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- mamma, papà, come vi avevo anticipato per telefono prima di venire qui, lui è Alex, il mio ragazzo - Kelly sorrise mettendo una mano sulla spalla del suo ormai ragazzo a tutti gli effetti, mentre i genitori della ragazza lo studiavano con aria indagatrice

- piacere, io sono Ralph, il padre di Kelly - Ralph allungò una mano per stringerla al ragazzo, Alex la strinse con aria imbarazzata

Lui e Kelly prima di andare dai genitori della ragazza avevano discusso a lungo, Kelly voleva essere assolutamente sicura che Alex volesse davvero stare con lei.

Alex si era dimostrato contento, per lui erano tutte sensazioni nuove e bellissime, voleva far felice in ogni modo la sua nuova ragazza

- piacere signore - Alex sorrise timidamente. A Kelly pareva quasi un'altra persona, tutta la sua spavalderia si era quasi volatilizzata in quel momento

- e io sono Carol - disse a sua volta la madre di Kelly stringendo la mano di Alex

Entrambi i genitori pensavano che Alex era davvero un bellissimo ragazzo, sembrava quasi un modello con i suoi muscoli scolpiti e la sua altezza intimidatoria. L'unica nota negativa che notavano era il suo abbigliamento, aveva addosso capi improponibili, una canotta gialla accesa e un paio di short grigi, il tutto abbinato a un tremendo paio di stivali in stile rockettaro con borchie e spuntoni, abbastanza larghi sulla caviglia.

Ma sorvolando il suo abbigliamento vistoso, era bellissimo, con i capelli di un biondo scolorito, dopo che le tinte colorate erano andate via

- siamo contenti di conoscerti, e se Kelly vuole stare con te non interverremo in alcun modo - disse subito la madre di Kelly, come per discolparsi dei soffocamenti che aveva premuto sulla figlia in precedenza

Come Kelly e Alex volevano cambiare, anche i genitori di Kelly volevano avere un cambiamento radicale nella loro iper protezione nei confronti della figlia.

Avevano tutti quanti dei buoni propositi, persino Alex voleva essere più dolce e meno burbero, più gentile e disponibile. Anche lui voleva incominciare una specie di nuova vita facendo a meno del caratteraccio e della stronzaggine che da qualche anno lo caratterizzavano. Voleva anche lui sapere dove era finito il dolce ragazzino di qualche anno fa, quando era ancora con la nonna, quando era ancora piccolo.

Di certo nonna Rosy sarebbe stata orgogliosa di lui. Alex sorrise a quel pensiero e si sedette a tavola, dato che la madre di Kelly stava cominciando a servire la cena.

Quella sera la buona donna servì i piatti preferiti della figlia, a tavola ebbero conversazioni amabili e dosate, nessuno parlò della fuga di Kelly da casa, e Alex apparve ai genitori della ragazza come un ragazzo molto a modo e disponibile. Andava tutto bene

- signora, il pollo arrosto che ha cucinato è squisito, ne prendo un altro po - disse Alex finendo l'ennesima coscia di pollo servita direttamente dalla pentola dove la madre di Kelly aveva cucinato il piatto preferito della figlia

- chiamami per nome, quante volte devo dirtelo - rise Carol dopo l'ennesima volta che aveva ripetuto quelle parole ad Alex - sei un ragazzo bene educato, i tuoi genitori devono essere delle brave persone -

Alex si bloccò per qualche secondo

- no, loro non lo sono mai state - disse solo, riprendendo subito mangiare

- oh - sussurrò la donna mordendosi la lingua

Anche Kelly era bloccata, sua madre aveva senza volerlo toccato un argomento molto dolente per Alex

- io non ho dei genitori - affermò in seguito il ragazzo. Da anni aveva cominciato a negare le due persone che lo avevano messo al mondo, voleva solo dimenticarli. Loro e tutto il resto della cattiva gente che aveva incontrato sulla sua breve e triste vita - è stata mia nonna materna a educarmi così bene  -

Innamorata di uno Stronzo Where stories live. Discover now