Capitolo6

2K 134 4
                                    

L'orologio segna le cinque del mattino, il sole sta per sorgere, tutto il mondo si sveglia eccetto Lauren Jauregui, lei è già sveglia. Non ha chiuso occhio, nuovamente. Ormai ha perso il conto dei giorni, è troppo stanca e stressata per tenere a mente da quanto non si fa una bella dormita.
Mette la testa fuori dalla cuccetta e trova, come già immaginava, le sue colleghe al loro posto, nel mondo dei sogni.
"Beate loro" pensa sospirando.
Esce in punta di piedi, apre la porta scorrevole per andare nel "salotto" e subito il gelo mattutino e una botta di aria fredda le schiaffeggia il viso.
Alza la testa notando una specie di botola, o come al si vuol chiamare, aperta. Si arrampica abilmente per chiuderla ma mettendo la testa fuori incontra una Camila tutta infreddolita che, con le ginocchia al petto, guarda dritto avanti a sé.
«Pensavo stessi dormendo» accenna con voce roca
«, infatti ma volevo vedere l'alba, mi trasmette calma» confessa prima di abbassare lo sguardo verso Lauren che è ancora aggrappata sotto, ai lati della botola. «Vieni»
Camila allunga una mano e aiuta la latina a salire. Ora sono entrambe seduta sul tettuccio del bus che è parcheggiato in un punto morto di San Francisco.
«Prendi la mia felpa, stai congelando»
«Tranquilla, sto bene» fa un cenno di capo
Ignorando le parole della cubana, Lauren si toglie la felpa, rimanendo con una canotta scollata, e la poggia sul minuto corpo della ragazza al suo fianco.
«Gra-grazie» balbetta un po' imbarazzata
Lo sguardo di quest'ultima passa sul polso destro della collega e incuriosita guarda il tatuaggio mai notato fino a quel momento. È una luna infuocata e sotto c'è scritto, con qualche ghirigoro, una parola strana.
«Grahana» legge ad alta voce Camila
«La vera pronuncia è Grahan ma anche a me piace dire Grahana, è più dolce e armonioso»
«Che significa?» domanda incuriosita
«Eclissi» afferma sicura Lauren «Infatti il disegno è un'eclissi solare. L'ho fatto India quando sono andata a fare volontariato molti mesi fa. La parola è bengalese, una delle loro lingue più diffuse» continua catturando totalmente l'attenzione dell'altra
«L'hai..» si schiarisce la voce «Dedicato a qualcuno?»
Nega con la testa prima di dirle il perché l'ha fatto e cosa voglia dire per lei.
«Conosci la leggenda della luna e del sole?»
«Certo, sono qui proprio perché aspetto il loro bacio» risponde prontamente
«Io mi sono sempre rispecchiata nella luna e ho pensato che quando troverò il vero amore, io sarò così» indica il tatuaggio «Mi farà sentire in un posto caldo, illuminerà tutte le mie giornate e riuscirà a farmi sorridere anche nei momenti più bui»
Dopo la breve spiegazione di Lauren cala un silenzio profondo. Entrambe guardano il cielo che piano piano sfuma in azzurro, giallo, arancione, fino a diventare rosso e una palla di fuoco inizia a intravedersi da lontano.
Camila scoppia a piangere e un enorme sorriso spunta sul volto.
«Anche io ho la stessa reazione quando guardo il tramonto» sussurra la ragazza al suo fianco godendosi quel meraviglioso spettacolo della natura.
«Pure io vorrei trovare la mia luna» sospira asciugandosi le lacrime
«Sono sicura che là fuori c'è la donna della tua vita, ma comunque sia abbiamo solo diciannove anni. C'è una vita che ci attende ancora»
«Ti sei accorta che sia riuscite a condividere qualcosa senza litigare?» alza un sopracciglio
«Ecco. Perché devi sempre rovinare tutto, Cabello? Eravamo così tranquille»
«Stavo solo facendo una considerazione, non stavo mandando frecciatine» si affretta a rispondere
«, certo»
Lauren fa per scendere ma una mano le stringe il polso, bloccandole qualsiasi altro movimento.
«Per favore resta» sussurra con voce tremante
«Perchè dovrei?»
«Vorrei ricominciare daccapo, ti va?»
Le due si guardano a lungo negli occhi. Due occhi verdi incatenati a due color nocciola. Il resto è sparito: in quel momento ci sono loro due di fronte al bacio del sole e della luna che creano quella magica atmosfera.
«Sono Lauren Michelle Jauregui, piacere»
Allunga una mano che viene subito stretta dalla cubana che annuisce nascondendo un piccolo sorriso.
«Karla Camila Cabello. Piacere mio!»

Grahana ||CAMREN||Where stories live. Discover now