Passaggio

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Finalmente la campanella che segnava la fine delle lezioni suonò, e immediatamente tutti i ragazzi della classe di Kelly e Martina iniziarono a prepararsi di fretta per uscire; Kelly era stanchissima, ed era anche piuttosto seccata con Martina, dopo tutte le domande che le aveva fatto su Alex, e dopo che le aveva raccontato tutto quello che le aveva detto Robby.

Non che Kelly non fosse felice che alla sua migliore amica piacesse qualcuno che ricambiava, ma non le andava giù la reputazione che il biondo aveva nella scuola. E quella di Alex era anche peggiore della sua, Kelly si era domandata per metà mattinata come facesse quell'Alex ad aver avuto tutte quelle ragazze...

Prima di conoscerlo così da vicino anche Kelly ne era parecchio affascinata, ma dopo aver avuto tutta l'attenzione dello strano ragazzo su di sé per meno di un ora, era terrorizzata anche al solo pensiero di guardarlo negli occhi. Cosa che non aveva ancora fatto.

Non si accorse che immersa nei pensieri la sua classe si era completamente svuotata, persino Martina era uscita con le ragazze della sua classe, l'aveva lasciata sola. Kelly rimase scocciata, l'indomani avrebbe rinfacciato alla sua migliore amica quel fatto.

Uscì quasi di corsa, dando il buongiorno alla professoressa di storia, che era rimasta a sistemare le varie "burocrazie" come le chiamava lei, sul computer di classe.

Ma mentre stava percorrendo il vialetto del suo liceo che portava al di fuori, scorse Alex che camminava in mezzo ad un gruppo di ragazzine, di prima e seconda, che facevano spudoratamente le troie con lui, ma Alex non le degnava di uno sguardo, impegnato a scostarsi di dosso una di loro che lo aveva coraggiosamente abbracciato.

Lui non gradì il gesto, e in un attimo assestò uno spintone alla ragazza mora che lo aveva abbracciato. Kelly si voltó dall'altra parte, incapace di sopportare la vista di quelle ragazze che si umiliavano solo per avere un po di attenzione da parte di Alex.

Ma non si accorse che il pullman che la doveva portare a casa era già partito. Aveva perso il pullman. Era troppo impegnata a guardare Alex, e il suo ritardo in classe aveva contribuito alla successiva perdita del pulman.

Si guardó rapidamente intorno, spaesata senza sapere che cosa fare. Intanto era uscita dalla scuola e dal giardino, e si era seduta su una delle panchine dove di solito si mettevano i ragazzi che aspettavano il pullman. Le venne in mente di chiamare sua madre, ma bocciò l'idea in partenza, sapendo che ne lei ne suo padre erano a casa.

Non c'era quasi più nessuno nel parcheggio davanti scuola. Doveva andare a piedi...

Abitava a circa dieci minuti di pulman e cinque minuti di macchina dalla scuola, e considerano che per arrivare a casa sua doveva fare ben due salite e una discesa ci avrebbe messo circa un'ora ad arrivare a passo svelto e sostenuto.

Si alzò, sistemó sulle spalle lo zaino, facendo attenzione a non sgualcire la giacca in pelle rosa leggera che aveva indosso e si avvió su per la salita che c'era a pochi metri dal parcheggio della sua scuola.

Aveva fatto pochi passi che sentì dietro di lei il rombo di un motore, che sembrava di un vecchio catorcio malandato. Si giró giusto in tempo per vedere l'auto, che non era poi così vecchia, solo rovinata, che accostava vicino a lei

- Kelly, non sopporto di vedere una bellezza come te farsela a piedi, la gente ti scambierá  per una puttana così, sali a bordo ti accompagno io a casa! -

Quando Kelly riconobbe quella voce si sentì gelare il sangue, e le sue mani diventarono di colpo freddissime, ghiacciate, e rimase bloccata vicino all'auto di Alex

- n-no grazie, vado da sola, e la gente non mi scambia per una puttana! - alzò questa volta la voce la ragazza, indignata dai termini che aveva usato Alex

Lui non se ne curó granché della sua opinione, e spalancó la porta della macchina per far salire Kelly. La ragazza non si mosse

- eddai, mica ti stupro! - rise Alex. Ma mentre lo diceva aveva un sorriso malizioso in faccia, che non rassicuró per nulla Kelly - ti do un passaggio, sul serio dai -

Questa volta il tagazzo era serio. Kelly cedette, altrimenti sapeva già che Alex non se ne sarebbe più andato, sarebbe stato li anche tutto il giorno, e dentro di sé Kelly temeva la reazione del giovane se continuava a rifiutare così il passaggio che le aveva offerto.

