Capitolo24

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15 Luglio, Los Angeles

«Signorine, prego»
Il cameriere porge i piatti alle due ragazze e con un sorriso va via lasciandole sole.
«Mhh, ma quanto è buono questo ristorante italiano? Mi era mancato» confessa Demi dopo aver ingerito un boccone
«Il nostro primo appuntamento, già..» sospira Lauren «Non venivo da quel giorno»
«Neanche io» annunisce senza staccare gli occhi da lei, creando un momento di imbarazzo «Uhm, parliamo di affari, tesoro»
«Quando potrò firmare il contratto?»
Una piccola risata esce dalla bocca della Lovato facendo rimanere un po' male la latina, la quale non riesce a capire. Lei ha solo voglia di fare la sua musica e di cambiare il mondo, dando la speranza alle persone: loro non sono sole.
«Con calma Laur, lo firmerai ma ad alcune condizioni»
«Mi avevi detto che non ci sarebbero state se avessi scelto la tua casa discografica, Demi, non..»
«Ascolta» la interrompe «Questa mattina, mentre eri in volo mi ha scritto Camila»
Lauren smette di mangiare, poggia la forchetta accanto al coltello, sul tovagliolo, e guarda accigliata la donna di fronte a lei.
«Lei cosa?» ringhia «Che ti ha detto?»
«Se lo chiedi con quel tono allora lo sai.. Ti faccio fare musica se inizierai a disintossicarti. Vuoi essere un idolo, Lauren? Allora sì un vero esempio da seguire, per gli altri, per te, per tua figlia. Credimi, io ne sono qualcosa e tu lo sai bene»
«Demi..»
«Fammi finire per favore» controbatte «Quante volte mi hai vista ubriaca fradicia e mi hai accolta a casa tua ogni volta che ero a Los Angeles o venivi a recuperarmi chissà dove? Quante volte ti ho vomitato addosso quando mi prendevi in braccio per portarmi al sicuro, lontano dai paparazzi per non far crollare la mia carriera? Lauren, sei una persona davvero importante per me ed ora sono io che voglio aiutarti, non per ricambiare favori, tu sei importante, tesoro mio e ci sei stata quando nessuno c'era, ora tocca a me farlo»
Demi afferra la mano di Lauren e ne accarezza il dorso. Il pollice si muove delicatamente e anche le altre dita sotto che si allungano verso il polso e la latina lo ritrae abbassando lo sguardo e il capo.
La faccia di Demi cambia espressione, aggrotta le sopracciglia e con un gesto veloce le afferra il braccio, spostandole l'orologio. Un lungo silenzio assordante si crea al loro tavolo, prima che una delle due possa dire qualcosa.
«Per-perchè Lauren?» domanda con voce spezzata
«Non..» si guarda intorno «Non qui»

                            ***
«Allora, dimmi il perché»
Le due ragazze sono nella villa di Demi. Lauren è sdraita sul letto e accarezza Batman, il cagnolino, il quale è sul suo grembo.
«Sto parlando con te!» insiste
Fa scendere il cane dal letto e si mette seduta, poggiando la schiena al cuscino, avvicinandosi a Demi.
«Ti ricordi quando feci per la prima volta l'amore con te anni fa? Mi avevi fatto promettere di non farlo più ma io non ho mai smesso» confessa mostrando i polsi «Demi..» sospira come se stesse tenendo dentro un qualcosa di amaro e doloroso «Mi hanno stuprata a 15 anni, ho una bambina, ho avuto un brutto incidente, mi hanno messa in una band, mia sorella è morta, non ho più dei genitori, loro mi odiano, mi hanno ripudiata, mia figlia per poco non ha iniziato ad odiarmi, il mio produttore mi ha trattata di merda, mi ha buttata fuori, la gente fuori mi odia, sento merda su di me da giorni e giorni, la qualunque. Sono con le persone e mi sento sola molto spesso e penso che ogni risata, ogni presa in giro, ogni sguardo, sia rivolto a me. E sono in una prigione mentale e mi viene da urlare e quando tutto il mondo ride io conto le ragioni per non farlo e quelle risate mi ricordano di essere in un oceano di pace nel quale non posso battezzarmi!» quasi urla battendosi la mano sulla fronte «Sono pazza, okay? Sono pazza, sono malata e ogni giorno la voglia di colorare la mia pelle con il rosso è sempre più grande, meglio di una droga o forse dovrei dire peggio. Non riesco a smettere di impasticcarmi, mi fa bene farlo, mi sento in un'altra dimensione e poi la lametta sui miei polsi, quando scorre.. Mi fa sentire viva, è stupendo, mi sento così euforica ma poi piango e sto male e mi prendo a schiaffi sola, letteralmente, proprio dove ho questa orribile cicatrice del cazzo, perché io Demi, sono una cazzo di incapace che non sa guidare e sono quasi morta ma forse vorrei davvero morire perché merda... Mia sorella, mia sorella era tutto, ma poi ricordo che c'è Isabel, l'amore della mia vita, Camila, ci sei tu..» continua sotto lo sguardo accigliato dell'amica «De-Demi, fammi morire ti pre-prego» conclude tra i singhiozzi ormai esausta «Basta.. Mi odio, mi odio. Mi odio»
Si tira uno schiaffo ma Demi le afferra le mani, piangendo con lei, stringendola a sé con la testa sul petto.
Le lascia qualche bacio e singhiozza insieme a lei, baciandole i tagli, asciugandole le lacrime.
«A-abbiamo superato il mio problema con l'alcol, ti ho aiutato con Isabel non quando lei aveva poco meno di un anno e tu eri appena uscita da American Idol. Abbiamo superato il nostro problema del fidarci delle persone e supereremo pure questo, noi du-due, insieme» singhiozza cercando di tranquillizzarla «Insieme tesoro mio, te lo prometto. Insieme»

Grahana ||CAMREN||Where stories live. Discover now