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Avete presente quella sensazione che si prova quando si dorme nel lettone dei propri genitori quando si hanno ancora cinque anni?, o quella sensazione che si prova quando cammini sola per strada, nel bel mezzo della notte, e ringrazi Dio quando arrivi dentro casa sentendoti sana e salva? Ecco, si parla della stessa sensazione di quando dormi vicino alla persona che ami e ti senti la persona più protetta dell'universo. Il mondo potrebbe crollare. Non esiste più nulla oltre voi, nessun rumore, nessun'altra persona.

Il mio telefono cominciò a squillare e fu a causa del rumore che fece che aprii gli occhi velocemente saltando in aria.
La mia pace e il mio senso di protezione erano stati violati dal mio maledettissimo Iphone di ultima generazione che segnava le dieci del mattino.
Travis era ancora sdraiato vicino a me, eravamo entrambi nudi, il che mi fece preoccupare. Quel posto poteva anche essere sperduto, ma essere completamente nudi nel buio era una cosa, esserlo alla luce del giorno era un'altra.

La preoccupazione però svanì dopo qualche secondo, quando la mia attenzione venne catturata dal rumore degli uccelli che si rincorrevano nel cielo e quello delle onde lente che si infrangevano davanti a noi.
Sembrava che il mio viso potesse assumere solo un tipo di espressione dato che sorridevo come una dodicenne innamorata e non riuscendo a smettere mi limitavo a pensare a tutto ciò che era successo quella notte.

Abbassai lo sguardo su Travis che dormiva come un bambino e mi sembrò quasi un peccato svegliarlo.
ebbi come una sensazione di paura.
Quella notte era stata perfetta, ma cominciai a chiedermi se sarebbe rimasta solo una notte perfetta o avrebbe cambiato qualcosa tra noi.

Cominciai a scuoterlo lentamente.
"Travis.." Tossii leggermente. "Ei..sono le dieci del mattino, prima o poi qualcuno verrà a cercarci"

"Mi stai dicendo che esiste qualcun altro oltre noi in questo mondo?" Chiese con la voce impastata dal sonno sorprendendomi.
Non stava dormendo, stava solo facendo finta. Aprì un occhio accennando uno dei suoi soliti sorrisi beffardi e io scossi la testa ridendo.

"Da quanto tempo sei sveglio?" Domandai.

"Dalle otto del mattino credo" Rispose vagamente. "Ho anche fatto il bagno. Tu stavi dormendo così beatamente che ho preferito non svegliarti e poi preferisco stare qui con te che tornare a casa" Si strinse nelle spalle guardandomi. "E tu perché non mi stavi svegliando signorina?" Chiese aggrottando le sopracciglia compiaciuto. "Ammettilo che volevi del tempo per guardarmi nudo"

Scoppiai a ridere alzando gli occhi al cielo. "Dio, sei sempre il solito cretino. Non ti ho svegliato perché non volevo disturbarti."

Accennò un sorriso e avvicinò una mano al mio naso e con un dito accarezzò con un gesto dolce la punta. Come solitamente si fa con i bambini, facendomi così ridere.
"Ti conosco troppo bene piccola furbetta"

"Ah si?" Chiesi compiaciuta.

Lui annuì. "Eh si, e so che non mi hai svegliato perché in questo momento stai pensando a mille cose che esistono solo nella tua testa." Disse indicando con un dito la sua.

Come poteva sempre leggermi nel pensiero? aveva fatto qualche strano patto con il diavolo o cosa?

"Stanotte non è stato un caso. Non abbiamo solo passato tempo" Disse facendo con le dita le virgolette. "È stato tutto perfetto e lo rifarei altre mille volte."

Mi rilassai e gli sorrisi poggiandogli una mano sul petto. "Altre mille dici? Prima o poi dovrai stancarti" Ammiccai.

Lui accennò una risata e scosse la testa. "Sai che con te non mi stanco mai."

TWO MISSISSIPPI - {SECONDO LIBRO}  WATTYS 2018Where stories live. Discover now