Lontano dal mondo, vicino a te.

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Avete presente quei momenti di dormi-veglia in cui sentite tutto ma non vorreste capire nulla?
Quei momenti di totale calma, di totale tranquillità.
Quei momenti in cui stai per lasciare il mondo fuori dalla porta e stai spegnendo per un paio di ore l'interruttore che punta la luce su tutti i tuoi problemi.

Prima e dopo la morte di mia madre non riuscivo a prendere sonno, e se ci riuscivo mi svegliavo pochi minuti dopo in preda al senso di ansia e di angoscia a causa degli incubi che facevo.
Tutto questo mi portò a pensare che invece, non mi era mai risultato difficile addormentarmi vicino a Travis, in realtà mi era capitato tantissime volte di farlo.

Quando ero ancora a Londra, l'avevo perfino raccontato alla psicologa che mi aveva seguito durante il percorso che stavo affrontando con mia madre.
Tra una risata e l'altra, mi aveva detto che il motivo per il quale riuscivo a rilassarmi così tanto in sua presenza era che con lui mi sentivo protetta, ed aveva proprio ragione.

In quel preciso istante, quando la voce di Travis mi richiamava dal mondo dei sogni, capii che la psicologa non scherzava. Ero riuscita ad addormentarmi con la guancia appoggiata alla schiena di Travis, il casco completamente storto e le braccia strette al suo petto, su una moto. Mi avrebbero dovuto dare un premio, non trovate?

Aprii gli occhi lentamente e mi ci volle qualche secondo per mettere a fuoco l'asfalto che avevo sotto gli occhi. La mia guancia era ancora poggiata alla schiena di Travis, che la muoveva lentamente richiamando il mio nome per cercare di svegliarmi. "Kim...se non ti svegli potrei decidere improvvisamente di far crollare la tua testa nel vuoto, quin.."

Mi lamentai sollevando di poco la testa e lo interruppi. "Dio, quante storie fai." Mi strofinai gli occhi con le mani emettendo un sospiro. "Come diavolo ho fatto ad addormentarmi e non cadere dalla moto?" Sfilai il casco dalla testa, che ormai era tutto storto essendo di mille misure più grande della mia testa, e mi scombinai i capelli mentre scendevo con cautela dalla moto.

Non appena scesi da quest'ultima Travis si mise a ridere e mise il cavalletto con un movimento abbastanza deciso e veloce. "Quando mi sono accorto che stavi per cadere dalla moto ho pensato a quanti motivi avevo per non lasciare che tu morissi in mezzo alla strada, poi ho pensato che non sarebbe stato carino. Sai..sei la sorella del mio migliore amico" Disse lui prendendosi gioco di me con quel suo solito tono da sbruffone, così da ottenere da parte mia un'alzata di occhi al cielo.

"Travis" Replicai guardandolo male.

"Scherzavo. Quando ho notato che ti eri buttata a peso morto su di me ho rallentato e ogni tanto cercavo di farti mantenere l'equilibrio aiutandomi con la mia schiena. Sei la prima ragazza che si addormenta mentre è in moto con me." Disse lasciandosi scappare un accenno di risata mentre posava il casco dentro la sella della moto.

"Sono sicura che le altre erano troppo eccitate per addormentarsi, no?" Chiesi con un tono ironico alzando un sopracciglio. Non mi rispose neanche.

Mentre armeggiava ancora con la moto, cercai di guardarmi attorno ma non capii dove fossimo. Una volta spente le luci della moto si vedeva poco e niente. Le poche cose che riuscivo a distinguere erano illuminate dalla fioca luce della notte.

"Dove siamo?" Mi girai nuovamente verso Travis che aveva fatto il giro e giocherellando con le chiavi della moto nella mano mi fece segno di seguirlo, e così feci.

"Ho scoperto questa strada alternativa un po' di tempo fa, ma il posto è sempre quello." Mi bloccò con una mano per evitare di farmi inciampare. "attenta a dove metti i piedi."

TWO MISSISSIPPI - {SECONDO LIBRO}  WATTYS 2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora