28-Non fidarti di nessuno

923 68 37
                                    

"Non fidarti di nessuno"
cit-L'uomo dei sogni.

Jason sfondò la porta dove Alexa era rinchiusa. Tutti entrarono tranne Nico.

-Come ti senti?- chiese Percy con gli occhi pieni di preoccupazione.

La ragazza arcobaleno rimase impassibile e quando alzò gli occhi Percy sussultò.

I suoi occhi erano tornati verdi-neri.

-Sto bene. Voglio solo stare sola- spiegò calma.

Leo stava per dire qualcosa, ma l'occhiata che gli lanciò lo fece zittire e chiudere la bocca all'istante.

-Come vuoi- rispose solo Jason facendole un cenno e tutti andarono via.

Poi la porta venne di nuovo aperta e una chioma bionda si sedette sul letto vicino ad Alexa.

-Cosa vuoi idiota?-

Lui ghignò -Splendore e da tanto che non mi chiami idiota sai? Mi era mancato questo soprannome-

-Peccato che il mio non mi era mancato- rispose schietta.

Non poté fare a meno di osservarlo.

Lucky era così strano...dal primo momento non gli era stato simpatico e non lo era tuttora, ma c'era qualcosa in lui.

Guardandolo da così vicino notò che i suoi capelli erano di un biondo albino tendente al bianco e che non sorrideva quasi mai o se lo faceva era un ghigno.

La ragazza si intendeva di queste cose e riusciva subito a capire se una persona non era felice veramente e lui non lo era. Lucky ghignava soltanto in modo provocatorio come un perfetto stereotipo di un figlio di Afrodite, ma qualcosa non le quadrava e sarebbe andata in fondo a quella faccenda.

-Hai finito di fissarmi? Così mi consumi!- si vantò lui per averla beccata a guardarlo.

Lei alzò gli occhi al cielo esasperata.
-Questa battuta l'hai già usata ed è vecchia!-

Lui alzò le spalle -Peccato che io l'adoro e la userò tutte le volte che voglio- poi continuò -Comunque ero venuto qui per dirti che il turno di notte lo facciamo insieme verso le tre di notte-

La ragazza annuì solo indifferente.

-Allora vado, ci vediamo questa sera- e Lucky andò via lasciando un senso di inquietudine alla ragazza. Non si fidava di lui.

***

Erano ore che era chiusa in quella stanza a pensare, ormai non sapeva se fidarsi di qualcuno o tenersi a distanza.

Dopo Nico che l'aveva quasi uccisa non sapeva davvero che fare . Era sconvolta, ma soprattutto non capiva il perché. Nico l'aveva sempre aiutata, perché tentare di ucciderla?
Questa era una delle tante domande senza risposta di Alexa, così si alzò, finalmente dal suo letto e quando stava per uscire dalla stanza una voce gli sussurrò -Non fidarti di nessuno...- quella frase.

Quella maledetta frase l'aveva tormentata per tutto il giorno, così decise di dare retta alla voce nella sua testa e uscì dalla stanza a testa alta esaminando tutti i ragazzi dalla testa ai piedi mantenendo una distanza di sicurezza.

Percy la notò subito e andò verso di lei -Come ti senti arcobaleno girl?-

Lei fece due passi indietro e lo guardò attentamente per esaminarlo.
-Meglio....- rispose atona e insicura.

Lui si avvicinò, ma lei si allontanò.

Annabeth mise una mano sulla spalla di Percy -Lasciala stare, è ancora spaventata dall'incidente...- cercò di dissuaderlo a bassa voce.

Speciale || Percy Jackson Where stories live. Discover now