"Red"

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"Sorpresa aggiornamento improvviso. Causa: calcoli perfetti per il prossimo"😈😈😈❤

Devo indossare qualcosa di vistoso ma non troppo, possibilmente nero e semplice, magari che si possa abbinare a un cappello gigante e degli occhiali da sole completamente oscurati; di sera, fantastico.

Se devo entrare al Red non posso farlo con una tuta e una maglietta sporca di ketchup, non credo possa andare bene per un ristorante così altolocato ed elegante, mi sbatterebbero fuori ancora prima di farmi entrare, non importa che io sia figlia di due persone stimate e ben viste da tutti.

Afferro un vestito nero semplice con alcune applicazioni in Swarovski sul giro collo, ci abbino dei tacchi neri non molto alti e poi passo al trucco.
Non ho molto tempo da perdere, Colin è uscito circa mezz'ora fa per raggiungere Veronik direttamente al ristorante. La cosa positiva è che non dista molto dal nostro palazzo, quindi posso andarci tranquillamente a piedi.

Io ho prenotato un tavolo alle otto e un quarto, da sola, come un cucciolo di cane abbandonato pronto a fare gli occhi dolci per farsi prendere in braccio. Ma stasera non dovrò farmi vedere, voglio solo capire che intenzioni hanno.

Se ripenso al suo sguardo quando gli ho detto che non gli riguardava su Andrew, non credo proprio che fosse geloso, non ne avrebbe motivo ora come ora, per lui siamo vicini di casa che si aiutano a vicenda, che sia per fare scorta di cibo in casa mia, oppure, per un nodo alla cravatta un po' troppo stretto.
O un bacio, presumo.

A grandi falcate raggiungo lo specchio e mi do un'occhiata veloce, meglio evitare cappello e occhiali, mi guarderebbero tutti nel giro di mezzo secondo; che poi lo faranno lo stesso ma va beh, dettagli.

Quando arrivo all'ingresso del palazzo noto Fred intento a smanettare con il cellulare.
《Hey Fred, devi andarci leggero con quel dito, non devi sfondare lo schermo!》lo informo come ogni volta.

Si ostina a schiacciare lo schermo come se volesse bucarlo da un momento all'altro ed entrarci direttamente dentro.

Mi sorride scuotendo la testa
《Cosa vuole che capisca io di queste cose, i miei nipotini mi hanno obbligato ad acquistarne uno》commenta con una risata divertita, gli occhi gli brillano nel parlare dei suoi amati nipoti, come ogni volta che mi mostra qualche loro foto o mi fa leggere i messaggi che gli mandano.

Per altro, mica malaccio i "nipotini", si ostina a chiamarli così quando hanno praticamente la mia età, due bei ragazzi che classificherei come modelli mancati; magari li presento a mia madre, hanno molto potenziale secondo me. E io me ne intendo, ovviamente.

《Qualche giorno portali qui per favore! Adesso ti saluto, ci vediamo più tardi!》gli mando un bacio volante prima di uscire dal portone e camminare verso il Red.

Ho chiesto espressamente di avere un tavolo ben nascosto dagli altri, ma che sia comunque in un buon punto per osservare la sala intera. Per fortuna non hanno fatto domande, non avrei saputo cosa rispondere per giustificare le mie strane richieste.

《Buonasera signorina, ha una prenotazione?》annuisco mentre tolgo il cappotto nero e lo lascio nelle mani di un cameriere
《Evans》mi limito a dire.

Inizio subito a guardarmi in giro per cercare di individuarlo, ma purtroppo con il separè mi viene al quanto difficile. Ecco cosa mi piace di questo posto, ogni tavolo è nascosto dai separè bucherellati.

《Prego, mi segua》
Mi liscio il vestito in un gesto nervoso mentre il tizio mi fa strada verso la sala. Il problema imbarazzante viene fuori quando si gira per guardarmi con fare perplesso. Diciamo che afferrargli il braccio e usarlo come uno scudo umano non è molto normale, ma in un modo o in un altro devo pur nascondermi per non farmi vedere da Colin.

My new neighbors-2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora