Capitolo 29: Beach

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Mi rigiro per la quarantesima volta nel letto, metto la testa sotto al cuscino ma non riuscendo a prendere sonno butto a terra il cuscino e sbuffo.

Prendo il telefono dal comodino e contengo una serie di imprecazioni per il fatto che sono le sei e mezza del mattino, tanto vale alzarsi.

Dalla mia valigia prendo un paio di pantaloncini, una maglietta a maniche corte e una felpa con la zip, vado in bagno per cambiarmi e poi ritorno in stanza per mettermi le scarpe. Senza fare rumore esco dalla stanza e vado all'ascensore.

Esco dall'ascensore, saluto la receptionist che ricambia imbarazzata - sono sicura che sia successo qualcosa tra lei e Corinne perché ogni volta che si vedono diventano rosse come dei pomodori e si evitano manco avessero la peste - ed esco dall'hotel iniziando a camminare verso la spiaggia.

Qui c'è davvero una calma che a Los Angeles non si trova da nessuna parte purtroppo e questa cosa la invidio parecchio.

Avrei tanto voluto visitare qualcos'altro oltre che alla spiaggia di San Juan e alla camera dell'hotel - per via della febbre - ma non ci sono riuscita e questo mi dispiace un sacco.

Quando faccio ritorno all'hotel noto che il ragazzo alla reception fa un cenno e qualche secondo dopo mi ritrovo addosso Matthew che mi controlla il volto per poi baciarmi sulle labbra davanti a tutti.

«Si può sapere dove sei stata? Dio santo ero preoccupato!» dice dopo aver messo fine al bacio

«Sono andata a fare quattro passi.. Tutto qui»

«Ringrazia il fatto che gli altri non lo sanno perché hanno fatto serata, ti prego la prossima volta avvisami se esci»

«Perché che ore sono?» gli chiedo confusa

«Sono le dieci e mezza.. Hai mangiato? Hai fame?»

«Un po' di fame ce l'avrei..»

Mi prende per mano e mi trascina verso la sala adibita per colazione, pranzo e cena.

Prende un piatto, ci mette muffin al cioccolato e brioches mentre io riempio due tazze di caffè.

«Dove sei andata?» mi chiede quando ci sediamo ad un tavolo

«Ho fatto un giro non so dove»

«La solita»

«Con questo che vuoi dire?»

«Nulla, solo che dovresti avvisare quando esci o tu mi farai fuori in poco tempo» dice addentando una delle brioches

Alzo gli occhi al cielo e inizio a mangiare uno dei muffin alternando a qualche sorso di caffè amaro.

«Stavo pensando.. E se andassimo al mare?» mi domanda Matthew sorridendo

Ho già detto che amo il suo sorriso?

«E gli altri?»

«Dubito che si sveglieranno.. Forse lo faranno per cena, sai com'è sono tornati alle sei» ride

«Finiamo e andiamo?»

***

«Mi vuoi spiegare il tuo problema mentale?» domando al mio ragazzo

«Perché?»

«Non è molto normale che una persona si vada a sedere su una sdraio in mezzo all'acqua!»

«Sei solo invidiosa» dice atteggiandosi da diva

Sono sconvolta.

Ma tutti io me li trovo i casi umani?

«Se sei gay dimmelo, me ne farò una ragione» lo derido

Proprio una ragione no perché entrerei in depressione, ma che cazzo sto dicendo pure io?

«Ora ti faccio vedere io se sono gay o meno» borbotta alzandosi in piedi ma fallendo miseramente dato che scivola e cade facendomi ridere

Matthew si sporge verso di me, mi afferra per il polso e tira facendomi cadere addosso a lui. Provo ad alzarmi ma lui mi tiene stretta a sé e sbuffo rassegnata.

«Sta ferma» brontola con gli occhi chiusi e sorridendo rilassato

«Matt c'è gente»

«E invece no, qui non viene mai nessuno»

Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi beandomi delle sue carezze.

«Tu ci hai mai pensato al futuro?» gli chiedo di punto in bianco

«In che senso?»

«Cosa vorresti fare?»

«Finire l'università e trovare un lavoro» mi risponde

«Questo è quello che vuole tua madre.» borbotto «Tu cosa vorresti?»

«Come cosa certa vorrei te nel mio futuro»

«Magari noi due da qualche parte nel mondo facendo del ballo il nostro lavoro» dice accarezzandomi lentamente la schiena «Ti piacerebbe come idea?»

«Dove?»

«Non saprei.. L'importante è essere insieme» mormora ricevendo da parte mia un bacio sulla guancia «E tu, cosa vorresti?»

«In questi tre anni ho sempre pensato a cos'avrei fatto in futuro» inizio «Il mio primo pensiero sei sempre stato tu nonostante pensassi che tu fossi andato avanti con un'altra.. Ho sempre voluto te nel mio futuro»

Matthew si tira a sedere tirando su anche me facendo si che i nostri volti siano alla stessa altezza e mi bacia.

«Ti amo piccolina» sussurra tra un bacio e l'altro

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