Ti conosco!

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Kelly si sentì afferrare da qualcuno dietro di lei per i fianchi, da due mani abbastanza forti, le mani di un ragazzo, che adesso ballava dietro di lei, mentre sentiva il suo alito caldo sul suo collo. Le sue movenze erano quasi lente, facevano a pugni con la musica altissima e movimentata, tipicamente da discoteca.

Kelly non riusciva a vedere di chi si trattava, riuscì a vedere tra le luci colorate della discoteca che il presunto ragazzo aveva i capelli con una curiosa e vistosa cresta blu e rossa. Bastó solo quel particolare perché Kelly cominciasse a rendersi conto che il ragazzo sconosciuto ballava dietro di lei a petto scoperto, le parve quasi di sentire gli addominali d'acciaio contro la sua schiena in parte scoperta per colpa del vestito.

Improvvisamente il suo cuore cominciò ad accelerare pericolosamente, mentre migliaia di pensieri le attraversavano la testa, soffermandosi su uno più in vista degli altri: quel ragazzo era Alex Cort.

La ragazza si sottrasse di colpo, quando Alex prese a baciarle il collo, in modo lento e sensuale, ci stava chiaramente provando con lei, ma lei era troppo concentrata a pensare chi era il ragazzo per concentrarsi sul fatto che uno dei fighi più fighi della scuola ci stava provando con lei, forse neanche capendo che si trattava della stessa ragazza che aveva minacciato solo poche ore prima.

Alex non gradí il fatto che Kelly si fosse sottratta a lui, così la riprese per i fianchi e la voltó verso di lui, voleva vedere bene in viso quella dea che l'aveva catturato per quella sera.

Alex ebbe un piccolo giramento quando la vide in faccia. Era la ragazza di quel mattino a scuola, che l'aveva fermato da tirare un pugno ad uno stupido bambinetto che l'aveva importunato

- tu! - gridò Alex, venendo però sovrastato dalla musica

Kelly non capí quello che aveva detto, ma forse intuí dal movimento delle labbra del ragazzo che era visibilmente incazzato

- ti conosco! - questa volta Alex gridó talmente forte da farsi sentire da Kelly. La  ragazza ebbe un tuffo al cuore che la scombussoló completamente, riportandola alla realtà, ricordandole chi era in realtà il ragazzo che le ballava dietro la schiena, che le aveva appena baciato il collo provocandole brividi ovunque.

Alex la afferró convinto per un braccio e la trascinó in uno dei privé, dove c'era poca gente e dove la musica si sentiva più bassa e si poteva parlare in modo più tranquillo. Ma Kelly non era per nulla tranquilla, Era terrorrizata dal fatto di trovarsi da sola con Alex Cort, sapeva che godeva di pessima fama tra tutte le ragazze e i ragazzi almeno della sua città.

Kelly avrebbe tanto voluto sottrarsi a lui e scappare, magari dopo averlo insultato per i suoi modi e dopo avergli tirato un ceffone, proprio come le ragazze definite "tumbrl", le ragazze di cui tanto leggeva sulle storie rosa che andava tanto di moda leggere, le ragazze acide e stronze, ma che alla fine si scioglievano davanti al ragazzo di turno come zucchero nel caffè caldo; ma lei non era così.

Voleva essere così, voleva essere stronza, acida, una bastarda, in modo che i ragazzi fossero affascinati da questo suo lato cattivo, da "bad girl", ma non ci riusciva. Non riusciva a sottrarsi alla presa di  Alex, che camminava deciso, molto più deciso di lei. In quel momento Kelly ebbe paura.

Ricordó quando una sua compagna di classe era andata a dichiararsi ad Alex, era una  bella ragazza, abbastanza popolare nella scuola, era stata a letto una volta con Alex Cort, e si sentiva una specie di dea scesa in terra, voleva diventare la ragazza di Alex. Ma era tornata pochi minuti dopo, troppo pochi per una dichiarazione d'amore e una proposta di fidanzamento, e aveva un occhio nero e il naso sanguinante.

La ragazza, che si chiamava Rose Weddin, aveva fatto finta di nulla, non aveva risposto a nessuna delle domande che le erano state rivolte, e dato che quella era l'ultima ora era uscita da scuola in fretta, coprendosi con la sciarpa tutto il volto, per non far vedere la faccia sfregiata. Ma tutti avevano capito perché era ridotta in quello stato. Era stato Alex a farlo, e lui di certo non se ne vergognava, non chiese nemmeno scusa, anzi, continuó ad avere mezza scuola ai suoi piedi ad adorarlo.

Lui non era di certo il ragazzo protagonista di una fiction rosa che leggono ragazzine dodicenni, il classico bad boy che fuma sigarette e magari canne, ma basta così, di certo non provocava risse e non picchiava ragazze che si dichiaravano a lui solo per il gusto di farlo. No, lui era diverso, era un vero e proprio bullo, un vero e proprio cattivo, che non aveva nulla a che fare con il "bad boy" che dopo essersi reso conto del fatto che si era innamorato della ragazza stronza di turno cambiava diventando dolce.

E Kelly aveva proprio paura di quello che Alex poteva farle, magari le avrebbe dato il pugno che le doveva dare quello stesso strano mattino, le avrebbe fatto un occhio nero e l'avrebbe lasciata li con il naso sanguinante, andandosene con un altro ragazzo o ragazza di turno da scoparsi.

Kelly sentiva il cuore battere forte, la sua mano era gelata, così come il suo corpo.

Arrivarono al privé, e Alex chiuse la porta. Non c'era nessuno li dentro, solo loro due. Kelly ebbe ancora più paura. Osservó Alex in tutta la sua altezza e in tutta la sua stazza, la sua cresta blu e rossa, il suo gilet rosso slacciato che lasciava vedere i muscoli possenti del ragazzo, e i jeans neri aderenti alla gamba, e per completare il tutto i suoi stivali neri con borchie e cinghie, Kelly fece anche caso al leggero tacco che avevano gli stivali, forse due o tre centimetri, che rendeva Alex ancora più minaccioso, ma allo stesso tempo così sexy.

Lui la guardava, con le sue iridi blu come il mare più profondo, e Kelly era sempre più imbarazzata e in soggezione, lei non parlava e lui neanche.

Voleva scappare e tentó. Mise una mano sulla maniglia della porta del privé, ma un'altra mano la bloccó; alzó i suoi occhi che incontrarono quelli di Alex, famelici e quasi folli.

La ragazza non oppose più resistenza. L'unica cosa che ormai sentiva erano i battiti del suo cuore. Che smisero quando Alex aprí bocca

- stamattina mi pare di averti dovuto dare un pugno  -

Il cuore di Kelly geló. Ora si che aveva paura.

Innamorata di uno Stronzo Where stories live. Discover now