Capitolo 7

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-Mmm...- bofonchiò Alex ancora mezzo addormentato e aggrappandosi di più a quel corpo caldo che sentiva stringerlo. Era una sensazione così piacevole che non provava da anni, e forse non aveva mai provato davvero. Strusciò il naso sul petto dell'altro che, nel frattempo, gli accarezzava i morbidi capelli neri come la pece, lasciandogli dolci baci sul viso e facendolo sorridere.
-Che ore sono?- chiese con la voce ancora impastata dal sonno e gli occhi chiusi.
-Le nove, è tardi e non abbiamo cenato.. oltretutto credo che Mirko sia già rientrato.- rispose Matteo scostandogli una ciocca di capelli dal viso prima di baciarlo sulle labbra, per poi staccarsene dolcemente, così da poter perdersi in quelle pozze lucenti.
-Finalmente ti sei deciso ad aprire gli occhi. Stavo impazzendo senza poter vedere questi due meravigliosi cristalli.- disse Matteo ricevendo in cambio un dolce sorriso timido.
-Beh.. visto che è un po' tardi.. potresti cenare qui e..- si fermò incerto se proseguire o meno.
-E...- lo incitò l'altro.
-No, niente.. tranquillo.. sarai sicuramente stanco dopo un pomeriggio passato a lavoro..- disse rivolgendo lo sguardo altrove.
-Mi stai dicendo che ti sono sembrato poco energico, due ore fa?- chiese con un finto cipiglio l'altro.
Alex lo fissò non capendo, poi aprì di botto la bocca diventando rosso per l'imbarazzo. -Cosa?! No! No assolutamente no!-
-Sicuro? Non sembri tanto convinto..- continuò il biondo, prendendolo ancora un po' in giro. Amava vederlo imbarazzato.
-Sei serio?- gli chiese mentre l'altro, ancora nudo, si alzò dal letto per cercare i suoi boxer.
Matteo sapeva benissimo di avere lo sguardo dell'altro addosso e continuò -Beh, colpa mia, è stata la nostra prima volta e forse ci sono andato piano..-
-Piano?? Ma se ho ancora il culo dolorante! Mai fatto tanto sesso in vita mia!- quasi urlò. -E che sesso..- rispose infine pensieroso, con un tono quasi inudibile.
Alex non aveva mai conosciuto un ragazzo come Matteo. Passionale di certo, ma anche dolce e in alcuni frangenti, irruente. Lo faceva sentire desiderato, bramato. Come una droga non avrebbe più potuto farne a meno e di questo, Alex, ne era certo.
Ma per l'altro sarebbe stata la stessa cosa? Il pensiero di non avergli fatto provare le stesse emozioni, lo attanagliò facendogli mancare il respiro per un secondo.
Matteo, che lo aveva osservato per tutto il tempo, si accorse del cambiamento e, avendo sicuramente percepito i pensieri che gli frullavano in testa, gli si avvicinò baciandolo dolcemente sulle labbra -E' stato bellissimo anche per me.- gli disse a fior di labbra.
-EHI VOI DUE! CHE NE DITE DI USCIRE DA SOTTO LE COPERTE E VENIRE A MANGIARE? C'E' LA PIZZA!- urlò Mirko dalla cucina interrompendo i due, che subito raggiunsero l'amico. La pizza è pizza.

-Mio Dio! Stavo proprio morendo di fame!- disse Alex massaggiandosi la pancia piena.
-Deve averti proprio consumato le energie questo biondino.- disse con tono malizioso Mirko, facendo ridere proprio il loro ospite. -Da quant'è che quel culetto non vedeva la luce del giorno?- continuò ridendo.
-Da meno del tuo pisello.- rispose subito il diretto interessato.
-Non ne sarei così sicuro- ghignò Mirko
-Hai una tresca con qualcuno e non mi dici niente?-
-Perché avrei dovuto? Non ero nemmeno certo che lei fosse interessata.-
-Ma io ti ho parlato di lui!- disse Alex indicando Matteo.
-Questo, perché ti conosco da una vita e sai che non puoi nascondermi niente.- gli sorrise dolcemente per poi continuare ridendo -si è capito subito che volevi dargli il culo al primo incontro.-
-Cos..?-
-Davvero?- sorrise malizioso Matteo rivolto al compagno.
-No!- rispose l'altro sentendosi punto.
-Ooooh! Si che è vero!!- rispose Mirko mentre Matteo continuava a fissare il piccoletto.
-Che cazzo ci guardi ancora?- disse Alex, stavolta serio, guardando Matteo -Sei consapevole di essere un bellissimo ragazzo e questo ti rende sicuro quando ci provi con qualcuno, perché sai che nessuno ti rifiuterebbe una bella scopata!- disse infine alzandosi da tavola e dirigendosi verso il bagno per sbattersi la porta alle spalle.
Quella conversazione lo aveva innervosito. Matteo era davvero un bel ragazzo, avrebbe potuto avere chiunque, perché lui? Per divertirsi forse? Il ragazzo si era dimostrato serio, però si conoscevano da poco e nulla poteva dirsi sicuro.

Mirko osservò Matteo. Il ragazzo si era subito incupito per la reazione avuta da Alex.
-Dagli tempo.. non è facile per lui fidarsi delle persone.- gli sorrise Mirko dolcemente.
-Perché?- chiese l'altro con curiosità.
-Questo te lo dirà lui quando si sentirà pronto, se tu, ti sentirai di stargli accanto.-
-Lui mi piace molto.- rispose abbassando gli occhi Matteo. -So che dentro di se ha una tempesta, io voglio vederla e imparare ad amarla.- concluse quasi in un mormorio.
-Anche tu gli piaci.- concluse in fine Mirko rivolgendogli di nuovo quel suo dolce sorriso.

Mentre gli altri due ripulivano la cucina dopo la cena, Alex li raggiunse.
-Ti va di restare qui stanotte?-  chiese a Matteo.
-Dovrò mettermi i tappi per le orecchie?- disse Mirko.
-Probabilmente- rispose Alex sorridendo trascinandosi Matteo nella stanza.

-Pensavo fossi arrabbiato..- disse Matteo una volta in stanza.
-Beh, non sei mio, quindi non posso avanzare pretese.- gli rispose rassegnato Alex.
-Me ne torno a casa.- disse Matteo alzandosi dal letto, dove si erano appena sdraiati, e cercando le proprie cose,.
-Perché?- chiese Alex accigliato.
-PERCHE' SEI UNO STRONZO!- urlò duramente Matteo- Pensi che per me, quella di oggi, sia stata solo una fottuta scopata? Cristo! Tu mi piaci Alex! Davvero! Ma te l'ho già detto, non ti permetterò di darmi della buttana!- concluse con occhi di fuoco, prendendo il giubbotto per poi uscire da quella casa.
-Sei un coglione.- si sentì dire Alex da Mirko, prima di essere stretto fra le sue braccia e scoppiare poi a piangere.

Gusto al caramelloWhere stories live. Discover now