Kelly salì in macchina, e quasi subito un tremendo odore di fumo, e lei avrebbe giurato anche di mariujana, l'avvolse completamente, non riusciva quasi a respirare. Solo in quel momento si accorse che Alex si stava effettivamente fumando una sigaretta, e aveva appena messo il mozzicone nel posacenere dell'auto.

Kelly non aveva mai visto un auto così rovinata, il sedile era tutto sfondato, e i posti dietro erano semplicemente sporchissimi e pieni di tutto e di più. Il volante era foderato di pelliccia leopardata, così come i sedili davanti e quelli dietro, nonostante fossero rovinati il decoro si notava, era parecchio di cattivo gusto secondo Kelly; allo specchietto erano appesi due enormi dadi foderati di pelliccia rosa, un rosa parecchio acceso, con un po di macchie sopra.

Quell'auto rispecchiava alla perfezione il suo proprietario, era piena di oggetti di cattivo gusto, sporca e in disordine. A Kelly sfuggí uno sguardo in una delle tasche laterali della portiera, dove scorse un preservativo, che aveva tutta l'aria di essere usato. La ragazza guardó subito avanti, rifiutandosi di guardare Alex. Ma lui guardava lei intensamente, troppo intensamente

- allora dove si va per casa tua? - domandò il ragazzo mettendo in moto l'auto

- vai dritto su per questa salita - disse a bassa voce Kelly, mentre Alex accendeva a tutto volume la radio, dove c'era niente di meno  che musica in stile rock e metallaro. Insomma, tutto ciò che faceva Alex rispecchiava la sua personalità, disordinata, violenta e perversa

- allora se ti faccio domande parli! - gridò ridendo Alex, accelerando di colpo, facendo spaventare Kelly seduta accanto a lui

- adesso vai a destra -

Alex non fece nessuna battuta e fece come Kelly gli aveva chiesto. La ragazza cominció a rilassarsi, dopotutto non sembrava che aveva cattive intenzioni il ragazzo seduto accanto a lei. Cominciava a essere tranquilla, alla fine se non lo si disturbava lui non faceva nulla di male, in quel caso valeva il detto: "non disturbare il can che dorme"

- qui vai dritto e poi gira a sinistra -

- sembri un navigatore, perché non facciamo un po di conversazione? - chiese a mo di scherno Alex, mancando di precedenza a un auto che gli strombazzó due volte

- non so che cosa dire - rispose sinceramente Kelly

- sei timida - osservó Alex svoltando a
sinistra

- lo so - questa volta Kelly arrosí

- non andartene più via come hai fatto questa mattina, non mi ha fatto piacere, é maleducazione andarsene se stai parlando ad altri -

- scusa, ma la campanella era suonata -

- eddai, non frega un cazzo a nessuno della campanella! - strilló il ragazzo facendo sobbalzare Kelly - non devi aver paura di me, non ti mangio mica... forse...  - aggiunse poi a voce più bassa

- gira a destra, qui sei arrivato -

- promettimi che verrai a salutarmi e a fare conversazione con me, e pian piano magari... - sussurrò Alex avvicinandosi pericolosamente a Kelly

Lei non osó muovere un muscolo. Sentì di nuovo le labbra di Alex sulle sue, ma questa volta il ragazzo non si lasciò andare come qualche sera prima in discoteca, si staccó lui per primo, lasciando Kelly piuttosto insoddisfatta

- c-ciao - mormorò Kelly

- se ti é piaciuto questo, immagina il resto - sorrise Alex in modo parecchio perverso

Kelly non rispose, scese dall'auto e chiuse la porta, mentre ancora una volta si ritrovava a desiderare le labbra di quel ragazzo bellissimo, ma che le incuteva una certa paura.

Aveva paura di lui, eppure la attraeva come una calamita. Prima o poi si sarebbe dovuta decidere su cosa fare con quel ragazzo, ma lei sapeva già la risposta: Alex si sarebbe presto stufato di lei, dopo aver ottenuto quello che voleva. E questo lei non lo voleva accettare.

Innamorata di uno Stronzo Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin