Capitolo 6

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"Tu mi devi raccontare qualcosa su Milly"
Io e Luca siamo in macchina, decido di interrompere la nostra discussione su la ragazza di Dimitri.

Solo cose positive abbiamo detto.
Ma sono più curiosa del suo appuntamento con la mia vecchia compagna di classe.

"Cosa?"
Balbetta imbarazzato.

"Ehi!
Io e te ci diciamo sempre tutto, mi offendi così"
Metto il broncio, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo di fronte a me.

Lo sento sbuffare.
Ho vinto, adesso parlerà e non si tirerà indietro.

"Che posso dirti, è andato bene"
E no caro mio, io voglio sapere tutto!

"Nono, devi dirmi, cosa provavi, come ti sei comportato, cosa avete fatto e come ti è sembrata"
Elenco tutti i punti di mio interesse, spero che ora abbia ben chiaro cosa voglio dire con tutto.

"Siamo messi bene"
Il suo tono di disagio è epico, scoppio a ridere.

"Ero molto nervoso, pensavo a come comportarmi, a cosa fare e dire.
Ero abbastanza impanicato.
Siamo andati in un centro commerciale, accanto c'era un parco e ci siamo fermati là.
Milly, era stupenda, molto timida, ma allegra allo stesso tempo.
Le ho chiesto e secondo lei, sono stato un vero galantuomo"
Con fare teatrale e sicuro di se, tocca la giacca, il colletto.

"Hai il suo numero?"
Domando subito.

Secondo me, potrebbe nascere qualcosa.
Annuisce.

"Ma non ho il coraggio di scriverle, inoltre come posso frequentarla se io non so lì"
Ok, è abbattuto e ci sta, ma non deve.
Ho sempre fatto il tifo per le relazioni a distanza.

Sono faticose, ma ci si deve voler molto bene per mandare avanti tutto.

"Luca, io ti comprendo, ma se le cose vanno bene.
Perché rovinare tutto?
Darete il meglio di voi e ce la farete.
Inoltre io sono fidanzata, e credimi Jace non è proprio il tipo di ragazzo paziente"
Scatta la testa verso di me.

"Ti rendi conto che hai detto a me che il tuo ragazzo non è paziente?"
Evidenzia, spostando l'attenzione su una cosa che non c'entra nulla.

"Si, perché io ti dico tutto e non c'è nulla di cui vergognarsi"
Dico senza peli sulla lingua.

"Forse hai ragione"
Ehi, è una delle poche cose in cui vado bene.

Devo per forza aver ragione, almeno in questo.

"Le manderò un messaggio più tardi"
Bacia la mia guancia e scende, deduco che siamo arrivati.

Scendo anche io, per il troppo freddo entro in casa di Marco.
Alla porta apre il festeggiato, vestito in modo carino ma semplice.

Giacca grigia, camicia bianca e pantaloni grigi.
"Ciao Grace"
Mi fa entrare ed io gli faccio gli auguri.

Poco dopo arriva Luca con il regalo in mano.

"Se vuoi Trevor è in camera sua, l'ultima porta a destra del secondo piano"
Annuisco, prima però Luca mi vuole presentare ai suoi amici e colleghi.

Sono tutti riuniti nel grandissimo salone, non presto la minima attenzione ai ragazzi ma alla stanza.

"Ciao ragazzi, lei è mia sorella Grace"
Luca mi avvicina a se, con la mano sull'altra spalla.

"Finalmente la conosciamo"
Dicono la maggioranza, tutti si presentano e sono abbastanza in imbarazzo.

Quando la massa di ragazzi alti e robusti, se ne va.
Mi fiondo in camera di Trevor, quelli erano pazzi.

Busso e col suo permesso entro.

"Ciao"
Sussurro, c'è un altro ragazzo.

Capelli biondi, occhi azzurri, fisico magro e statura possente.
Spalle larghe e petto della medesima larghezza.
Le gambe sembrano magrissime.

"Piacere io sono Ethan"
Stringo la sua mano e saluto Trevor.

"Lui sarà un nostro compagno di classe"
Almeno inizio a fare amicizia.

Chiacchieriamo tutti il tempo, domando anche sui professori e sembrano la maggior parte tranquilli, due o tre sono fuori di testa.

Dei pazzi ce ne saranno sempre.

La serata è andata a gonfie vele, dopo un po' siamo scesi di sotto e abbiamo ballato.
Mi hanno anche portato da mangiare a causa dei dolori ai piedi.

"Ho un sonno!"
Borbotto.

"Anche io"
Risponde Luca.

Alziamo la testa, lui ha le chiavi in mano.

"E voi che ci fate qui?!"
Urliamo entrambi.

Davanti la porta ci sono Jace e Milly.

Spero vi piaccia!!

Sei la mia rovina 3.Where stories live. Discover now