O.39

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LOUIS' POV

Ascoltare.

E' tutto quello che noi umani riusciamo davvero a fare.

Ricordo ancora il suono della spiaggia nel primo "appuntamento" mio e di Harry.

La risacca delle onde che sembravano cantare, una melodia familiare. Come quella che sto ascoltando adesso.

"Creep."

Respiri profondi, Louis. Respiri profondi. Dico a me stesso, regolarizzando il battito del mio cuore sul letto.

Oggi è il grande giorno. Finalmente.

Tutti i miei appunti, le mie storie, e soprattutto le mie sensazioni, sono riuniti in un'unica grande raccolta.

Aspettare è la parte più difficile, penso. Perché tutti mi stanno fissando, sussurrando e arrossendo internamente per aver pensato ai dettagli che potrei condividere sul mio dolce, imperfetto ragazzo.

Sanno tutti perché non c'è a scuola oggi. Sapevano perché non c'era ieri, anche. Lo sapevano tutti.

Tutti.

I want a perfect body...

Ce la faccio.

I want a perfect soul...

Posso farcela.

I want you to notice, when I'm not around...

Me ne accorgo, Harry. Me ne accorgo.

Fanculo agli altri.

I wish I was special...

Tu sei speciale, Harry.

You're so fucking special...

No. Noi siamo fottutamente speciali.

°°°

Le mie mani stanno tremando, mentre organizzo i miei appunti sul leggio e aggiusto il proiettore per mostrare le mie slide.

Sono un disastro.

Riescono a capirlo gli altri?

Ovviamente lo capiscono.

E' questo il problema di essere l'ultimo ad esporre la propria presentazione. L'agonia dell'aspettativa ti porta a pensare alle cose peggiori che potrebbero succedere.

Quando tutto è pronto, le luci si spengono, e io vengo lasciato da solo con un opprimente silenzio.

Finché non lo rompo.

"Orgasmi." comincio, afferrando i bordi di legno del leggio così saldamente che le mie nocche diventano bianche come la neve fuori.

Avremmo dovuto presentare il progetto in estate, ma il Professor Hanna ha pensato che fosse troppo distante come scadenza. E io sono d'accordo. Non voglio passare le mie ultime settimane di scuola studiando Harry sulla carta.

Preferirei di gran lunga uno studio più.. fisico.

Se capite cosa intendo. (Peccato che non possa fare l'occhiolino attraverso un libro, eh?)

Ci sono un po' di risatine, insieme ad alcune teste appoggiate sul banco. Anche io preferirei star dormendo al momento, ad essere sinceri.

Ma lo sto facendo per Harry.

Ho bisogno di farlo per Harry.

Fosse l'ultima cosa che faccio.

"Voi ridete, lo so." dico, cliccando sulla prima immagine nella slide.

You put the O in DisOrder » Larry Stylinson || Italian translationWhere stories live. Discover now