35. The sun, the moon, the truth

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Non capisco come la mia mente sia giunta a credere che fare una specie di vacanza di due settimane con Hailee, Ashton e Calum fosse una buona idea. Sinceramente, che cazzo mi passava per la testa un paio di giorni fa? No, perché quello che sto vivendo in questo preciso istante è un incubo vero e proprio. Mi sembra di essere finito nel mondo degli Inferi e non riesco a trovare una via d'uscita neanche provandoci, neanche passando un paio di soldi di nascosto a Caronte, neanche dando dei croccantini a Cerbero.

Osservo, con una smorfia costante stampata sul viso, tanto che ho l'impressione che rimarrà per sempre in questo modo e non tornerà più alla sua forma normale, Calum e Ashton che si sbaciucchiano, come se non ci fosse un domani, nei posti di fronte a noi – a me e a Michael. E va avanti dall'inizio del viaggio. Ovvero da mezz'ora. E questo implica che ci sono altre tre ore da passare su questo treno. Con loro due davanti che si sbaciucchiano. Come se non passassero la maggior parte del loro tempo insieme, a sbaciucchiarsi e a scambiarsi parole dolci e "ti amo" sussurrati.

Trattengo un conato di vomito e sposto lo sguardo sulla mia migliore amica, che ha messo a tutto volume le canzoni dei BTS, visto che il vagone è vuoto, eccetto per noi cinque.

E non è che le canzoni dei BTS siano un problema, anzi, tutt'altro, sono dei bravissimi artisti, la loro musica è meravigliosa e qualsiasi cosa facciano, in realtà, è straordinaria.
Tutto molto bello, direte, quindi.
Ma no, non è tutto molto bello.

Perché assistere ad Hailee che canta, inventando le parole perché, be', non sa il coreano, non è un'esperienza che consiglio. A nessuno. Neppure al mio peggior nemico.

Perciò sposto lo sguardo su Michael, che ha gli occhi chiusi, negandomi la possibilità di scontrarmi col suo verde, ma una smorfia stampata sul viso – giustamente.

«Michael» mormoro, richiamandolo.
Michael apre un occhio, così verde che mi fa sussultare e rigirare gli organi interni, e lo punta sul mio viso. «Che c'è?» mi chiede, la voce roca perché sono le fottute sette del mattino.
«Ti prego, fammi compagnia prima che mi suicidi buttandomi dal treno» lo imploro, mostrandogli la migliore delle mie espressioni disperate.

Michael ridacchia e apre anche l'altro occhio, girando il viso completamente verso di me. «Lo sai che il mio secondo nome è Gordon?»
«In realtà, sì» ammetto, mordicchiandomi il labbro inferiore.

Michael sbarra gli occhi, preso alla sprovvista, e poi aggrotta la fronte, decisamente confuso e incuriosito. «Come fai a saperlo?»
«Be', quando ti vidi per la prima volta a scuola, decisi che avevo bisogno di sapere il tuo nome e l'ho... scoperto?»

«Okay, ma come hai fatto a scoprirlo?» replica.
«Umh, segreto?» mormoro, ridacchiando. Non posso mica dirgli che ho stressato così tanto la segretaria della scuola a tal punto che me l'ha urlato in faccia, oltre ad avermi quasi lanciato addosso la tastiera del computer.

Michael sembra pensarci su qualche secondo, probabilmente indeciso se farmi altre domande e investigare fino a scoprire la verità o se lasciar perdere. Alla fine, annuisce, quasi esasperato. «Va bene.»
Sospiro di sollievo e gli porgo un sorriso imbarazzato. «Il mio secondo nome è Robert.»

«Insomma, solo i miei genitori mi hanno odiato talmente tanto da darmi un secondo nome così orribile» si lagna, arricciando il naso.
Gli do un buffetto sulla punta di esso e «Il secondo nome di Ashton è Fletcher» gli rivelo sottovoce, facendogli un occhiolino divertito.
Michael si trattiene dallo scoppiare a ridere, per non attirare l'attenzione dei nostri compagni di viaggio. «Adesso mi sento meglio» ammette, mostrandomi il suo meraviglioso sorriso, che potrebbe seriamente illuminare ogni mia giornata. Il sole? Inutile.

«Quando avevo otto anni, andavo in giro a dire che mi chiamavo Robert Hemmings, perché Luke mi sembrava un nome da bambino e io non ero un bambino» gli racconto, scuotendo la testa al ricordo.
«No, effettivamente ad otto anni eri un uomo libero e indipendente» mi stuzzica, dandomi un pizzico sul fianco.

Gli faccio la linguaccia, offeso, e faccio per rispondere, ma Hailee mi interrompe. «Era molto più intelligente di adesso» si intromette la stessa.
Le lancio un'occhiataccia scocciata e do una stretta veloce al polso di Michael per riportare la sua attenzione su di me. «Torna a cantare le canzoni dei BTS» borbotto, annoiato, alla mia migliore amica.

«Non sono in grado di replicare il rap di Min Yoongi, anche detto Suga, anche detto Agust D, una volta conosciuto come Gloss» ammette, facendo spallucce, mentre quella che riconosco essere Give it to me di Agust D risuona nel vagone praticamente vuoto.
«Un altro nome no?» chiede Calum, un sopracciglio inarcato. Ah, ma allora parla anche? È vivo? Respira? Perché ormai credevo vivesse attaccato alle labbra di Ashton.

«Sinceramente per me potrebbe avere un miliardo di nomi e comunque li imparerei tutti e cercherei di scoprire la storia dietro di essi» replica Hailee, con gli occhi che le diventano a cuoricino mentre Agust D dice "You can't control my shit". Viva il romanticismo.
«Sei così persa per lui che ho quasi paura per te.»

Alle mie parole, Michael, Ashton e Calum annuiscono per assentire e Hailee inarca un sopracciglio.
«Disse il ragazzo ossessionato da Michael. Accondiscendono i due fidanzatini che non possono mollarsi neanche per un attimo e il tipo che ti guarda come se avesse scoperto la luna» scuote la testa e sospira rumorosamente, per poi provare a seguire il rap di Agust D, senza realmente riuscirci, perché quel ragazzo ha una mitragliatrice al posto della bocca, e sputa parole taglienti al posto di proiettili.

Ashton e Calum si zittiscono, riprendendo a sbaciucchiarsi – e, Cristo Santo, Hailee ha ragione. Perlomeno su di loro.
E, okay, forse anche su di me.

Michael riporta l'attenzione sul mio viso e le sue guance sono leggermente arrossate, in contrasto con la sua carnagione chiara.
È imbarazzato. E lo sono anche io. Terribilmente.

«Credo che dormirò» mormoro, spostando il mio sguardo sul paesaggio che scorre veloce fuori dal finestrino.
«Anche io» risponde Michael, ma non ho alcuna intenzione di riportare i miei occhi su di lui.

Questo sarà un lungo, lungo, lungo viaggio.

🌸🌸🌸

HOOOLA!
Come state? Come va la vostra vita?
Io sono in un costante stato di ansia, ma per il resto va bene.

Cosa ne pensate di questo capitolo?
La piccola vacanza è iniziata, ma cosa credete che accadrà? Cose belle? Cose brutte?

Ditemi i vostri pensieri con un commento e ricordatevi di lasciare una stellina.

Ci ritroviamo giovedì prossimo con un nuovo capitolo.

#Staytuned 😎
e
#Fighting 💪🏻

A presto.
- Tatia;

PS. Scusate il ritardo! 🙏🏻

⭐️👁👁💧

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