Capitolo 12

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Dopo aver concluso la discussione nei bagni, i ragazzi si ritrovarono al tavolo e continuarono a chiacchierare del più e del meno sorseggiando bevande e sgranocchiando stuzzichini vari. Le ragazze, molto curiose, soprattutto Cassandra, chiesero anche del legame d'amicizia tra Alex e Mirko.
-Ma quindi vi conoscete proprio da quando siete nati?- chiese stupita Cassandra.
Mirko fece cenno di si con la testa, iniziando a raccontare anch'egli, come avevano fatto prima gli altri due amici, della loro infanzia. Il discorso presto cadde anche sul carattere fumantino di Alex:
-Dio mio, è sempre stato così rompi palle?- chiese fintamente Matteo conoscendo già la risposta.
-Non ne hai idea!- esclamò Mirko, per poi continuare- Pensa che dopo toccava sempre a me toglierlo dai guai!-
-Piccoletto- si rivolse Matteo ad Alex- pensavo sapessi difenderti da solo- continuò prendendolo in giro.
-Il problema è proprio questo!- rispose Mirko- lui si difendeva eccome. Pensa che una volta in terza elementare, dopo che un bambino lo aveva tormentato per ore dandogli della femminuccia, lui rispose con un calcio ben assestato alle parti basse di quel poveretto!-
-Ho semplicemente evitato che, una volta adulto, i suoi spermatozoi ignoranti ed idioti come lui, fecondassero qualche ovulo in giro per il mondo- rispose prontamente il moro facendo ridere tutti.
-Ma era un bambino!-
-E quindi? Anche io lo ero.-
-E invece, com'è che gli hai confessato di essere attratto dagli uomini anziché dalle donne?-chiese ancora Cassandra
-E' stato nel secondo superiore- rispose Alex- ci provava sempre con quelle del primo... una sera, esasperato per l'ennesima uscita di coppia che avevo dovuto sopportarmi, glielo confessai prima che ce ne andassimo ognuno alle nostre case.-
-E lui?- chiese stavolta Noemi, ammettendo che la cosa la incuriosiva.
-Niente, mi ha dato una pacca sulla spalla dicendomi: “Era ora! Mi chiedevo quante altre uscite avrei dovuto organizzare prima di farti sputare il rospo!”-
-Quindi tu l'avevi capito?- chiese ridendo Luca
-E' mio fratello, avevo solo bisogno della sua conferma.- rispose con un dolce sorriso guardando Alex- E poi da piccoli era l'unico che non si soffermava sulle mega tette di Bulma in Dragon Ball!- concluse facendo ridere tutti.
-Voi piuttosto?- chiese stavolta Mirko riferendosi a Matteo e Luca.
-Direi che è stato rapido e indolore.- rispose Luca.
-Parla per te!- lo corresse Matteo, per poi rivolgere lo sguardo verso il gruppo e continuare
-Era estate, noi andavamo nel primo superiore, ed un sabato i ragazzi del quinto anno avevano organizzato una festa in una villetta sulla spiaggia di uno di loro, le matricole ovviamente non erano state invitate quindi noi, sembrando anche più grandi della media, ci eravamo imbucati senza problemi. C'era anche dell'acool e un bicchiere tira l'altro ci perdemmo di vista. Iniziai a cercarlo ovunque, infine salii al piano superiore della villetta pensando che si fosse sentito male e fosse andato a vomitare da qualche parte. Aperta quindi l'ennesima porta...-
-Mi trovò mentre mi scopavo uno del quarto.- concluse Luca interrompendolo e lasciando tutti ammutoliti.

Era l'una di notte, Matteo girava per quell'enorme villa in cerca del suo migliore amico da quasi mezz'ora, sua madre l'aveva già chiamato 7 volte. Ritornato a casa avrebbe sicuramente ricevuto una sfuriata con tanto di divieto d'uscita per minimo una settimana; continuava a cercare ed era soprattutto preoccupato per Luca che, una volta ritornato a casa, sapeva per certo che ad aspettarlo ci sarebbe stato il padre, e non con un semplice rimprovero e un divieto d'uscita.
Salito il piano superiore iniziò ad aprire le porte di tutte le stanze. Arrivato alla penultima del corridoio, dopo averla spalancata, non credette ai suoi occhi.
Una stanza abbastanza buia e disordinata, vestiti sparsi per terra e, sopra un letto ad una piazza e mezza, due corpi maschili, possenti, ansimanti, e avvinghiati uno sopra l'altro mentre si davano piacere.  Matteo rimase per un attimo imbambolato tanto da sentire i pantaloni stringersi. Stava per richiudere la porta finchè non sentì pronunciare il suo nome. Com'era possibile? Forse lo conoscevano? Assottigliò gli occhi per riuscire a guardare meglio e si accorse che uno dei due ragazzi era proprio il suo migliore amico. Non sapendo cosa fare chiuse subito la porta e si incamminò lungo il corridoio ma, prima che potesse scendere le scale, quella voce lo richiamò facendolo voltare verso di essa. Luca, il suo migliore amico, suo fratello, era lì immobile con uno sguardo terrorizzato e che ripeteva come un mantra il suo nome.
Matteo sapeva benissimo quale fosse  il terrore nascosto da quegli occhi e non avrebbe mai abbandonato Luca, per nessuna ragione al mondo. Gli si avvicinò con calma e l'abbracciò.
-Sei mio fratello- iniziò a parlargli -una delle persone più importanti della mia vita- continuò -non lo direi mai a tuo padre- disse stringendolo più forte e lasciandogli un bacio sulla tempia per tranquillizzarlo.
Luca si strinse ancora di più a colui che reputava davvero la persona più importante della sua vita. La sua roccia. La sua ancora.
-Piuttosto sono rimasto scioccato perché ero convinto ti piacessero le donne visto come gli vai sempre dietro-
-Diciamo che amo ricevere piacere da entrambe le parti- rispose Luca facendo ridere l'altro e sentendosi più leggero.
-Ti invidio- iniziò serio Matteo -ti stavi scopando quel gran pezzo di manzo del quarto!- concluse ridendo.
-Tu..?- lo guardò incredulo Luca.
Matteo fece spallucce -Non è che metteresti una buona parola per me? Quello è così figo che me lo sogno pure la notte-
Tra le risate per la strana serata si incamminarono insieme verso casa.

-Ho chiuso, rapidamente ma non indolore, la porta, poiché avevo visto mio fratello scopare. -rispose Matteo ridendo dopo aver ripercorso mentalmente quella serata di diversi anni addietro.
-E poi?- chiese Alex che, come tutti gli altri, non conosceva i dettagli di quella sera.
Stavolta fu Matteo a rivolgere uno sguardo dolce al proprio migliore amico.
-Niente, mi incamminai verso casa e gli scrissi un messaggio dove lo informavo che ci saremmo visti il giorno successivo per parlare.

Gusto al caramelloحيث تعيش القصص. اكتشف الآن