Hope
È passato un mese da quando Maddie si è trasferita definitivamente a casa con noi. Il giorno dopo il compleanno dei gemelli siamo andati in orfanotrofio e firmato tutte le carte che c'erano da firmare per adottarla dopo di che abbiamo preso tutte le sue cose e l'abbiamo portata a casa con noi. Ha scelto la sua camera e l'ha sistemata come preferiva, io e Louis le abbiamo lasciato la libertà di fare come voleva, sarebbe stata sempre la sua camera quindi era giusto che fosse lei ad aggiustarla come voleva. Devo ammettere che ha fatto un bel lavoro, è venuta proprio bene, ha dipinto le pareti della stanza di un grigio scuro nella parte superiore mentre la parte inferiore è composta da un rivestimento bianco. La testiera del letto è nera e al lato del letto c'è un piccolo comodino bianco a due cassetti. Dall'altro lato una grande finestra fa penetrare la luce nella stanza. Accanto alla finestra c'è un mobiletto in cui ha messo alcuni libri.
I primi giorni sembrava andare tutto bene, non scappava, non tornava tardi la sera, andava a scuola poi da qualche settimana è cambiato tutto, è tornata la Maddie ribelle, quella che scappa, che torna tardi, non va a scuola e una volta è anche tornata ubriaca. La prima volta che è scappata mi sono sentita morire, non sapevano dove fosse, non sapevano neanche da dove iniziare a cercare poi per fortuna tornò lei a casa la mattina dopo e anche se Louis la rimproverò lei fece come se non fosse successo niente, come se per tutta la notte fosse rimasta nel suo letto a dormire e non fuori a fare chissà cosa. Dissi a Louis che forse dovevano punirla in qualche modo, siamo i suoi genitori ormai quindi è compito nostro educarla e se serve punirla ma lui disse che non sarebbe servito a niente, con Maddie le punizioni non funzionano quindi mi disse che se ne sarebbe occupato lui, gli avrebbe parlato e se lo avesse fatto di nuovo avremmo preso provvedimenti diversi, più severi.
È successo altre due volte dopo quella sera ma Louis ogni volta mi ha rassicurato dicendo che se ne sarebbe occupato lui. Io ho provato a parlare con lei, ci ho provato ma la ragazza che avevo davanti non era la stessa che avevo conosciuto in quei tre mesi, è completamente diversa e mentre parlo con lei mi sembra di parlare con quella ragazzina di tre mesi fa, quando neanche mi guardava negli occhi e evitava le mie domande. Cerco di fare del mio meglio, di non abbattermi ma è difficile, ci sono giorni in cui penso di aver fatto una cavolata, che forse aveva ragione Louis nel dire che era una pazzia poi però proprio lui mi dice che abbiamo fatto bene, dobbiamo solo trovare il modo di farla aprire con noi, dobbiamo essere pazienti perché prima o poi capirà che non vogliamo abbandonarla nonostante lei ci mostri il suo lato peggiore.
'Buongiorno.' Dico non appena la vedo entrare in cucina. Oggi è sabato quindi niente scuola, anche se non ci va quasi mai, la maggior parte delle volte la portiamo a scuola, entra e poi esce quando noi andiamo via. Louis lo sapeva già, io l'ho scoperto una mattina che l'ho accompagnata. Non le ho detto niente, Louis mi ha consigliato di non dirle che sappiamo che non va a scuola, non so cosa ha in mente sinceramente però mi fido, sembra che conosca meglio lui di me Maddie anche se ci ha passato poco più di un mese.
Hanno un rapporto strano loro due, mi verrebbe da dire di amore e odio ma è quasi sempre odio perché si stuzzicano a vicenda di continuo e non saprei dire se questo è un bene oppure no.
'Giorno.' Dice con il suo solito tono infastidito.
'Questa mattina ti va di venire con me?' Chiedo. Devo incontrarmi con le ragazze al cafe, magari stare con noi le farà bene.
'Ok.' Dice per poi prendere un bicchiere, versarsi del succo e andare di sopra in camera sua. Non so davvero come comportarmi, mi sento demoralizzata.
'Buongiorno eh.' Sento Louis dalle scale, segno che Maddie non lo ha neanche salutato.
'Giorno Lou.' Dico quando mi raggiunge in cucina.
'Ehi.' Dice dolcemente per poi avvicinarsi a me e stringermi da dietro. 'Che è successo?' Chiede. Immagino che la mia faccia parli da sola.
'Credi davvero che abbiamo fatto la cosa giusta?' Chiedo voltandomi a guardarlo.
'Ne sono sicuro.' Afferma per poi baciarmi. 'Lo hai detto tu, le tre famiglie a cui è stata affidata hanno rinunciato a lei perché mostrava la parte peggiore di se, lo sta facendo anche noi ma a differenza delle altre famiglie noi non rinunceremo a lei, non ci arrenderemo e riusciremo a trovare il modo per farle capire che ci saremo sempre per lei.' Conclude.
'Verrà con me al cafe stamattina.' Dico tornando a lavare i bicchieri.
'Magari stare con te e le ragazze le farà bene, la farà stare più tranquilla per qualche ora.' Dice lasciandomi un veloce bacio sulla guancia. 'I gemelli li tengo io. Chiamerò i ragazzi e andremo tutti al parco.' Afferma.
'Grazie.' Dico guardandolo.
'Siamo una famiglia.' Dice tornando ad abbracciarmi. 'Supereremo questo momento tutti insieme.' Detto questo mi lascia in bacio per poi andare di sopra dai gemelli.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...