ᴵ ʳᵉᵐᵉᵐᵇᵉʳ

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-Cosa?-

Jeno, scuotendo la testa, rise leggermente. -Già. Io, Lee Jeno, ero perdutamente innamorato di te, Na Jaemin.

-All'inizio pensavo fosse solo una cotta, ma una parte di me non faceva che desiderare di stare al tuo fianco. Volevo conoscerti, parlarti, farti sorridere, sentire la tua risata, starti vicino, e poi amarti.
I giorni passavano e io non desideravo che passare più tempo possibile con te. E più ti desideravo, più ti conoscevo, più ti amavo.
Non sai quante volte ho desiderato di baciare quelle labbra che ogni giorno avevano sapori diversi. Avevi questo vizio di comprare un sacco di burrocacao, ne avevi una scatola piena ed erano tutti diversi ma usavi soprattutto quello a fragola. Ti colorava leggermente le labbra e io impazzivo per quel leggero rosato.

-Ricordo il modo in cui guardavi le stelle prima di andare a dormire, e ricordo che una sera avevi iniziato a guardare me allo stesso modo.
Ricordo il modo in cui muovevi le dita sulle corde della chitarra, e ricordo che un giorno le muovevi allo stesso modo sulla mia pelle.
Ricordo il modo in cui sorridevi guardando gli anime che ti piacevano, e ricordo che un giorno vedendomi mi sorridesti così.
E ricordo che un giorno hai iniziato a guardare solo me in quel modo e non le stelle; che hai iniziato a toccare solo me in quel modo e non le corde della tua chitarra; che hai iniziato a sorridere solo a me in quel modo e non per gli anime.
E ricordo di aver iniziato ad amarti sempre di più, e volevo averti sempre di più: volevo avere i tuoi occhi su di me, i tuoi più bei sorrisi per me, le tue mani sulle mie. Volevo essere la persona che avrebbe svegliato il vero te, ed essere il primo a godere di tutta la tua bellezza.
E quando quella notte di Capodanno mi baciasti io ero felice. Non posso spiegare quello che provavo perché era tutto un casino, ma provavo tanto e volevo fare tanto e volevo darti tanto e volevo essere tanto per te. E se non  tanto, almeno abbastanza. Si, volevo essere abbastanza per te e volevo amarti abbastanza, averti abbastanza e viverti abbastanza.

-Poi un giorno ti ho visto con Donghyuck, e ti ho visto sorridente come non mai, e ti ho sentito ridere e ti ho visto luminoso come non mai, e ho iniziato a credere che nonostante fossi abbastanza non lo ero per te. E poi ho conosciuto Renjun e mi sono rivisto in lui, ed era così piccolo e solo e io volevo soltanto essere suo amico.
Ho iniziato a passare più tempo con lui e a te non sembrava interessare più di tanto. Eri tornato lo stesso di quando ti avevo conosciuto e non volevo darti più fastidio perché pensavo fosse meglio per entrambi.
Io ti amavo ma per te non sembrava lo stesso e io avevo bisogno di dimenticarti, quindi ho bloccato il tuo numero, ho cambiato stanza, e nel processo ho lasciato che mi innamorassi di Jun.-

Quando finí di parlare, un singhiozzo lasciò le labbra tremanti di Jaemin, poi un altro ed un altro ancora, finché lacrime amare non lasciarono i suoi occhi e toccarono la sua rosea bocca. Sapevano di mare, e se qualcuno glielo avesse chiesto avrebbe detto che i baci di Jeno avevano lo stesso sapore.

-Perché mi hai lasciato andare- disse poggiando i pugni sul petto del più grande -perché non hai chiesto spiegazioni? Perché, Dio, perché? Ti avrei detto quanto ti desideravo anche io, quanto volevo baciarti, stringerti tra le mie braccia, quanto ti amavo.- abbassò il capo e prese un grande respiro.

-Jeno, perché ci hai lasciato appassire così.-

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first timeᴺᵒᵐⁱⁿWo Geschichten leben. Entdecke jetzt