Emma
Ho appena lasciato James all'asilo e sto andando a casa di Hope. Ci vedremo lì con tutte perche a quanto pare Sop deve dirci qualcosa di molto importante e visto che Hope ultimamente è molto stanca abbiamo deciso di non farla uscire e andare noi da lei.
Ormai manca poco, potrebbe partorire da un momento all'altro e quindi è molto stanca, anche perché la pancia non è piccola e in questi giorni ha anche mal di schiena quindi per non farla stancare andiamo da lei e portiamo noi la colazione.
Non so di cosa deve parlarci Sophie, ho provato a chiedere a Zayn dove fosse andato con Liam pochi giorni fa ma non mi ha detto chissà cosa, solo che sono andati in centro a fare un giro niente di più quindi non ho proprio idea di cosa ci dirà, lo scoprirò tra poco.
Quando arrivo davanti casa di Hope trovo Grace che sta per bussare alla porta così la raggiungo di corsa.
'Giorno Grace.' La saluto baciandola sulla guancia.
'Giorno Em.' Ricambia il saluto sorridendomi.
La porta viene aperta e ci troviamo davanti proprio Sop che subito ci saluta abbracciandoci per poi farci entrare e andare in cucina dove ci stanno aspettando Hope e Celine.
'Buongiorno.' Salutiamo io e Grace all'unisono non appena entriamo in cucina.
'Giorno. Sempre in ritardo voi due.' Ci rimprovera Hope come al solito.
'Io ho portato James a scuola stamattina quindi sono scusata.' Mi difendo sedendomi accanto a Sop e prendendo un cornetto.
'Io non ho nessuna scusa.' Dice semplicemente Grace sedendosi anche lei e iniziando a mangiare.
'Beh non siamo qui per parlare di voi due.' Riprende Cel guardando Sop.
'Già che devi dirci?' Chiedo puntando il mio sguardo su lei.
'Beh in realtà credevo che non c'era bisogno di parlare ma a quanto pare non siete più attente ai dettagli come prima.' Dice mentre porta entrambe le mani sul tavolo ma nessuna di noi fa caso a quel gesto.
'AAAAAAHHHHHH!' L'urlo di Grace ci fa letteralmente saltare tutte dalla sedia, nessuna capisce per quale assurdo motivo urla.
'Ma sei diventata scema?' Chiede appunto Hope coprendosi le orecchie.
''Voi lo siete.' Ci rimprovera Grace. 'Guardate cosa ha Sophie al dito.' Ci dice prendendo tra le sue mani la mano di Sop e mostrandola a tutte noi.
'Oh mio Dio ti sposi.' Dico guardando l'anello.
'Porca miseria che brillante che hai.' Dice Hope facendo ridere tutte. Ha ragione, è davvero bellissimo e brilla tantissimo.
'Quando te lo ha chiesto?' Chiede Grace. Cel è l'unica a non dire niente e ho come la sensazione che lei sapesse qualcosa.
'Tre giorni fa. Quando noi siamo uscite e lui è uscito con Zayn.' Dice.
'Un regalo di San Valentino anticipato.' Dico continuando a guardare l'anello.
'Io sapevo qualcosa.' Dice Cel sorridendo e noi tutte la guardiamo sorprese.
'Che vuol dire che sapevi qualcosa?' Le chiede Sop.
'Mi aveva mandato un messaggio per chiedermi di tenerti occupata il più possibile e io l'ho fatto.' Dice ridendo. 'Non sapevo però che ti avrebbe chiesto di sposarti, questo non me lo aveva detto.' Conclude.
'Quindi dobbiamo organizzare due matrimoni e non solo uno.' Dice Grace guardando Hope ora.
'Fino a che loro non usciranno fuori.' Dice indicandosi la pancia. 'Non ci sarà nessun matrimonio.'
'Beh manca poco e poi possiamo iniziare a organizzare il tutto.' Dice Sop.
'Già. Tu facci sapere la data e noi organizziamo anche per te.' Dico io guardandola.
'Vi farò sapere la data molto presto promesso.' Ci rassicura Sophie.
'Beh a Hope e questione di giorni ma a te mancano quanto? Due mesi?' Chiede Grace riferendosi alla gravidanza.
'Si tra due mesi se tutto va bene.' Dice toccandosi la pancia.
'A te mancano otto mesi invece.' Dico a Cel ridendo.
'Ho tempo.' Dice ridendo. 'Voi mi raccomando non sposatevi quando avrò una pancia enorme e nessun vestito mi entrerà.' Si raccomanda con Hope e Sophie.
'Tranquilla penseremo anche a te.' Dicono insieme ridendo contagiando anche noi.Sono passate ormai due ore, abbiamo finito di fare colazione e ci siamo spostate in soggiorno per metterci comode sul divano e continuare a chiacchierare.
Mentre stiamo parlando mi arriva una chiamata dall'asilo così rispondo preoccupata che possa essere successo qualcosa a James ma la maestra mi dice solo che devo andare lì a riprenderlo e che mi avrebbe spiegato tutto una volta che sarei andata a scuola. Non appena chiudo la chiamata suona il telefono di Grace e anche lei è stata chiamata per lo stesso motivo, deve andare a scuola a riprendere Ethan. Ci guardiamo entrambe senza capire cosa possa essere successo e subito salutiamo le ragazze e ognuna con la propria auto andiamo all'asilo.
Quando arriviamo la scena che ci troviamo davanti non è delle più belle. Ethan piange mentre James è seduto accanto a lui con un'espressione furiosa che mai ho visto in mio figlio. Quello che ci racconta la maestra però mi sorprende ancora di più che vedere l'espressione furiosa sul volto di mio figlio.
La maestra mi dice che James ha dato un pugno ad un suo amico e quando le chiedo perché lo avrebbe fatto lei non sa darmi una spiegazione. Era di spalle che aiutava una bambina e non ha visto la scena, ha solo sentito Ethan piangere e il bambino a cui mio figlio avrebbe dato un pugno fare lo stesso così quando si è voltata ha capito che era successo qualcosa e quel bambino le ha raccontato che James gli avrebbe dato un pugno. Mio figlio non avrebbe negato ma non le ha detto perché lo ha fatto e così è stata costretta a chiamare me perché ovviamente non è una cosa che si fa e quindi devo riportare mio figlio a casa almeno per oggi, mentre ha chiamato Grace perché Ethan proprio non riesce a smettere di piangere.
Dopo aver finito di parlare con la maestra io e Grace usciamo dall'asilo e dopo esserci salutate, ed essermi assicura che Ethan si fosse calmato ci dividiamo andando ognuna alla propria auto.
In tutto questo James non ha detto una parola, appena mi ha visto ha cambiato espressione, da furioso è passato a dispiaciuto ma non la passerà liscia. Mentre siamo in auto per andare a casa chiamo Zayn così che anche lui sia al corrente di cosa ha fatto suo figlio.
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Fool for you
FanfictionEmma dopo 5 anni ritorna nella città dove è cresciuta, dove si è innamorata per la prima volta, dove ha sofferto, la città che per lei sarà sempre casa è dove ha deciso di far crescere suo figlio. Un bambino adorabile di 3 anni. Ritroverà i suoi ve...