Zayn
Sapevo che prima o poi mi sarei ritrovato la mia migliore amica nel mio ufficio. Certo non pensavo sarebbe entrata come un uragano, ma dovevo aspettarmelo. Sembra una ragazza tranquilla ma molte volte tira fuori gli artigli.
'Zayn Javaad Malik perché ca..cavolo non me lo hai detto?' Per fortuna si accorge di James e sta attenta a quello che dice.
'Ciao anche a te Cel. Babe saluta la zia Cel.' James le va incontro e lei si abbassa per ricevere il suo bacio.
Cel ora guarda me, aspetta che le dica qualcosa anche se sinceramente non so cosa vuole sapere ma so che non dirà nulla perché c'è James.
'Babe che ne dici di andare da Joe e dirgli di farti dipingere qualcosa? Digli che poi arrivo anche io.' James urla contento e corre nello studio di Joe. È un ragazzo che lavora con me, bravo e James lo adora, gli lascia sempre dipingere qualcosa.
Quando siamo ormai soli Cel si siede sul divano che c'è nel mio ufficio e torna a guardarmi.
'Ok che vuoi sapere? Cosa non ti ho detto?'
'Non mi hai detto che hai lasciato Taylor. Me lo ha detto Sophie che glielo ha detto Liam. Dovevi dirmelo.'
'Te lo avrei detto.' Lo avrei fatto, non so quando ma lo avrei fatto.
'Beh dovrai farti perdonare. Inizia col dirmi perché l'hai fatto.'
'Perché era giusto cosi. Non la amo Celine, l'ho capito tardi ma è così.'
'E con Emma? Non mi hai detto neanche quello che è successo al matrimonio. Sei uno stronzo Malik, non mi dici più nulla.'
'Te lo avrebbe detto Emma. Comunque con lei va meglio, cioè non ci evitiamo più, parliamo anche di altre cose oltre che di James e sembra andare bene, per ora.'
'Non vuoi tornare con lei? Andiamo Zayn sappiamo tutti che vi amate, sembra che gli unici a non saperlo siete voi. State evitando il discorso di proposito secondo me.'
'Non stiamo evitando il discorso. Per ora va bene cosi.'
'Chi vi capisce. Tu la ami, lei ti ama, avete un figlio perché volete rendere le cose complicate.'
'Non stiamo rendendo le cose complicate Cel, stiamo semplicemente andando piano. Non possiamo tornare insieme come se niente fosse, abbiamo bisogno di tempo per rimettere insieme i pezzi prima.'
'Va bene. Ma la prossima volta dimmele le cose, per favore.'
'Va bene ti dirò tutto promesso.' Mi abbraccia e si alza dal divano, prende la sua borsa e fa per uscire. Prima però si volta verso di me di nuovo.
'Tu la ami, hai già messo insieme tutti i pezzi.' Detto questo va via, lasciandomi solo. Raggiungo James e insieme dipingiamo un po'.Emma
Grace questa mattina ha mandato un messaggio a tutte in cui diceva che questa sera saremmo dovute andare tutte a casa sua perché doveva parlarci. Non diceva altro, non accennava a cosa doveva dirci ne altro. È strano, di solito non riesce a tenersi le cose per se, deve parlare subito. Non credo sia successo qualcosa con Harry, anche perché in quel caso lo avremmo saputo subito. Sono curiosa ma non mi resta che aspettare.
James è con suo padre, è venuto a prenderlo e lo ha portato con se allo studio dicendo che voleva stare con lui e che avrebbero disegnato insieme visto che oggi sarebbe stata una giornata tranquilla al lavoro. Dopo quella sera che è stato qui le cose sembrano essere migliorate. Non ci evitiamo più, parliamo anche di altre cose oltre che di James e sembra esserci davvero una tregua. Va bene così, forse serve ad entrambi questa tregua, ci farà bene.
Visto che fino a questa sera sarò da sola mi sono messa al lavoro, sono riuscita a finire due traduzioni così domani posso consegnarle e ne sto iniziando una terza. Devo dire che il lavoro va alla grande, lavorare da casa ha i suoi vantaggi.
Sono concentrata su quello che sto leggendo che quasi non sento bussare alla porta. Non appena però mi rendo conto che stanno bussando, poso il computer sul tavolino e vado ad aprire.
'Hope. Che succede?' Sembra sconvolta. Ancora non ho avuto modo di parlare con lei di quello che mi ha detto Lou ma ora non mi sembra il caso. È pallida, agitata anche. In tutta risposta lei entra restando ferma al centro della stanza. Chiudo la porta e la raggiungo.
'Hope che hai? Mi sto spaventando.' Le prendo le mani e la porto con me sul divano per farla sedere, prima di sedermi accanto a lei però vado a prenderle un bicchiere d'acqua. 'Bevi un po'.' Glielo porgo e lei ne beve solo un piccolo sorso. 'Ok ora fai un bel respiro e parla. Puoi dirmi tutto lo sai.' Lascia il bicchiere sul tavolino davanti a se e mi guarda, non smette però di torturarsi le mani.
'Sono incinta!' Woo. Non me lo aspettavo. Mi ha colto di sorpresa. Ora capisco perché è agitata. Non che Louis non voglia dei figli ma so quanto è difficile accettarlo all'inizio, sopratutto se non era in programma.
'Tesoro è..è una cosa bellissima. Certo non era in programma ma vedrai che Lou sarà contento.'
'Louis non lo vuole.' Cosa?!
'Che vuol dire che non lo vuole? Stiamo parlando della stessa persona? Sicura?'
'Sono giorni che lo so. Non l'ho detto a Louis perché non sapevo come dirglielo così ho iniziato a chiedergli di aspettare per scegliere la data del matrimonio, poi ho iniziato a dirgli come ci vede fra qualche anno, se vede dei bambini nelle nostre vite e lui mi ha detto che magari potremmo prendere un cane. I figli forse tra qualche anno, magari dieci. Come posso dirgli che sono incinta dopo questo?' Dio perché ho un amico così coglione.
'Hope Lou ha detto quelle cose perché ha paura. Ti ama è ovvio che vuole dei figli con te e non importa se invece di averli fra dieci anni ne avrete uno ora, lui sarà contentissimo.'
'Non è quello che dice però.'
'Lo conosci, sai che dice cose che la maggior parte delle volte non hanno senso.' Dico ma non sembra convinta. 'Senti lui ha paura ok? Sai perché ha aspettato così tanto per chiederti di sposarlo? Perché pensava a sua madre, che non ci sarebbe stata. Lui ti ama, farebbe qualsiasi cosa per te, solo gli manca sua madre Hope, si sta perdendo i momenti più importanti della sua vita e lui vorrebbe che lei fosse qui, per vivere ogni gioia e ogni dolore con lui. Diglielo e vedrai che sarà l'uomo più felice del mondo. Non devi avere queste paure, non con Louis che ti ama più della sua stessa vita.' È ancora agitata, meno di quando è arrivata.
'E se davvero non lo vuole? Se come dici tu gli manca sua madre e non vuole dei figli perché non vuole che crescano senza la nonna?'
'È impossibile. Conosco Louis meglio di quanto conosca me stessa, fidati se ti dico che sarà contento. Sarà emozionato e felicissimo.'
'Va bene. Però quando glielo dirò tu sarai con me.'
'Va bene. Se ti fa stare meglio sarò lì con te.'
'Andiamo allora.'
'Dove?'
'A dirlo a Louis. Se non lo faccio ora non lo faccio più.' Detto questo si alza e raggiunge la porta. Io la guardo sbalordita, fino a due secondi fa stava per piangere perché aveva paura di dirglielo e ora vuole correre da lui. A volte faccio fatica a capirla, ma le voglio bene lo stesso. Prendo il cappotto e la borsa e la seguo. Prendiamo la sua macchina e va diretta verso casa sua. Louis oggi è a casa, non aveva nessun impegno.
Quando arriviamo troviamo Lou steso sul divano mentre guarda una partita.
'Ciao piccola, ciao scricciolo.' Saluta prima la sua ragazza poi me. La faccia di Hope non è proprio la più tranquilla e anche Lou se ne accorge, infatti subito si tira su e guarda Hope.
'Che succede piccola.'
Lei guarda prima me poi lui.
'Lou devo dirti una cosa.' Il mio migliore amico guarda lei, poi guarda me e sembra aver capito tutto.
'Vuoi lasciarmi? Lo sapevo. È per questo che non vuoi scegliere la data del matrimonio, per questo c'è Emma qui. Così dopo che lo avrai fatto lei potrà restare con me e consolarmi. Perché mi vuoi lasciare? Che ho sbagliato? Ti giuro che non farò più casino, sarò un marito perfetto, non farò più venire i ragazzi per le partite e non metterò più i piedi sul tavolino. Ti giuro che sarò perfetto per te Hope ma non puoi lasciarmi io ti amo..'
'Io sono incinta.' Ok. Se possibile la faccia di Louis è più sconvolta della sua. Almeno è riuscita a farlo smettere di parlare a caso. Quando è nervoso tende a dire cose senza senso, più di quelle che dice quando è normale.
Sono entrambi immobili, fermi al centro del soggiorno che si guardano. Non so se dire qualcosa oppure no, mi sento inutile e fuori luogo. Per fortuna Louis si riprende e parla lui.
