Capitolo 31: Asthma

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Venti minuti.
Venti minuti di silenzio.

Gli unici che sanno che ho l'asma sono Taylor, Cameron e Kian.
Gli ultimi due lo sanno perché ho avuto un attacco di asma davanti a loro mentre Tay lo sa perché c'era scritto nei documenti della mia adozione. Nessun altro lo sa o almeno fino ad ora nessun altro lo sapeva.
Nessuno osa guardarmi in faccia o chiedermi se sto bene e io sono ancora seduta sul pavimento con le cose sparse intorno a me.

«Hai l'asma?» mi chiede Aaron dopo essersi avvicinato a me
«Si»
«E balli»
«L'asma non mi ha mai impedito di fare nulla nemmeno ballare»
«Oli nessuno ti sta dicendo nulla»
«Non sono una cazzo di malata, ho semplicemente un piccolo problema fine» borbotto rigirandomi l'inalatore tra le mani

«Avresti potuto avere un attacco simile su where are ü now?» mi chiede Blake
«Probabilmente si»
«Olly andiamo» mi esorta Taylor

Raccolgo le ultime cose dal pavimento, le metto in borsa e insieme a Taylor usciamo da casa Espinosa.

«Potevi dirmelo che ti erano tornati gli attacchi»
«Mi hanno dato l'inalatore in ospedale» mormoro mentre mi allaccio la cintura
«E da lì attacchi ne hai avuti?»
«Uno da Kian ma niente di serio.. Non come prima»
«Olivia queste cose me le devi dire»
«Taylor odio quando mi trattate così, è per questo che non ho detto niente a nessuno.» sbuffo

«Guardiamo un film?» gli chiedo timidamente mentre entriamo in casa
«Siete voi ragazzi?» urla Grace
«Si»
«Come mai già a casa?»
«Così» risponde vagamente Taylor, dio ti ringrazio

Saliamo le scale ma prima che io riesca ad entrare in camera mia Taylor mi spinge nella sua.

«Cosa vuoi vedere?» mi chiede
«American Sniper»

Mentre mio fratello cerca il film io mi sdraio sul letto.

«Fatto!»

***

«Johnson! Gilinsky! Anche voi qui?» chiedo loro dopo essere entrata nel magazzino, se vogliamo chiamarlo così
«Volevamo testare il suono» mi spiega Johnson «Tu che fai qui?»
«Volevo provare.. Non so se ve lo hanno detto ma abbiamo deciso di partecipare alla battle per riprenderci il titolo»
«Immagino che abbiate parlato di questo ieri»

Annuisco, poso la borsa a terra, tiro fuori il PC e lo collego alle casse facendo partire come al solito la riproduzione casuale.

«Oddio ma è Tip Toe?» dice Gilinsky iniziando a muoversi, fatelo smettere vi supplico

«Jack fermati, per favore»
«Sei imbarazzante fratello!» urla Johnson
«Siete dei rompi coglioni»

Inizio a fare qualche movimento un po' a caso sulla base della canzone e dagli sguardi compiaciuti dei ragazzi capisco di non star facendo una puttanata.

«Invece di fare questo scatenati su un mio remix!» urla Johnson tutto eccitato

Io amo i suoi remix, sono qualcosa di indescrivibile dico davvero.

Mentre mi scateno sul suo remix si sente una macchina inchiodare davanti all'entrata ma non ci bado molto perché cos'è di questo tipo succedono molto frequentemente da queste parti.

«Olivia!»

Oh no.

Mi fermo all'istante sotto lo sguardo confuso dei due ragazzi mentre Matthew corre verso di me e mi inizia ad esaminare il volto.

«Smettila» mormoro togliendomi le sue mani dalla faccia

«Smettila!»

«Sono preoccupato per te»
«Non sono una fottuta malata lo volete capire? Ho l'asma non una malattia terminale!» urlo
«Matt stai esagerando» interviene Gilinsky scendendo dalla cassa su cui era seduto
«Fatti i cazzi tuoi» ringhia Matthew
«Dovete smetterla di farmi sentire una persona che non può fare nulla, so badare a me stessa!»
«Ieri sera hai avuto un fottutissimo attacco d'asma a casa mia! Perché cazzo non mi hai detto che hai l'asma?!» mi urla addosso
«Per evitare tutto ciò! Mi basta Taylor appresso al culo insieme a Dallas e Lawley, non voglio nessun altro»
«Loro lo.. Io sono il tuo ragazzo non loro! Perché cazzo loro si e io no?»
«Perché mi è bastato Dallas a dirmi che dovrei smettere di ballare!» urlo con le lacrime agli occhi «Non ci rinuncerò mai, ficcatevelo in testa»

Prendo la borsa da terra ed esco da quel posto ormai diventato troppo piccolo, troppo soffocante.

Quando sto per raggiungere le scale che danno sulla strada vengo afferrata per il polso e tirata all'indietro.

«Io voglio solo aiutarti» sussurra a pochi centimetri dal mio viso
«Allora lasciatemi.. Lasciami fare ciò che amo, ciò che mi rende me stessa al cento per cento»
«Non ti ostacolerei mai, lo sai»

«È solo che avrei voluto saperlo da te e non vedere te mentre cerchi l'inalatore.. Ho avuto paura di perderti» mi accarezza la guancia con le nocche e io mi beo di questo contatto rilassandomi sotto al suo tocco
«L'ultimo attacco l'ho avuto da Kian.. Quando sono tornata..»
«Mi sento in colpa.. È stato a causa mia..» mormora dispiaciuto
«Non.. Non fa niente.. Sto bene»

«Sai.. Sta mattina mia madre mi ha spiazzato con una domanda..»
«Ovvero?»
«Prima di farmi la domanda ha iniziato tutto un discorso su di te» dice prendendo le mie mani tra le sue
«Cosa..
«No lasciami finire, ti stupirai pure tu» ridacchia «Ha detto che è dispiaciuta per come si è comportata con te le volte in cui ti ha vista a casa dicendo che era arrabbiata per com'era finita tra me e te, per come sono stato.. Ha detto inoltre che vorrebbe chiederti scusa di persona a cena però non ricordo quando»
«Oh wow... Io non me l'aspettavo però la capisco»
«Beh la domanda.. Uhm.. Mi ha chiesto quando andremo a vivere insieme» mi riferisce a disagio

Convivere?
Stiamo insieme a malapena da.. Tre mesi?

«Matthew..»
«Io le ho detto che lo faremo quando saremo pronti sempre se staremo ancora insieme.. Cioè io vorrei praticamente dormiamo sempre o da me o da te ma questa cosa la dobbiamo volere entrambi»
«È.. È che..» lascio le sue mani e le passo sulla faccia, sono combattuta «Non è troppo presto?»
«Non è mai troppo presto o troppo tardi per fare una cosa.. Bisogna solo essere pronti a fare quella cosa»
«Io pensavo che fossimo d'accordo per quella cosa»
«Quella cosa la faremo, tranquilla piccola»

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