Capitolo 34

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GRACE'S POV.

Ma perché insiste tanto, perché?
Non sa cosa significano le parole chiavi di questo momento?

Fatti miei.

Non voglio far sapere a nessun del momento di merda che io ed il mio ragazzo abbiamo passato.
Sono dei nostri momenti personali, non fatti di gossip.

Continua ad insistere, bloccandomi l'uscita con lui da davanti ad essa.

"Smettila Trevor!"
Inizio ad urlare come un forsennata.

Da una parte vorrei essere sentita da qualcuno che verrà qui e mi farà uscire.
L'altra non vuole minimamente pensare all'imbarazzo di quella situazione.

"Grace, di me ti puoi fidare"
Poggia le mani sulle mie spalle.

"Smettila, non né voglio parlare.
Fa troppo male"
Già sento che il mio misero piano è fallito.
Adesso ho ancora più paura di prima, tempo fa mi fidavo adesso no.

Ho troppa paura di stare male in quel modo, di aver fatto della mia vita un terribile​ incubo travestito da sogno.

Di aver sprecato la mia prima volta, i miei sentimenti e di essermi messa in gioco per una presa in giro.

"Cosa ti ha fatto?"
Allarmato inizia ad avvicinarsi sempre di più.

"È una cosa mia, personale!"
Ribatto.
Mai mi ha dato così fastidio, ma che gli prende.

"Prometto che non lo dirò a nessuno"
Senti che sto per diventare pazza, voglio andarmene, voglio stargli lontana, essere ascoltata.

"Mi ha tradita ok?
Adesso fammi passare"
Urlo infine, col petto che fa su e giù in modo irregolare e con le goccioline di sudore nella nuca, lo scanso.

Trevor è rimasto senza parole.

"L'hai lasciato?"
Ancora?
Cosa vuole ancora?

Gli ho detto quello che voleva, adesso deve lasciarmi stare.

"No, e se vuoi saperlo abbiamo fatto l'amore.
Voglio tornare in classe"
Come se gli avessi dato un pugno, perde ogni energia.

Vado come una furia nel bagno, prima che mi riprenda.
Sono in quel periodo del mese, quindi deve di dichiararsi fortunato ad essere ancora vivo.

A causa dei miei sbalzi di umore, i sensi di colpa tornano.

Ma che gli ho detto?
Ora non riuscirò più a guardarlo negli occhi come prima, forse neanche a comportarmi allo stesso modo.

Fantastico.

Prendo un bel respiro e vado fuori.
Nella speranza di trovare la classe vuota, trovo quella coppietta a sbaciucchiarsi.
Forse è meglio andare via.

Mi accampo fuori dalla porta come una barbona, con le gambe incrociate ed il telefono in mano.

Che giornata orribile ed imbarazzante.
Michael risponde ad un mio dei miei  messaggi.

Anzi quella a parlare è Nicole!

La chiamo ed sta molto meglio di quello che diceva il mio amico, nonché suo fidanzato.

'Tesoro è stato terribile.
Pensavo di fidarmi una volta tanto, invece mi hanno delusa sempre'
Ha bisogni di sfogarsi e così faccio, provo a farla liberare il più possibile.

'Adesso dimmi, con Jace tutto bene?'
Una meraviglia, però lei ha già troppi pensieri, meglio mentire e più in là forse dirò qualcosa.

'Si, benissimo'
Mi sembra quasi vero dal tono che ho utilizzato.

In quel momento Trevor mi passa di fronte per entrare in classe, non mi guarda neanche.
Nonostante mi abbia notata.

Di bene in meglio.
Dalle stalle alle stalle.

'Allora qui qualcuna è diventata una donna?'
Chiede in modo, a mio parere, troppo enspasiva.
Io la adoro, anzi la amo di bene, ma non so se sia giusto dire queste cose.

'Io sono sempre qui eh!'
Urla Michael, o Dio che imbarazzo.
Ma perché la mia amica non sta più attenta a queste cose?

Lo dice quasi disgustato.
Anche se, da quel che mi racconta, ogni tanto la sua ragazza, lui è un esperto in materia.

Ma meglio cambiare discorso.

'Io Nicole devo andare, sono finiti quei cinque minuti di pace'
E con le guance bollenti, chiudo.

Certo che la mia amica è proprio mitica, questo si deve dire.

Ed è bellissimo sapere che lei non cambierà mai.

Vado nella mia cella, comunemente mascherata dagli adulti con il nome, classe.

Sei la mia rovina 3.Kde žijí příběhy. Začni objevovat