Capitolo 50

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GRACE'S POV.

Ho raccontato tutto al mio amico Trevor.
Ha intuito tutto, quando mi ha chiesto se sono realmente innamorata di lui.

Questo pomeriggio, esco con Fred insieme a suo fratello ed un suo gruppo di amici.

Non ci vuole neanche molto, a capire che genere di persone sono i suoi amici.

"Te lo ripeto fino allo sfinimento.
Non andarci!
Così ti fai del male ed illudi a quel cretino"
Continua a parlarmi come un genitore o un fratello.

Lui è seduto nel mio letto, mi fissa come se fossi una pazza, seguendo il mio movimento a destra, a sinistra con lo sguardo.

Sto passando da un lato all'altro della stanza.

"Grace io non mi fido.
Ne di quel tipo, né dei suoi amici"
Continua.

Mi dispiace però che non gli stia prestando ascolto.

Ho deciso di prendere questa strada e così sarà!
Indietro non ci voglio tornare.

"So quello che faccio.
Fidati di me e andrà tutti bene"
Mi limito a sparare le solite cavolate.

Ultimamente sono cambiata molto.
Se oggi dovessi descrivermi per quella che ero, una ragazza strana, con la testa fra le nuvole e troppo innamorata del ragazzo perfetto, ma dannato.

Perché il tempo, il destino o non so chi e cosa.
Ha reso il nostro rapporto​ dannato e condannato a finire.

Tra l'altro nel peggiore dei modi, ma mettendo il mostra l'uomo che è.

Sarà stato un coglione, ma ha visto che così avrei sofferto, ha visto il problema ed ora lo sta affrontando faccia a faccia.

Solo che ci stiamo rimettendo tutti e due, non solo lui.

Io ora sto facendo nascere una nuova me, una direi quasi apatica, tendente al comportamento di Fred.

E sono sicura che Jace stai facendo lo stesso.
Stia scoprendo una nuova parte di se.

Non si smette mai di imparare.

"Ascoltami, promettimi di rimanere sempre attenta.
E di avvisarmi per qualsiasi cosa"
Inizio ad essere stufa.

Annuisco e con dei tacchi, dei pantaloni neri aderenti, magliettina corta ed un giubbotto di jeans.

Lo saluto ed esco.

Faccio ormai il solito tragitto di strada per andare da Fred.

Già pronto con la sua maglietta nera e jeans stretti, corre verso di me e mi abbraccia.

Inizia a baciarmi, subito con passione, con malizia, con un suo desiderio irrefrenabile.

Lo accetto ed unisco le nostre bocce al bacio francese.

"Adesso a te ci penso io"
Sussurra con un po' di malizia negli occhi, dopo avermi fatto un esame, con lo sguardo.

Come un corpo senz'anima, lo seguo, mentre mi trascina in quella che dovrebbe essere camera sua.

Tira fuori un top, nero.
Una gonna aderente, di vari colori.

"Mettiteli"
Ordina con fare sempre più focoso, raggiungendomi, per mettersi dietro di me e lasciare una scia di baci sul collo.

Mi desidera.
Mi vuole.

Lo sento, non ci vuole tanto ad intuirlo.

Perché ancora penso a Jace?
Se lui non fosse ancora qui a perseguirmi, magari.

Sarei stata più accondiscendente, mentre io e Fred stavamo insieme.
Esaudendo il suo desiderio.

Sei la mia rovina 3.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum