Liam
Quando Sophie mi disse l'idea del bar sotto alla sua libreria, se non direttamente dentro, mi sorprese ma dopo avermi spiegato tutto quello che aveva in mente, come la collaborazione di tutti gli altri, devo ammettere che fui felice di ascoltarla e di accettare la sua proposta. Era emozionata quando me ne parlava, era così felice della sua idea e sperava che tutti accettassero. Voleva dirlo ai ragazzi ma voleva aspettare che Zayn si riprendesse, doveva esserci anche lui perché se no non avrebbe detto nulla a nessuno e sarebbe rimasto tutto come sempre.
Zayn è tornato a casa, ieri gli abbiamo fatto una piccola sorpresa e quando siamo rimasti solo noi giovani Sop ha dato la notizia a tutti e devo dire che erano molto felici e entusiasti di questa sua idea, hanno accettato tutti e da questa mattina, non appena si è svegliata si è messa al lavoro, ha tirato fuori fogli su fogli e ha iniziato a disegnare questo ipotetico bar. Non l'ho mai vista così grintosa come questa mattina, così felice è così emozionata. Ha chiamato Zayn tantissime volte, più di dieci da quando si è svegliata un'ora fa, non so come faccia Zayn a non attaccarle il telefono in faccia, credo che lui sia entusiasta quanto lei, insieme tirano fuori idee su idee e io resto semplicemente seduto di fronte a lei ad ascoltare le loro conversazioni. Ha il telefono di fianco a lei, in viva voce, i fogli davanti a lei e matite di ogni colore sparse su tutto il tavolo. È buffa da vedere, concentrata su quello che sta facendo e dicendo che non si accorge di me che le faccio foto su foto. Sopratutto non si accorge di me che continuo a guardare la sua pancia, le sue mani che di tanto in tanto si appoggiano su di essa, la accarezzano e poi tornano sul tavolo. Amo guardare quella pancia, amo toccarla e amo parlare con mio figlio, anche se non può sentirmi, anche se chiunque potrebbe dirmi che sono un deficiente, amo la mia ragazza e non vedo l'ora di vedere quel piccolo scricciolo che tiene dentro di se.
'Avete finito?' Chiedo quando mi accorgo che ha chiuso la chiamata con Zayn.
'Si, per oggi. Deve finire le ultime cose per la mostra di Natale quindi ha da fare.' Mi dice portando i suoi occhi su di me.
'Quindi possiamo rilassarci un po'?' Le chiedo alzandomi dalla sedia e andando a posizionarmi dietro la sua mettendole le mani sulle sue spalle.
'Oggi abbiamo la visita dal ginecologo lo sai?' Mi chiede. Non potrei mai dimenticarlo, aspetto questo giorno da quando mi ha detto che aspetta un bambino.
'Ovvio che mi ricordo. Oggi ci dirà il sesso?' Chiedo per esserne sicuro.
'Se riesce a vederlo si, oggi potrebbe dirci il sesso.' Detto questo poggio il mento sulla sua spalla, le mani sulla sua pancia e le bacio il collo.
'Non vedo l'ora di scoprire cosa c'è qui dentro.' Dico picchiettando piano sul suo ventre.
'Dopo oggi dovremmo iniziare a pensare a dei nomi.' Mi dice voltandosi verso di me. Io la bacio e poi le sorrido.
'Lo sceglieremo insieme, maschio o femmina che sia lo scegliamo insieme.' Dico. Non voglio scegliere solo io o solo lei, è nostro figlio e il nome è importante quindi dovremmo sceglierlo insieme.
'Certo che lo scegliamo insieme.' Mi dice prendimi il viso tra le mani per poi baciarmi.
'Ti amo.' Le dico tra un bacio e l'altro.
'Anche io..papà.' Mi risponde. È da un po' che ogni tanto mi chiama così, dire che la amo ancora di più quando lo fa è poco perché ogni volta mi rende l'uomo più felice del mondo. La prima volta che mi chiamò così stavo per piangere, mi sentivo ridicolo perché avevo gli occhi lucidi e sentivo le lacrime che stavano per uscire. Se quando Sop mi chiamò papà la prima volta stavo per piangere non oso immaginare cosa succederà quando sarà mio figlio a chiamarmi così. Sentirsi chiamare papà è qualcosa che ti sconvolge, in modo positivo certo, ma ti smuove qualcosa dentro che neanche tu sai spiegare. Ti senti forte ma allo stesso tempo debole, perché so che quando mio figlio mi chiamerà papà sarà un'emozione grandissima che mi farà crollare, mi farà sentire debole però allo stesso tempo mi farà sentire forte, imbattibile.
'A che ora è l'appuntamento..mamma.' Rido. Dopo che lei mi chiamo papà iniziai anche io a chiamarla mamma e anche lei stava per commuoversi la prima volta.
'Alle 11.00 poi mi vedo con le ragazze al cafe per dare anche a loro la notizia.' Lo immaginavo, anche loro sono impazienti di scoprire chi si nasconde nella pancia della mia ragazza.
'Va bene, allora andiamo a prepararci.' Dico baciandola ancora una volta.
'Oggi sei in vena di baci Payne?' Mi chiede baciandomi a sua volta.
'Anche tu Smith.' La bacio un'ultima volta prima di andare di sopra a prepararmi.
'Sei una persona cattiva!' Urla mentre mi raggiunge in camera.
'Che ho fatto?' Chiedo fingendo di non sapere a cosa si riferisce.
'Mi lasci così, come una stupida.' Mi dice con un tono un po' arrabbiato. A me viene da ridere perché è tenera quando finge di essere arrabbiata.
'Ma che ho fatto?' Continuo a fingere di non sapere e continuo a ridere nel vedere la sua faccia.
'Mi baci e te ne vai. Non puoi andartene dopo che mi hai baciato, sopratutto quando mi dai un bacio veloce. Non farlo mai più, non accetto baci veloci da te.' Mi dice mettendo su un broncio che la rende ancora più adorabile.
'Che baci vuoi allora?' Chiedo avvicinandomi a lei mettendole le mani sui suoi fianchi.
'Voglio un bacio che mi faccia mancare il respiro Payne, quelli che mi dai sempre.' Mi dice ferma puntando i suoi occhi nei miei. Io sorrido e l'accontento, la bacio come amo fare.
'Ecco questi sono i baci che devi darmi sempre.' Mi dice non appena mi stacco da lei.
'Allora saranno questi i baci che avrai sempre.' Rispondo convinto.
'Ora prepariamoci papà.' Mi dice lasciandomi un bacio veloce per poi liberarsi dalla mia presa.
'Ma! Io non posso darti baci veloci ma tu si?' Chiedo fingendomi arrabbiato.
'Io posso tutto.' Mi dice facendomi l'occhiolino.
STAI LEGGENDO
Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...