Capitolo 90

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Harry

Da quando siamo tornati da Parigi non abbiamo avuto un attimo di tranquillità e pace. Grace ha da subito voluto iniziare a cercare un posto dove poter avviare la sua nuova attività, ha iniziato a fare i primi colloqui di lavoro per assumere il personale e ha continuato a disegnare nuovi bozzetti così che non appena sarà tutto pronto ha già dei bozzetti pronti da far cucire.
Londra non è piccola ma riuscire a trovare un edificio che vada bene a Grace non è facile neanche in una città grande come Londra. Ne abbiamo visti tantissimi, grandi, piccoli, con molti piani e quando credevo che non nessuno di quelli andava bene ecco che finalmente siamo riusciti a trovare quello che stava cercando lei. Si trova nel centro di Londra, non è grandissimo ma per lei va bene, dice che è perfetto per lei e per quello che vuole fare. Ha 5 piani, ha già deciso cosa fare in ogni piano e non appena ha firmato il contratto di vendita ha subito trovato un'impresa che glielo mettesse a nuovo in un certo senso. La sua idea era quella di chiedere a Zayn di fare il progetto che lei aveva in mente, ma dopo quello che è successo a Emma non ha voluto disturbarlo così ha trovato qualcun'altro che riuscisse a mettere su carta le sue idee. Non è stato facile, riuscire a mettere su carta le idee di Grace non è semplice per niente e quel ragazzo ha avuto davvero tanta pazienza ma fortunatamente è riuscito a disegnare tutto quello che Grace aveva in testa. Non appena il progetto era pronto ha subito fatto iniziare i lavori e in meno di un mese era pronto. Certo l'edificio non era messo malissimo, non c'erano grandi lavori da fare, bisognava solo sistemare alcune cose, dare un'imbiancata e sistemare gli uffici come aveva espressamente chiesto quindi non ci è voluto molto, in poco tempo l'edificio era pronto.
Grace non si è fermata un momento, ha corso avanti e indietro ogni giorno per assicurarsi che tutto fosse perfetto, come lei aveva chiesto. Ha fatto non so quanti colloqui, aiutata dalla madre di Sop ma l'ultima parola era la sua ovviamente e dopo settimane di colloqui e prove ha finalmente il suo staff, ne ho conosciuto la metà e devo dire che sono davvero simpatici, sopratutto le sarte. Ha scelto quelle con più esperienza, infatti hanno quasi tutte tra i 40 e i 50 anni, dice che sono le migliori perché sanno già cosa fare e sono fidate. Ha una segretaria personale, giovane che aspira a diventare anche lei una stilista e Grace vuole fare quello che la madre di Sop ha fatto con lei. Poi ha altri dipendenti che sinceramente non ricordo cosa fanno perché ne sono abbastanza e ricordarmi di ognuno di loro è impossibile.
È tutto pronto, l'inaugurazione dell'edificio si terrà la prossima settimana dove verranno presentati tutti i dipendenti e si darà il via a questa nuova attività mentre questa sera Grace ha deciso di invitare tutti i ragazzi qui a casa nostra per festeggiare la fine dei lavori.
'A che ora arrivano tutti?' Chiedo raggiungendola in cucina.
'Alle 19 e tu dovresti andare a prendere il dolce e il vino perché lo abbiamo finito.' Mi dice voltandosi verso di me con il suo tipico sorriso di quando deve chiedermi un favore.
'Non puoi farlo tu un dolce?' Dico avvicinandomi a lei per poi poggiare le mani sui fianchi. 'Sei brava.' Dico per poi baciarla.
'Lo dici solo perché non hai voglia di uscire.'
'È vero.' Confesso facendola ridere. 'Non ho voglia di uscire.' Ripeto le sue parole.
'Porta Ethan con te.' Prova.
'È sabato, non lavoro e voglio solo restare a casa con la mia famiglia a non fare niente.' Dico serio.
'Ma questa sera abbiamo ospiti, non abbiamo il vino e io non ho voglia di fare un dolce.' Risponde.
'Cosa avrò in cambio?' Chiedo.
'Di che parli?'
'Se vado a prendere il vino e il dolce cosa avrò in cambio?' Lei ha chiesto un favore e si sa, nessuno fa qualcosa in cambio di niente.
'Nulla.' Dice tornando a fare quello che stava facendo prima dandomi le spalle.
'Allora faremo a meno del vino e del dolce.' Affermo.
'Sei impossibile.' Dice per poi voltarsi di nuovo a guardarmi. 'Hai vinto.' Afferma avvicinandosi a me. 'Se vai quando tornerai ci metteremo tutti e tre sul divano e farò le coccole a entrambi fino a quando non arriverà il momento di prepararci per la cena.'
'Un massaggio.' Dico. 'Voglio un massaggio.' Ripeto così che capisca bene cosa voglio.
'Va bene.' È stato facile.
'ETHAN!' Urlo per farmi sentire da mio figlio che è in camera sua a giocare.
'Non urlare.' Mi rimprovera Grace.
'Che c'è papà?' Chiede Ethan non appena ci raggiunge in cucina.
'Prendi Wolf che usciamo.' Dico e subito corre di sopra per preparare il cane.
'Porti fuori anche Wolf.' Dice Grace. 'Lo vuoi davvero quel massaggio allora.' Sorride nel dirlo per poi avvicinarsi a me e lasciarmi un piccolo bacio a stampo.
'Lo voglio eccome.' Dico serio. 'In questi mesi mi hai comandato a bacchetta, tra te e il mio lavoro  non ho avuto un attimo di pace quindi ho bisogno di rilassarmi e visto che, anche oggi che è il mio giorno libero non posso stare a casa a non fare niente perché tu mi mandi in giro, mi merito quel massaggio e non solo ma mi accontenterò del massaggio perché non posso avere quello che voglio davvero.' Dico sorridendole per poi lasciarle un bacio sulla pancia ormai enorme.
'Sei un pervertito Harold.' Mi rimprovera dandomi una botta sul braccio.
'Dico la verità piccola.' Dico per poi lasciarle un bacio e andare di sopra a vedere se Ethan è pronto.
'Ehi.' Dico quando lo raggiungo in camera. 'Possiamo andare?' Chiedo.
'Si.' Dice prendendo il guinzaglio a cui ha legato Wolf e scendere giù.
'Noi andiamo.' Avviso Grace e dopo aver lasciato un bacio a suo figlio e uno a me usciamo.

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