ᴵ ʳᵉᵐᵉᵐᵇᵉʳ

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Ricordo di come non mi accorsi che, inconsciamente, avevo imparato tutte le tue abitudini.

La sera non andavi a dormire senza aver visto almeno un episodio di One Piece. Ti sedevi a terra, vicino il mio letto, in modo che potessi vedere anche io dalla mia posizione. Prima di andare a dormire mi lasciavi un bacio sulla fronte, sorridendo quando rispondevo sbuffando e girandomi verso l'altro lato.

Quando era mattina, ti svegliavi molto presto per guardare sorgere il sole e restavi vicino alla finestra finchè non suonava la sveglia e ti andavi a preparare.
A colazione bevevi solo latte al cioccolato, come me, e amavi le ciambelle con la glassa: quelle coperte da tanti zuccherini che non volevi mai dividere con nessuno, però quando te lo chiedevano non esitavi a condividerla.

Durante l'ora di matematica tendevi a giocare con le penne; le lasciavi girare tra le tue dita in modo così naturale da non dovere nemmeno guardare. Ti perdevi completamente in un mondo tutto tuo, un mondo in cui non esistevo neanche io. Finivi con il chiedere aiuto a Chenle che, nonostante fosse un anno più piccolo, era molto avanti nel programma di matematica perché gli piaceva e faceva lezioni supplementari.

Al contrario, durante l'ora di musica, gli occhi ti si illuminavano. Le tue falangi si muovevano con grazia sulle corde della chitarra, mentre una dolce melodia si espandeva nel piccolo spazio che ci avvolgeva.
Un giorno avevi addirittura suonato un mio pezzo, Jeno, e lo avevi reso meraviglioso. Avevo pianto; mentre ti ascoltavo le lacrime avevano preso a scivolarmi sulle guance senza rendermene conto. Devo essermene accorto troppo tardi, perché i tuoi occhi erano già fermi sulla mia figura: mi scrutavi con preoccupata attenzione.
Ma la cosa che mi colpì fu che, nonostante mi stessi guardando, né la tua voce, né la melodia era cessata.

Mi avevi sentito, per caso, cantarla mentre provavo incessantemente a migliorarla?

Non ne ero mai stato pienamente soddisfatto, lo sapevi, e mentre la componevo più volte mi ero soffermato sul fatto che mancasse qualcosa.

Quella volta capii che quello che mancava, eri tu.

Lo ricordi, Jeno?

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first timeᴺᵒᵐⁱⁿWhere stories live. Discover now