Capitolo XVI

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Trevor's Pov

L'autobus era freddo, umido e sporco. Era uno di quelli vecchi, aveva almeno vent'anni, era un ferro vecchio. La scuola non aveva fondi per comprarne altri, me lo aveva confessato Papà, rassicurandomi che tutto sarebbe andato per il verso giusto e che avrebbe trovato una soluzione. Quella era la prima volta che prendevo l'autobus, ero sempre andato con papà, ma papà, quella mattina, stava troppo male.

"Prendi il bus" mi aveva detto "Oggi non vado"

E così ero finito in quell'affare scomodo e lurido, seduto con un ragazzo di cui ignoravo l'esistenza. Dall'altra parte del finestrino si ergevano grossi nubi grigie pronte ad esplodere, sarebbe stata una lunga giornata di pioggia, lunga perchè avrei dovuto iniziare il progetto con Carly e si sapeva che, con lei, il tempo non passava mai. Quella giornata avrei sofferto un'altra volta, la sua presenza mi faceva stare sempre peggio, non sapevo quanto ancora avrei resistito.

Quando l'autobus accostò sembrò essere passata un'eternità.

Era di nuovo un altro giorno alla Westwood High School, un giorno come tutti gli altri. Il mio cellulare cominciò a squillare, lo presi dalla tasca e risposi, era Haley.

"Dove sei tesoro?"

"Sono all'ingresso. Raggiungimi"

E attaccai subito, senza nemmeno darle il tempo di rispondermi. Non sapevo più cosa provavo per Haley, era così diversa da Carly, erano poli opposti, due caratteri completamente differenti, ma con la stessa determinazione.

Vidi i capelli nero corvino di Haley muoversi tra la folla, la richiamai da lontano. Si voltò e mi venne incontro.

"Sei qui" disse prendendomi per mano "Andiamo a raggiungere gli altri"

Sapevo dove mi avrebbe portato, ormai ci stavo facendo quasi l'abitudine, stavamo andando da Molly Denver e la sua combriccola di popolari, non mi era mai piaciuto stare con loro. Li raggiungemmo in un punto cieco del cortile. Molly teneva con nonchalance una sigaretta tra le mani mentre rideva e scherzava insieme al suo esercito di troiette. Una delle sue seguaci del cuore ci notò da lontano e fece un segno a Molly che stavamo arrivando.

Haley corse ad abbracciarla.

"Sei sempre la solita" sghignazzò "Avevo detto alle otto in punto"

"Trevor oggi non è venuto con suo padre, ha dovuto prendere l'autobus scolastico"

"Oh" disse voltandosi verso di me "Il figlio del preside che prende l'autobus, questa mi è nuova"

"Finiscila" sibilò la mia ragazza

"Okay, okay. Glielo hai già detto, no?"

Detto cosa? Non riuscivo a capire.

Vidi smarrimento negli occhi di Haley, c'era qualcosa che non mi aveva detto.

"Non dirmi che non sa niente" disse Molly ridendo

"Ehm..io.."

"Trevor" la interruppe Molly "Su internet sono circolate certe foto che ti ritraggono...ehm...come dire...nudo."

Delle mie foto in giro per il web? Tutta la scuola mi conosceva, Non potevo sopportare una tale umiliazione, era troppo, chi poteva fare una cosa del genere, chi?

Lasciai la cartella per terra e scappai da quel posto, conoscevo la responsabile di quel gesto e sarei presto andata a trovarla.

Era stata Carly, mia Cognata, la mia ex Migliore Amica, la persona di cui mi ero più fidato, l'unica persona che non mi avrebbe mai fatto del male. Non potevo tenere tutto dentro, non era nel mio essere. L'ira prese il sopravvento, non ero più io.

Entrai dall'ingresso principale, tutti gli occhi degli studenti erano fissi su di me, partivano risatine e schiamazzi, seguiti da piccole battutine di poco gusto. Allora Molly non stava scherzando, qualcuno si era veramente divertito a postare mie foto sul web rendendomi lo zimbello di tutta la scuola. Cosa avrebbe pensato mio padre?

Raggiunsi la classe di Carly. La trovai seduta, con un libro tra le mani e la testa fra le nuvole. La richiamai a voce alta, con tutte le forze che avevo dentro, le dissi che era una puttana, una poco di buono, una di cui non ci si poteva fidare. E lo feci davanti a tutta la scuola che nel frattempo si era riunita a cerchio per ammirare lo show, era questo che voleva?

Carly era come spaesata, non diceva nulla, era terrorizzata.

Che cosa avevo fatto? Come avevo potuto trattarla così? Non feci nemmeno in tempo a prenderla a parte e a chiarire che se ne scappò di corsa, lasciandomi solo in mezzo alla folla.

E se non fosse stata Carly?

Non osai dire più niente, avevo distrutto tutto ciò che era sempre stato importante per me.

N/A:
Scusate se il capitolo è Cortissimo. Ma è un Trevor's pov e per il continuo della storia doveva essere per forza così corto. Spero vi ci sia piaciuto lo stesso. Mi scuso se non aggiorno più come prima ma in questi giorni sono veramente pieno di impegni. Spero mi perdoniate. Detto questo vi auguro una buona serata! Un abbraccio forte forte ❤
- Chris

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