Capitolo 2: Oh fuck

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Era da quando mi sono svegliata questa mattina che avevo una strana sensazione.. come se dovesse succedermi qualcosa di brutto e infatti qualcosa è successo ma non so se si può classificare come cosa brutta.

Praticamente ho passato tutta la giornata di oggi alla scuola di danza dei miei genitori per tenere tre lezioni da due ore ciascuna e fin qui tutto nella norma, tra una lezione e l'altra sono andata a disturbare Cameron e Aaron durante le loro di lezioni e ho passato con loro la pausa pranzo. Nel pomeriggio, dopo essere tornati dalla pausa, ho tenuto la mia ultima lezione della giornata con la "classe" che avevo avuto tre anni fa.

Qualche ora prima

«No Sky. È piede destro, sinistro, sinistro e destro poi con il busto ti sposti a sinistra e poi a destra e infine la capriola» la correggo
«E io che ho fatto scusa?» chiede confusa
«Hai fatto tutto il contrario stupida!» esclama Madison con fare superiore
«Madison! Siete qui per imparare e non per fare i fighetti, vedi di smetterla o parlo con tua madre. Sono stata chiara?»

Madison alza gli occhi al cielo e riprende a parlare con Mark e Xavier come se non l'avessi appena sgridata.

«Dato che pensi di essere più brava di Skylynn rifammi tutta la coreogr... La lezione è finita. La prossima volta voglio vederla»

«Skylynn aspetta» dico «Tuo fratello sai dov'è?»
«Chi? Nash? Ma figurati, lui esce di casa e poi sparisce. Mamma uno di questi giorni lo ammazza ne sono sicura.. Perché?» dice ridendo
«Ah no niente... Gli volevo chiedere una cosa»
«Boh prova ad andare a casa, forse lo trovi lì» dice e poi se ne va insieme a suo cugino

Prendo il mio borsone da terra ed esco dalla sala prove per andare nella hall dove sta mattina avevo lasciato lo skate a Judith dietro al bancone.

Quando arrivo a casa Grier entro nel vialetto con lo skate in mano e vado verso la porta di casa per poi suonare il campanello.

«Non ci interessa cosa vendi dolcezza» dice un ragazzo
«Cercavo Nash»
«Olly! Cosa ci fai qui?» mi chiede Nash dopo aver spinto il ragazzo da parte
«Ti avevo prestato un CD con dei remix e mi servirebbe»
«Oh uhm.. Facciamo che te lo faccio portare da Sky domani eh?»

Annuisco e dopo aver saluto vado a casa.

***

Appena apro la porta di casa inizio a chiamare a voce abbastanza alta Taylor mentre mando un messaggio ad Aaron.

«Olivia..» mi chiama Taylor con un tono che mi sembra preoccupato

Alzo lo sguardo e ciò che ho tra le mani mi cade a terra.

«Perché cazzo non me l'hai detto?!» urla contro il suo migliore amico
«È colpa mia...» mormoro
«Non me ne frega un cazzo se è colpa tua! Devi starmi lontano okay?»

L'ho seriamente detto?
L'ha seriamente detto?

Matthew guarda prima me e poi Taylor con sguardo deluso e se ne va senza dire altro.

«Me lo potevi dire cazzo! Mi rompi sempre i coglioni per delle puttanate e quando mi devi dire che c'è lui non lo fai! Ma cazzo Taylor!» borbotto gesticolando velocemente
«L'ho fatto ma se tu non mi rispondi non è un problema mio okay?!»

Raccolgo velocemente le cose che mi sono cadute a terra e corro in camera mia.

*Cam..* mormoro con voce rotta
*Qualunque cosa sia successa dammi cinque minuti, arrivo*

È il migliore.

Mentre aspetto Cameron mi cambio mettendo una felpa a caso presa dall'armadio e poi mi butto sul letto a fissare il soffitto.

«Chiunque tu sia va via!»
«No, mi spiace non me ne vado»

Dopo aver chiuso la porta Cameron si sdraia vicino a me sul letto, in silenzio.

«Ha detto che gli devo stare lontano» sussurro con voce strozzata «Mi... Mi odia»
«Lui non ti odia.. È sempre stato il suo modo di sfogarsi.. Urlare.. È deluso e ferito ma ti assicuro che non ti odia»
«Tu non lo hai visto. Provava odio te l'assicuro.» ribatto «Jack mi ha detto che non è uscito per mesi a causa mia...»
«Ma santo dio perché Jack ti viene a dire queste cose? Ma c'è o ci fa?»

Mi asciugo quelle poche lacrime che mi sono scese con i palmi delle mani e mi metto un braccio sulla faccia sospirando..
Sapevo che una volta tornata l'avrei dovuto affrontare ma il pensare una cosa e il viverla sono due cose completamente diverse, dire che mi ero preparata alle sue urla equivale al mentire perché non si è mai pronti ad affrontare situazioni spinose; le cose sono sempre così difficili quanto c'è di mezzo Matthew.
Perché amare una persona dovesse così tanto difficile? So che amare vuol dire avere sia momenti belli che brutti però non si è mai pronti ad affrontare le cose brutte, non si è mai pronti a nulla però il bello di ciò è che ti aiutano a crescere in tutti i sensi, ti aiutano a rafforzare il carattere e migliorano anche il proprio modo di affrontare le cose.

«Le cose si sistemeranno te lo prometto»
«Non promettere cose che non si possono aggiustare..»
«Mai dire mai» dice Cameron

Another A Last StepWhere stories live. Discover now