Capitolo 45

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Come già successo prima, sono fuori a cena con mio fratello, Marco e Trevor.
Che adesso è solo un amico, perché ne sono così sicura?

Mia cugina quando vuole qualcosa la ottiene ed ecco che è riuscita ad iniziare una frequentazione con lui.

L'importante è che siano felici.

Ho anche scoperto che mio fratello Max si è da poco fidanzato, con una ragazza a dir poco stupenda e con dei capelli colorati stupendi.

Sono davvero contenta, ora tempesto mio fratello maggiore di messaggi.
Lo stalkero per sapere se è con lei e quando me la presenterà.

Ho anche parlato con Dimitri.
Prima li volevo lasciare in pace, ma ho capito che fin quando la ferita è ancora aperta, devo distrarmi il più possibile per non pensarci.

Il giorno va tutto a meraviglia, ma la sera, il mio cuore ed il suo si uniscono.
Tornando a perseguitarmi.

Una sera è capitato che io piangevo mentre dormivo e singhiozzavo talmente forte, da svegliare Luca.

Che sta iniziando a preoccuparsi, al momento dormo con lui.
Ed ha chiesto rinforzi.

Alla sua ragazza che mi minaccia di morte, se non le dico tutto.

"Preparati che fra un poco si esce"
Sono in camera mia che leggo, ultimamente faccio solo questo.

Oppure ascolto musica triste, o guardo la tv e se proprio sono in forze parlo anche con Luca.

"Dove si va?"
Domando, anche perché non avevamo programmato nulla.

"In giro e se non riesco a farti sputare il rospo, devo trovare qualcuno"
Presa dalla paura e colta alla sprovvista.

Inizio ad urlargli contro.
"Ma sei cretino!"

Stava per andarsene.
Rientra in camera.

"Se tu non parli io non so che fare!
Non sono ancora bravo a leggere nella mente, voglio che tu lo sappia"
Risponde a tono.

Per la prima volta in vita mia, guardo male mio fratello.
La cosa non mi va, ma lui mi ci ha costretta.

Anche il ragazzo non gradisce e mi richiama subito.

"Non guardarmi così!
Lo faccio per te"
Già certo, lavati le mani.

"Non è vero!
Tu non capisci"
Ribatto, tirandogli quello che mi capita.
Ovvero i cuscini del mio letto.

Le mie giornate le passo, sulla sedia della scuola, sedia della scrivania e letto.
Qualche volta si aggiunge il divano.

"Ma se non parli come faccio a capire"
I toni si appiattiscono, Luca viene verso di me e mi stringe le mani.

"Stellina io non voglio vederti così.
La notte non dormi, provo ad abbracciarti ma sembra solo peggiorare la situazione.
Sei diventata apatica, dimmi per caso il problema sono io?"
Al pensiero che lui si senta responsabile, mi stringe il cuore.

E mi fa aprire gli occhi, a quanto mi sia comportata di merda.

"No Luca"
Piagnucolo, lui non si merita questo.

Pensa a tanto per farmi stare bene ed io non posso ripagarlo così.

È passata una settimana, prima o poi glielo devo pure dire, e poi se non glielo dico penserà davvero che sia lui il problema.

"Ecco"
Provo a continuare, ma la voce mi muore in gola.

"Io e... jace non stiamo più"
Questa frase è stata terribile.

Non riuscivo a dire il nome Jace e non ho neanche completato la frase.

Distinto mi abbraccia.

"La mia stellina"
Bacia la mia testa, dondolandomi.

Immagino a quanto possa essere tenera e smielata questa scena.
Io che piango sul suo petto e lui che mi abbraccia, baciandomi e coccolandomi.

Spero vi piaccia.
Tenetevi forte che sta per tornare una persona.

Sei la mia rovina 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora