Capitolo 11

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Ho appena tolto la pirofila dal forno e, nonostante i due guantoni da forno, la appoggio velocemente sui fornelli avendo sentito un forte calore alle mani. Tolgo i guanti e noto che le dita sono leggermente arrossate, con uno sbuffo passo le mani sotto l'acqua fredda cercando un po' di sollievo. Devo dire che il piatto mi è uscito particolarmente bene a giudicare dal profumino e dal colore dorato delle verdure. Sorrido soddisfatta e, dopo essermi asciugata alla meno peggio le mani sul grembiule, ripongo un sotto piano sull'isolotto in marmo per poi appoggiarci la pirofila sopra. Un cameriere spunta da chissà dove e sta per prendere la pirofila ma una mano lo blocca, quando alzo lo sguardo vedo il signor Whitfield.

- Il signor Jackson ha deciso di mangiare qui - dice semplicemente.

Il cameriere blocca i suoi gesti per poi apparecchiare al lato opposto dell'isolotto. Io prendo delle pinze e quando ritorno verso la pirofila vedo lo sguardo della guardia del corpo fisso sulla mia pietanza. Mi avvicina cercando di capire se ci fosse qualcosa che non va.

- Scusi c'è qualcosa che non va? - do voce ai miei pensieri.

- Beh in effetti - esclama.

Inarco un sopracciglio confusa mentre cerco di capire cosa fosse andato storto.

- Il signor Jackson odia le verdure - dice semplicemente.

Spalanco gli occhi mettendomi le mani nei capelli, come posso essere cosi stupida? Mi domando mentre inizio a fare avanti e indietro in preda al panico. Guardo l'orologio al muro e capisco che è troppo tardi per poter rimediare al danno fatto, provo a pensare a qualcosa di veloce da preparare ma, a causa dell'eccessiva ansia, non mi viene in mente niente da proporgli per il pranzo.

- Mi perdoni, non immaginavo che non gli piacessero le verdure - ammetto sconsolata e mortificata.

Manco a farlo apposta il signor Jackson fa il suo ingresso nella sala da pranzo, la sua camminata è sicura ed elegante e senza esitazione si siede al tavolo. Da uno sguardo alla pirofila e la mia disperazione aumenta a dismisura. Cerco di non darla a vedere mentre prendo una porzione per poi servirla ordinatamente sul piatto di fronte a lui, tutto questo sotto lo sguardo vigile del signor Whitfield. Una volta fatto mi allontano di un passo mettendomi perfettamente dritta con le mani incrociate dietro la testa. Il mio capo guarda ciò che ha nel piatto in maniera un po' scettica e io vorrei solo sotterrarmi, nemmeno arrivata qui che già commetto errori.

- Madeleine che cos'è? - mi domanda curioso chinandomi sul piatto indicandolo.

Io deglutisco in preda all'ansia.

- E' una ratatouille sign.. - stavo per finire di parlare ma l'uomo mi fulmina letteralmente con lo sguardo.

- Michael - dico correggendomi.

L'uomo in questione si lascia sfuggire un sorriso per poi annuire leggermente contento.

- Così va meglio - dice con un tono di voce particolarmente dolce.

Persino il signor Whitfield sembra sorpreso per la correzione che mi ha fatto fare il signor Jackson. Il mio capo prende un pezzo dal piatto e, mentre si porta il boccone alla bocca, seguo i suoi movimenti pregando che gli piacciano. Lo vedo masticare lentamente per poi spalancare gli occhi, attendo la mia fine ma rimango ancora più sorpresa quando lo vedo prendere un altro pezzo e un altro ancora. Il mio sguardo si incrocia con quello del signor Whitfield che è sconcertato quanto me. In pochi secondi il piatto è praticamente pulito e il signor Jackson lo solleva voltandosi verso di me.

- Potrei averne un altro po'? - mi domanda.

Io mi lascio andare mentalmente a un sospiro di sollievo.

𝑴𝒂𝒅𝒆𝒍𝒆𝒊𝒏𝒆🍎 || ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ ᴊᴀᴄᴋꜱᴏɴ "ON HIATUS"Where stories live. Discover now