Qualcosa di strano nell'aria

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Kelly cominciava a non considerare più Alex come un bastardo, cominciava a vederlo come un comune essere umano, quasi un amico.

Mentre ascoltava la lezione di matematica si perse nei suoi pensieri,  e anche se erano passate appena poche settimane da quando aveva cominciato a uscire con Alex lo sentiva già molto vicino a lei, vicino come non lo era mai stato nessun ragazzo.

Ma aveva la costante paura che Alex la stesse solamente usando. Aveva paura che non appena il ragazzo si sarebbe stufato di lei l'avrebbe lasciata, come faceva con tutte le altre. Con tutte le altre... Ma lo stesso Alex l'aveva definita diversa... stava mentendo o lo pensava veramente? E se Alex dicesse così a tutte le ragazze?

Tutti quei pensieri stavano quasi facendo cambiare opinione a Kelly su Alex, cominciava a riconsiderarlo uno stronzo, ma poi si concentró su tutto quello che le aveva detto di bello, su tutti i complimenti che le faceva e sulle volte in cui erano usciti.

Alex sembrava davvero interessato a lei, e Kelly non sapeva spiegarsi il perché. Che cosa aveva lei di speciale? Dopotutto si vestiva uguale a tutti gli altri, e cercava sempre di confondersi nella massa; invece Alex odiava confondersi nella massa, testimoni erano il suo modo eccentrico di vestire e i suoi capelli di certo non comuni a tutti.

Ma allora perché uno come lui, diverso, alternativo, sceglieva una come lei, uguale a tutti gli altri?

Kelly decise di non pensarci più, e appena la campanella della fine dell'ora suonó diede un'occhiata al suo cellulare, dove trovò un messaggio di Alex.

Che strano pensò... in tutto il tempo che aveva passato con Alex non l'aveva mai visto con il cellulare in mano, e tutte le volte che andava a vedere i suoi profili social non cambiavano mai di una virgola, ne le sue foto, e nemmeno i suoi ultimi accessi. Un ragazzo che non usava il cellulare insomma.

E allora perché usava il cellulare per scrivere proprio a lei?

Lesse il messaggio: Alex le  aveva chiesto di uscire quel pomeriggio. Una cosa normale per dei ragazzi uscire al pomeriggio, ma lei si sentiva tremendamente agitata, e sapeva che la madre e il padre non le avrebbero dato il permesso di uscire da sola con un ragazzo.

Cominciò a pensare a una balla da rifilare a entrambi i genitori, come che sarebbe andata in biblioteca a studiare. Si, perfetto, avrebbe detto così a entrambi, in modo che non sospettino di nulla

- Marty - sussurrò rivolta a Martina, di fianco a lei nel banco, per non farsi sentire dalla professoressa di chimica che era entrata nel frattempo in classe e che aveva cominciato a fare lezione - Alex mi ha chiesto di uscire oggi -

- wow è fantastico - rispose l'amica, smettendo di prendere appunti su ciò che diceva la prof - sono contenta per te,  a quanto pare non ti fa più così paura l'idea di stare da sola con uno come lui - commentó alla fine la ragazza

- no non mi fa più paura - rispose Kelly - e invece a te come va con Robby? - domandó poi curiosa

- si tutto bene, nonostante quello che dicevi di lui si sta rivelando diverso -

- secondo me vuole solo usarti, così come probabilmente Alex vuole usare me. Poi questo è il mio pensiero, perché sinceramente so come sono i ragazzi come loro, fanno sempre strage di cuori usando le persone -

- sei davvero negativa Kelly... -

- non sono negativa, sono solo realista -

- in effetti la penso sotto sotto anch'io come te, ma preferisco vederla da un altro punto di vista -

- va bene... Meglio essere ottimisti che pessimisti dai -

- ovvio Kelly - rispose Martina ridendo a bassa voce, per non farsi dalla prof che stava spiegando

****

Alex accavalló le gambe e allontanó da se il banco, dato che era troppo basso e altrimenti non ci stava comodo con le gambe accavvalate. Robby lo osservò mentre metteva via sotto il banco il cellulare, e non poté fare a meno di farsi alcune domande
nella testa: il suo migliore amico, che non aveva mai dietro il cellulare, addirittura lo usava durante lezione? C'era qualcosa che non quadrava...

- hey Alex, perché usi il telefono durante lezione? - sussurrò Robby sporgendosi dal suo banco verso quello di Alex. Nella loro classe erano tutti in banchi singoli,  e lui e il suo migliore amico erano puntualmente in fondo alla classe

- forse perché non me ne frega un cazzo di ascoltare? - rispose Alex in modo ironico

- nel senso, tu non usi mai il cellulare - specificò Robby

- volevo scrivere un messaggio a Kelly chiedendole di uscire oggi e all'uscita non avevo voglia di andare a cercarla - spiegò Alex

- cazzo Alex, questa ragazza sta proprio assorbendo ogni tua risorsa e intelligenza, ti piace davvero - si stupì Robby

- già, credo che sia la prima ragazza in assoluto che mi interessa così tanto in realtà - rifletté Alex - non é solo il fatto che mi rifiuti in continuazione a fare di lei oggetto di morboso interesse per me, c'é anche qualcos'altro che mi interessa di lei... Ma non saprei dire cosa ecco tutto -

- come mi diventi profondo a volte - scherzò ancora Robby - dev'essere l'aria estiva che sta arrivando che ti sta cambiando così... altrimenti direi quasi che stai diventando più umano nei confronti delle ragazze -

- ma no, non dire cazzate, sono umano solo con Kelly. Le altre per me sono tutte solo delle troiette, e tu non puoi darmi torto perché lo sai bene almeno quanto me -

- si hai ragione, Kelly é l'unica che non ti si è sciolta ai piedi... secondo me è più che altro questo che ti interessa di lei, l'hai presa come una sfida per te stesso vero? -

- Si, un po é così, ma ti assicuro che c'é dell'altro -

- d'accordo... allora ti auguro una buona uscita con lei oggi - aggiunse alla fine Robby, concludendo nella sua testa che c'era davvero qualcosa di strano nell'aria, se una ragazza interessava così tanto al suo migliore amico, che conosceva ormai da anni e che non si era mai realmente interessato a nessuna ragazza: c'era decisamente qualcosa di strano nell'aria. O nell'aria o in Kelly, ma strano nel senso buono.

Dopotutto Robby era contento per il suo migliore amico, forse si stava davvero innamorando, per la prima volta in vita sua.

Innamorata di uno Stronzo Место, где живут истории. Откройте их для себя