Capitolo 17

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GRACE'S POV.

Da qualche minuto Jace prova a tenermi sveglia, anche se la mia voglia di rifugiarmi da Morfeo è tanta.
Troppa.

"Andiamo mangia qualcosa"
Continua a mettere la forchetta davanti alle labbra.
Volto sempre il volto.

"Jace no"
Ripeto per l'ennesima volta.

"Sono stanco, la mangio io"
Inizia a divorare la pasta alla norma, una tra le mie preferite.

Fa versi di gusto, ripete continuamente quanto sia buona.
Che genio, lo sta facendo apposta!

Ma devo ammettere che mi sta facendo venire l'acquolina in bocca.

Gli rubo la forchetta dalla mano, è buonissima!
Ora faccio cucinare Milly per sempre.

"Menomale, sono stato convincente vedo"
Ridacchia soddisfatto.

"Si.
Dividiamola"
So perfettamente che lui è rimasto con me, lo conosco.
Anche lui deve mangiare.

Finiamo il piatto in pochissimo secondi.

"Stai meglio?"
Domanda.

È riuscito a farmi dimenticare di tutto.

"Un po' , ma a me interessa che tu stia bene"
Confesso, voglio sapere tutto.

"Io sto bene adesso"
Lo abbraccio, sedendomi sulle sue gambe.

"Piccola adesso calmati, riesco a sentire il battito accelerato"
Respiro profondamente.

Sento le vene delle tempie esplodermi.

"Jace ho avuto tanta paura"
Strizzo gli occhi, facendo scorrere le ultime lacrime.

"Ora va tutto bene"
Accarezza delicatamente la mia schiena.

"Andiamo di sotto?"
Chiede guardandomi negli occhi.

"Va bene"
Gli stringo la mano, mi sento debole.
In cucina troviamo Luca e Milly, pronti per uscire.
Ma non so il perché sono un po' agitati, anche se lo nascondo bene.

"Ehi stellina"
Luca mi chiama e bacia la mia guancia.

"Visto che siete svegli, noi possiamo andare"
Continua.
Annuisco, prende il suo giubbotto e se ne va con la sua ragazza.

"Sono carini vero?"
Guardo Jace, nervoso.

"Si"
Risponde non molto sicuro, a cosa pensa?

"Amore io sto bene, non fare così"
Muove la testa in un no.

Ha gli occhi lucidi.
"Amore no, no"
Bacio le sue labbra, vederlo così  mi si stringe il cuore.

È la prima volta che si comporta così con me.

Continua a distogliere lo sguardo da me.
Afferro la sua nuca, tocco la sua fronte con la mia.

"Amore calmati"
Lo prego.

"Grace io vedevo solo te, ero fatto"
Piagnucola.

"Lo so amore, va bene"
Dopo chiederò cosa vuole dire.
Non capisco il motivo di tanta agitazione.

"Dimmi che non cambierà nulla, ti prego.
Picchiami, insultami, tutto quello che vuoi..."
Cade a terra, io aggrappata a lui cado.

Sento come se qualcuno mi stesse dando dei pugni allo stomaco.

È una sensazione orribile.

"Parlami, non ce la faccio a vederti così"
Manca poco che riprendi a piangere.

Respira, molto lentamente.
Prende coraggio.
Ha gli occhi piccolissimi, di quanto li stringe.
Tiene la testa in basso.

"Ero fatto, unito all'alcool.
La testa batteva forte, al ritmo della musica.
Io... al posto di quella ragazza, vedevo te"

Cosa sta dicendo.
Voglio sperare che le mie lacrime si sbagliano.

"Sono stata con un'altra"
All'altezza della bocca dello stomaco, senti un pugno.
Una morsa che sembra divorarti.
Distruggerti, sembra non avere più il cuore.
E poi lo senti, pesante e freddo.

Sembra si stia staccando da te e rompersi, cadere.

Capitolo corto, ma importante.

Spero vi piaccia!

Sei la mia rovina 3.Where stories live. Discover now