'Che vuol dire che sei incinta? Com'è successo?' Ecco se Grace fosse stata qui avrebbe di sicuro iniziato a spiegare a Louis come è potuto succedere, anche i particolari ma per fortuna non c'è e Hope sembra riprendersi anche lei.
'Devo spiegartelo davvero?' Chiede, come darle torto.
'Si. Cioè no so come si fanno i bambini Hope. Dico com'è possibile se tu prendi la pillola e io ho sempre usato il preservativo.'
'Non prendo la pillola da due mesi ormai. Te l'ho anche detto ma non è questo il punto. Ti dico che sono incinta e tu mi chiedi com'è possibile? È l'unica cosa che ti viene da chiedermi?' Beh è sconvolto, non se lo aspettava ma sono sicura che è contento, deve solo capire bene cosa sta succedendo.
'Si, cioè no voglio dire..sei incinta. Avremo un bambino.' Lou si avvicina a lei e le poggia le mani sulla pancia ancora inesistente. 'Sarò papà.' Ha gli occhi lucidi, sapevo che si sarebbe emozionato, Louis ama i bambini.
'Sei contento? Non vuoi lasciarmi tu ora?'
'Ma sei scema? Ti amo, sarò papà e tu sei bellissima.' Detto questo la bacia, sempre tenendo le mani sul ventre di Hope.
Quando vedo che non hanno intenzione di staccarsi fingo un colpo di tosse, si sono dimenticati di me.
'Io sarei ancora qui.'
'Oh scricciolo sarò papà. Ti rendi conto? James avrà un cugino con cui giocare.' Mi prende e mi fa girare, mostrando tutta la sua felicità. Rido e gli chiedo di mettermi giù, lo fa e torno a guardare Hope.
'Che ti avevo detto?'
'Lo so.' Viene ad abbracciarmi e la stringo a me. Sarà mamma, ed e la cosa più bella che potesse accaderle.
'Beh visto che io non servo più vi lascio soli. Ci vediamo stasera da Grace.' Li saluto entrambi e torno a casa mia, felice per loro.Quando arrivo davanti casa di Grace so di essere l'ultima. Le auto delle ragazze sono tutte qui. Busso e viene ad aprirmi Sop, mi saluta e mi fa entrare chiudendosi la porta alle spalle. Raggiungiamo le altre in cucina e sono tutte sedute intorno al tavolo. Immagino che Hope dirà loro la bella notizia ma prima siamo tutte curiose di sapere cosa deve dirci Grace.
Saluto tutte e mi siedo anche io, quando ormai siamo tutte sedute i nostri occhi sono tutti su Grace.
'Di che devi parlarci?' Chiede Cel, ma tutte vogliamo saperlo.
'Io e Harry stiamo provando ad avere un bambino, ma ogni volta che faccio un test è negativo. Sembra che non è destino. Così Harry ieri ha proposto una cosa.'
'Cosa?' Chiediamo tutte.
'Di adottarne uno. Dice che continueremo a provarci, che non ci arrenderemo ma che forse potremmo adottarne uno, dare ad un bambino la possibilità di avere una famiglia.'
'È una cosa bellissima Grace.' Dice Sop, ma lei non sembra contenta.
'Cosa ti frena?' Chiede Hope.
'Non lo so. Non è semplice adottare un bambino, non è semplice crescerlo.'
'Sarà un processo lungo per adottarlo, questo è vero ma voi siete perfetti e ogni bambino vorrebbe voi come genitori.' Le sorrido prendendole le mani.
'Em ha ragione. È un passo importante e se non te la senti non devi farlo, Harry capirà ma secondo me è una cosa bellissima. È normale avere paura, adottare un bambino non è una cosa facile e crescerlo, come hai detto tu, è difficile ma voi potete farcela.' Tutte concordiamo con Sop e finalmente Grace ci fa un sorriso.
'Forse avete ragione.'
'Come sempre tesoro.' Hope le da una leggera spallata poi l'abbraccia e tutte ci uniamo a loro.
'Vi voglio bene ragazze.'
'Anche noi.'
Harry ha pensato ad una cosa davvero bella. Per ora non riescono ad avere un bambino e così ha pensato di dare una famiglia ad un bambino che non ce l'ha. Grace sarà una madre perfetta. Cosi come Hope, che ancora non ha dato la bella notizia.
'Anche Hope deve dirvi qualcosa.' La guardo e le sorride.
'Beh sono incinta.'
'AAHHHHHH È FANTASTICO.' Urlano tutte e tre e subito l'abbracciano.
'Quindi tu avrai un figlio, tu ne adotterai uno e noi diventeremo zie di nuovo.' Dice contenta Cel.
Sono fantastiche, tutte. Non esistono amiche migliori.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...