandomi su. "Grazie" aggiungo. Lui mi sorride "forse non sei così male" dice ridendo. Sorrido anchio "forse neanche tu". E tutto per qualche strano motivo sembra più luminoso. "Devo andare dai miei amici, vuoi venire anche tu?" Perché no Draco? Tanto peggio di così. "Va bene...ma il tuo amico con i capelli neri? Non credo mi sopporti" lui scrolla il capo "non preoccuparti di Percy, è simpatico ma è piuttosto, come dire, protettivo con la gente a cui vuole bene" sospiro " mi dispiace per ciò che è successo ad i vostri due amici scomparsi, mi dispiace davvero" fa male ammetterlo ma non sono più sicuro che mio padre stia seguendo la cosa giusta e queste scuse sono per me come liberatorie. Non importa cosa penserà mio padre, aiuterò questi ragazzi, se lo meritano, davvero.
Ci incamminiamo insieme per il castello e arriviamo fuori, dove vicino al lago dei ragazzi stanno combattendo tra loro. "Ciao ragazzi!" Dice accanto a me Jason agli amici. Percy gli fa un cenno in risposta poi il suo sguardo mi nota "e lui che ci fa qui?" Chiede stranito guardandomi male. "Ho pensato di portarlo con me ai nostri allenamenti" risponde Jason sfidando Percy a contraddirlo. "Ma..." inizia a dire Percy. "Aspetta" dico improvvisamente io "so che ce l'hai con me per ciò che è successo ai vostri amici ma davvero...mi dispiace. Vorrei poter...cambiare ciò che è successo ma non si può fare...scusatemi" mi mordo la lingua, è strano chiedere scusa a qualcuno ma spero con tutto il cuore che accetti le mie scuse. Vedo Percy scambiare uno sguardo con i suoi amici e poi avvicinarsi a me. "Allora?" Chiedo con un filo di voce. Lui sorride "accettate le tue scuse" e mi porge la mano, io la stringo stranamente felice. Non mi ero mai sentito così da quando sono a Hogwarts, è bello. È incredibile quanto la mia vita stia cambiando in un attimo.
"Ora se non vi dispiace devo farmi battere per l'ennesima volta dalla qui presente Annabeth" aggiunge Percy guardando divertito una biondina dall'aria micidiale. Si mettono in posizione e iniziano, le spade che vorticano veloci, i passi che sembrano una danza, una danza sempre più veloce e pericolosa. Poi tutto si ferma in un attimo facendoci vedere Percy a terra con la spada della ragazza puntata sulla gola. Lui si mette a ridere dicendo "ecco ci risiamo" anche la biondina sorride togliendo la spada e aiutando Percy ad rialzarsi. "Siete incredibili" dico io stupito, non avevo mai visto una cosa del genere...i semidei sorridono quasi imbarazzati "Grazie" dice la bionda dopo poco. "Perché non ci fai vedere un pó di magia?" Mi chiede un ragazzo bassino con i capelli scuri e l'aria da folletto. "Si dai" mi incitano anche gli altri guardandomi curiosi. "Ehm...va bene" prendo la bacchetta in mano e puntandola su Percy dico "Wingardium Leviosa" il ragazzo inizia a sollevarsi tra le grida stupite dei suoi amici. "è fantastico!" Grida lui estasiato dall'alto, io rido divertito dal suo stupore ingenuo quasi da bambino. È buffo che solo mezz'ora fa vedevo solo il buio intorno e avevo voglia di sparire e ora, riesca a stare così bene tra questi semidei, meglio che con i miei amici serpeverdi. Continuamo così per tutto il resto della giornata tra loro che mi fanno vedere i loro poteri e io le mie magie e iniziando anche a conoscere quei ragazzi. Arrivati a sera io e Jason ci incamminiamo verso i dormitori "ti sei divertito?" Mi chiede sorridendo "anche se non ce bisogno di chiederlo, i tuoi occhi brillano da ore come quelli di un bambino davanti a quello che gli piace" aggiunge ridendo. "Davvero?" Chiedo stupito, lui annuisce con un sorriso. Siamo arrivati davanti alle nostre stanze "Buona notte Draco" mi dice sbadigliando. "Notte" rispondo lanciandomi sul mio letto. Gli altri accanto a noi stanno già dormendo. E mentre sono lì, quasi in pace con il mondo, una piccola civetta batte sul vetro della finestra accanto a me. Io mi alzo prendendo dalla civetta una piccola busta rossa su cui c'é scritto "Per Draco Malfoy da Lucius Malfoy".
È la fine.

Occhi VerdiWhere stories live. Discover now