Andare avanti: si o no?

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Esitai qualche secondo nel risponderle, non sarei mai andata a dormire nella sua stanza, e se avesse chiesto a Travis di dormire con lei mentre ero lì? Orrore.

"Ahm...no, penso che mi farò accompagnare a casa da qualcuno, ma grazie lo stesso" le rivolsi uno dei sorrisi più finti del mondo cercando di sviare il discorso.

Sembrò capire le mie parole e annuì accennando un sorrisetto, poi spostò lo sguardo su Travis. "Perché non l'accompagni tu? io dovrei tornare presto perché domani devo studiare, puoi lasciarla dopo aver accompagnato me"

Sia io che Travis corrugammo la fronte e esitammo nel risponderle, facendole assumere un'espressione interrogativa.
Alla fine fu Travis a rompere il silenzio, e lo ringraziai mentalmente perché tutta quella pressione mi stava portando a vomitare di nuovo.
Orrore parte due.

"Si, posso.."Travis parlò incerto portando lo sguardo su di me e dopo essersi schiarito la voce imbarazzato continuò."Posso lasciarti a casa tua...o in un altro posto, insomma..dove vuoi"

"Oh..no io chieder-" feci per parlare ma la voce di Dylan, che era appena entrato nel bagno , mi interruppe.

"India, che ne dici se ti accompagno io? così ho una scusa per scappare da questo casino" Mentre parlava rimase sull'uscio della porta e spostava lo sguardo da me a Travis, che se avesse potuto, in quel momento lo avrebbe mangiato.

"Non c'è bisogno che tu vada via dalla festa, posso accompagnarla mentre lascio Andrea" Aggiunse Travis con un tono brusco.

"Ho detto che voglio accompagnarla io Trav, tu vai con la tua ragazza" Dylan fece un cenno con la testa verso Andrea e poi avanzò verso di me allungando una mano per aiutarmi ad alzarmi.

"Grazie" Dissi timidamente afferrando la sua mano. Mi tirò su con una facilità estrema. Anche Travis si era alzato.

"Perfetto, allora possiamo andare amore?" La voce di Andrea arrivò al mio orecchio mentre accendevo l'acqua del lavandino e spalmavo un po' di dentifricio sul mio dito.
Non potevo lasciare quell'orribile sapore nella mia bocca.

"Si..si andiamo" Travis prese il suo telefono e fece per andare verso la porta.

Io lo guardai dallo specchio e lo fermai prima che potesse uscire. "Travis.."

Lui rimase girato verso la porta ma si bloccò non appena sentì la mia voce.
"Che c'è?"

"Grazie per avermi aiutata"

Lui annuì e andò via.
Sapevo che era incazzato, ma cosa si aspettava? che io tornassi a casa con lui e la sua fidanzata?

"Ciao ragazzi, spero tu ti riprenda presto Kim" Andrea ci fece un cenno con la mano e seguì il fidanzato fuori dalla porta.

Io finii di lavarmi i denti e mi asciugai i lati della bocca con un asciugamano che trovai lì vicino.

"India, non sai neanche chi ha utilizzato queste tovaglie..magari prima di noi si erano appartati altri ragazzi " Ammiccò Dylan.

Io alzai gli occhi al cielo e accennai una risata mentre lo spintonavo da una spalla amichevolmente."Dio,che schifo..così mi fai venire ancora da vomitare"

"Non sia mai signorina, la porterò in un posto dove è impossibile vomitare, hai preso le tue cose?"

"Così mi fai incuriosire" Accennai un sorrisetto sghembo e feci cenno con la testa."Le ho dall'alta parte, le prendo e andiamo."

Dylan aspettò che io recuperassi tutte le cose e insieme salutammo i ragazzi.
Inutile raccontare delle occhiate ammiccanti di Jenna che mi suggerivano di "saltargli addosso".
Si, queste furono esattamente le sue parole, e leggerle con il labiale non era stato difficile, ormai era fin troppo prevedibile.
Arrivammo alla macchina e Dylan fu tanto premuroso da aprirmi anche lo sportello.
Quel modello di macchina era il mio preferito, Una Jeep nera opaca.
Il mio sogno.

TWO MISSISSIPPI - {SECONDO LIBRO}  WATTYS 2018Where stories live. Discover now