Capitolo 25

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Canzone consigliata per il capitolo: Oíche Chiúin Chorale (Silent Night)

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**Montaggio fatto da me**



La mia mano è stetta alla sua da ore ormai, siamo andati d'urgenza all'ospedale perché a quanto pare a Madeleine le si sono rotte le acque prima del previsto. Siamo qui da sei ore e ancora nessun parente di lei si è fatto vivo, adesso non è proprio il momento di indagare. Lei sta soffrendo in una maniera indescrivibile e le sue urla sono disumane.

- Shh va tutto bene, sta andando tutto bene - tento di rassicurarla.

Purtroppo è inutile, lei continua a versare lacrime in preda al dolore e nessun dottore è ancora venuto a darle un'occhiata. Da quando le si sono rotte le acqua non è riuscita a dire mezza parola tanto il dolore è intenso. Bill è seduto in una delle poltrone presenti nella stanza mentre Javon non fa altro che camminare avanti e indietro. All'ennesimo urlo della ragazzo la guardia sobbalza spalancando gli occhi, fa un gesto stizzito per poi dirigersi a grandi passi verso la porta.

- Non ce la faccio a vederla così - esclama mentre sbatte la porta alle sue spalle. 

L'unica cosa che si sente ora sono le forti ansimazioni di Madeleine accompagnate da qualche verso di dolore di tanto in tanto. In questo momento sono impotente, posso solo tenerle la mano per farle capire che sono accanto a lei. Porto la mano libera tra i suoi capelli accarezzandole la nuca, tutti gesti che non servono minimamente a farle alleviare il dolore ma che magari possono distrarla. Lei gira la testa verso di me per la prima volta durante tutte queste ore e, tra il dolore, riesce a rivolgermi un sorriso. Rimango incantato per un attimo, questa ragazza è molto forte, penso mentre ricambio. Un bussare alla porta fa voltare me e Bill verso di essa di scatto, senza chiedere il permesso entra un medico seguito da Javon. Io mi alzo in piedi continuando a tenere la mano della giovane al mio fianco, senza dire niente vedo il dottore mettersi dei guanti in lattice bianchi per poi guardarci.

- Devo farle un controllo, è meglio che usciate - ci istruisce l'uomo mentre si appresta a scoprire le gambe della ragazza.

Le due guardie annuiscono per poi uscire, io rivolgo prima uno sguardo alla ragazza per poi lasciarle la mano.

- No no no! - esclama mentre cerca di allungarsi cercando di riafferrarla.

Nel suo sguardo si legge una grande paura e io cerco di rassicurarla mostrando un sorriso.

- Torno subito - dico per poi uscire dalla stanza anche io.

Chiudo la porta alle mie spalle e con un sospiro mi stravacco su una delle sedie presenti in corridoio accanto ai due uomini che mi scortano. Sono passati dieci minuti e non si hanno ancora notizie, qualcuno che passava per il corridoio mi ha riconosciuto ma Bill e Javon si sono affrettati ad allontanarli, sinceramente non sono in vena di fare foto in questo momento. L'ansia, con il passare dei minuti, aumenta a dismisura e le mie mani finiscono tra i miei capelli. Un rumore assordante proveniente dalla mia destra mi fa alzare la testa di scatto, il dottore esce di corsa dalla stanza e una cosa mi salta all'occhio, i guanti e il camice sono imbrattati di sangue. Sgrano gli occhi, o no Madeleine, mi viene spontaneo precipitarmi alla porta ma il medico mi si para davanti.

𝑴𝒂𝒅𝒆𝒍𝒆𝒊𝒏𝒆🍎 || ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ ᴊᴀᴄᴋꜱᴏɴ "ON HIATUS"Where stories live. Discover now