Capitolo IX

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Carly's pov

"Era ora!" tuonò Seth in preda al panico "Pensavo di essere l'unico ritardatario, evidentemente mi sbagliavo"

Senza ascoltarlo aprii lo sportello laterale, avevo già troppi problemi per la testa. Alla guida c'era lui, armato di "occhiali da sole notturni" o almeno era così che li chiamava. Sul lato passeggero c'era Samantha, che con un po' di trucco è un abito vistoso sembrava quasi un'altra persona.

E poi dietro c'ero io, all'ombra di tutto e tutti.

"Carina stasera" commentai l'abbigliamento alla moda di Sam, non l'avevo mai considerata una tipa a cui piace sfoderare la propria bellezza, ma sì, di bellezza ne aveva da vendere. Sam era il mio opposto: divertente, altruista, giocherellona e simpatica. Non ero minimamente degna di essere paragonata a lei.

"Grazie" commentò abbassando lo specchietto del cruscotto superiore "E adesso passiamo al trucco"

"Seria!?" Sbottai "Non ti starai mica truccando dentro una macchina in movimento"

"Ehm.. si, Carly" continuò mettendosi delicatamente un po' di rossetto rosso sul lobo superiore "È esattamente quello che sto facendo"

Quella ragazza di coraggio ne aveva da vendere, nessuna adolescente avrebbe osato, era troppo rischiosa come azione. Per fortuna i dossi nella strada erano pochi, altrimenti sarebbe arrivata alla festa come una brutta copia di Penny Wise.

Seth era concentrato a guardare la strada, con le mani strette sul volante nemmeno fossero soldi. Seth amava i soldi. E anche i maschi, quello ero sottinteso.

"E quindi" presi subito parola, non volevo distrarre Sam mentre stava compiendo la sua missione impossibile "Stasera ci sarà anche Zack?"

"Sì" rispose con fare malinconico

"Che c'è? Ho detto qualcosa che non andava?"

"No no, tutto bene" disse scuotendo la testa "È soltanto che passerà tutta la serata con la sua ragazza"

"Mi sembra ovvio. Quella è la sua unica copertura"

"Sì, ma sai.. mi mancherà. E anche tanto."

Gli sussurrai all'orecchio che gli volevo bene, lo avevo sempre fatto con lui da quando ne avevo memoria, era bello scambiare frasi sconnesse a bassa voce. La regola era soltanto una: non ripetere la frase una seconda volta, era una specie di passaparola.

Guardai l'orologio che tenevo al polso, la festa era già cominciata da venti minuti, Trevor e Haley erano sicuramente lì e con loro c'era anche quella scansafatiche di Molly Denver. Trattenni la rabbia che covavo dentro di me, stando attenta a non far capire nulla ai miei due migliori amici. Avvisai entrambi del mostruoso ritardo e insieme decidemmo che chiamare Ashley sarebbe stata la cosa più giusta.

"Mancano ancora dieci minuti per arrivare a casa di Ashley" mi avvisò Seth "Chiamala e dille che siamo quasi arrivati"

Digitai in fretta e furia il numero di Ashley.

"Ehi Sam" era la voce di Ashley, la sentivo malissimo.

"Sono Carly"

"Ah già. Carly. Dove siete? Qua c'è sballo dappertutto"

Non ci misi molto a capire cosa le fosse successo, Ashley era già ubriaca, la festa non aveva ancora raggiunto il momento cruento e lei era già fuori.

"Guardate di non tardare, altrimenti il divertimento..." Si sentì una risata e poi la chiamata si concluse bruscamente.

"Perfetto" comunicai a Seth e Sam "Ashley è OUT"

Ogni volta che ti ho aspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora