Capitolo 2

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-Ehi bell'addormentato! Svegliati che è quasi ora di pranzo.- disse Mirko scuotendo l'amico nel letto.
-Mmm..- mugolò Alex impastato dal sonno.
-Vedi di svegliarti che la lezione inizia alle due! - continuò mentre gli strappava di dosso le coperte.
-MA SEI SCEMO?!?!?!- urlò Alex cercando di riprendersi le coperte. -Si gela! Coglione!- riprese, coprendosi fino alla testa.

Per un momento, non sentendo più alcun rumore, pensò di essere rimasto finalmente solo, ma il tempo di realizzare tale pensiero che venne schiacciato totalmente dal corpo dell'amico, che gli si era buttato addosso di getto.

-MA ALLORA SEI COGLIONE DUE VOLTE! LEVATI DI DOSSO! TI DENUNCIO PER MOLESTIE! TI FACCIO MANDARE UN ORDINE RESTRITTIVO! DEVI STARMI AD ALMENO 50 METRI DI DISTANZA!-urlò Alex.
-Praticamente neanche in casa con te posso stare. -disse l'altro ridendo.
-Esattamente!- rispose Alex
-E poi come fai a rallegrarti le giornate senza il mio "bel culetto"??- disse con fare malizioso Mirko
-A parte che del tuo "bel culetto" ho tutta una galleria d'immagini dedicatagli, poi vorrei ricordarti che non sei l'unico al mondo con un "bel culetto" ed infine.. perchè stiamo parlando di questo di prima mattina?- rispose infine guardandolo accigliato per poi scoppiare a ridere insieme all'altro.

Usciti di casa dopo aver pranzato si incontrarono con Deborah e gli altri per la lezione.

-Ehi dolcezza!- disse Lorenzo puntando gli occhi in quelli di Alex e sorridendo malizioso.
-Ehi.- rispose atono Alex.

Lorenzo era un ragazzo di un anno più grande che frequentava le lezioni di storia e critica del cinema con loro, inseritosi nel gruppo in quanto fratello di Deborah. Era un tipo simpatico e socievole, ma che rivolgeva sempre particolari attenzioni non gradite ad Alex. Nonostante quest'ultimo avesse già chiarito di non essere interessato, l'altro più volte continuava ad infastidirlo. Alex aveva sempre evitato di fare discussioni per non rovinare l'equilibrio col gruppo e l'amicizia con Deborah, alla quale teneva molto.

-Quel tipo ti scopa con gli occhi ogni volta che ti vede- sussurrò Mirko ad Alex.
-Per favore, non parliamone... vorrei prendergli la faccia a schiaffi!- rispose Alex infastidito.
-Io direi di prendere posto, ragazzi!- disse sorridendo Emanuele, un altro ragazzo del gruppo che da sempre aveva una cotta, secondo lui segreta, per Deborah.
Il ragazzo entrati nell'aula, per sedersi proprio accanto alla ragazza, prese il posto di Alex e fece finire quest'ultimo in mezzo a Mirko e Lorenzo.

"Perfetto. Due giorni fa lo psicopatico biondo e oggi la sanguisuga deficiente. Non oso immaginare come si concluderà questa settimana" pensò sbuffando.

-Sei molto sexy oggi, sai? Non sai che ti farei- gli sussurrò vicino all'orecchio Lorenzo leccandosi poi le labbra.
-Sei serio? Vedi di ficcarti quella lingua schifosa in bocca o te la faccio ingoiare- rispose Alex innervosendosi.
-Ovvio che sono serio dolcezza e rilassati, so che ti piaccio, non fare il duro.- rispose Lorenzo, con faccia maliziosa ricevendo però uno sguardo da killer omicida da parte dell'altro.

Alex per evitare di prenderlo a pugni, fece per alzarsi e andarsene quando Mirko, che aveva sentito tutto e stava per intervenire, lo afferrò per un braccio per sincerarsi che l'amico stesse bene.

-Vado a sbollentarmi- lo rassicurò semplicemente Alex.
-Va bene, chiama se hai bisogno. Io nel frattempo picchio la sanguisuga-.
-Lascia stare, non ne vale la pena. Vado alle macchinette.- disse infine alzandosi e avviandosi fuori dall'aula.

Arrivato alle macchinette, non aveva dubbi su cosa scegliere. Mise i soldi, inserì il codice e quando il Twix finì nel cestello della macchinetta lo raccolse. Ne avrebbe mangiati a centinaia di quei cosi, si appoggiò così alla macchinetta gustandoselo in tranquillità.

-Sai, se occupi così la macchinetta gli altri avranno difficoltà a prendersi qualcosa- si sentì dire da una voce molto familiare. Era Matteo, ma cosa ci faceva lì?
-Tu che ci fai qui?- lo guardò stranito Alex.
-Mi prendo qualcosa da mangiare- disse il ragazzo facendo finta di non capire.
-Sai che voglio dire-
-Sicuro? Non so ancora leggere nella mente.-
-Fanculo- fece per andarsene, ma l'altro poggiandogli una mano sul petto lo trattenne.
-Che caratterino!- disse Matteo, incatenando i suoi occhi in quelli dell'altro. -Anche io frequento l'università comunque-.

Poi, guardando il cioccolato nelle mani del moro, continuò. -Non è troppo dolce quello per te?-.
Alex, senza distogliere il suo di sguardo, rispose -Si, no, cioè non proprio. Odio si, le cose troppo dolci come il caramello effettivamente, ma quando il Twix è nella macchinetta e quindi si mantiene freddo, il caramello si indurisce e sembra meno dolce. Quindi non sempre odio il caramello.. So che è una cosa stupida, ma è così- rispose grattandosi la testa per l'imbarazzo di quella strana e complicata teoria e continuando ad ammirare ogni sfaccettatura di quegli occhi così profondi ed intensi proprio come il caramello che tanto amava ed odiava.

-Beh, non è stupida, effettivamente non hai torto.- rispose Matteo valutando seriamente il discorso dell'altro.

Alex, che finora aveva sempre rivolto sguardi accigliati al ragazzo, accennò un piccolo sorriso, sorprendendolo.
-Grazie.. è raro che qualc-.
-Ehi dolcezza!- li riscosse una voce, purtroppo molto familiare al piccoletto.
Era Lorenzo che dal fondo del corridoio, all'inizio non aveva notato la presenza dell'altro ragazzo. -E quello chi sarebbe?- disse ormai a pochi passi dai due ragazzi e guardando male Matteo.

-Non sono affari tuoi Lorenzo- rispose Alex innervosendosi di nuovo.
-Oh.. si che lo sono invece!-
-Meglio che vada- lo informò Matteo con un sorriso forzato.

Aveva visto sorridere quel ragazzo solo due volte, ma già sapeva che quello non era il sorriso splendente che gli aveva rivolto quelle poche volte. Lo osservò allontanarsi senza riuscire a dire una parola. Quando lo vide svoltare un angolo del corridoio riportò gli occhi, stavolta infuocati, verso Lorenzo.
Si avvicinò a lui con passo deciso fino a fronteggiarlo. Senza neanche il tempo di far uscire un'altra stupida e insolente parola da quella del ragazzo di fronte a lui, che gli mollò in pieno viso un ceffone facendolo ammutolire del tutto.

-Vedi di starmi alla larga perché la prossima volta giuro che ti farò arrivare le palle alla gola!- gli disse Alex, prima di andarsene, con un'espressione che l'altro non gli aveva mai visto in volto.

Gusto al caramelloWhere stories live. Discover now