Capitolo 20: Ocean

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Sto piangendo da ormai due ore ovvero da quando Matthew mi ha lasciata sola al parco dopo che gli ho detto che se avesse toccato Thomas non avrei più voluto aver a che fare con lui ma a quanto pare non gli interessa.

«Ci vuoi dire cosa cazzo ha fatto quel pirla si o no?!» urla ormai esasperato Cameron

«Se le urli contro non ce lo dirà mai!» si intromette Samuel mantenendo un tono di voce basso «Da quant'è che sta così?»

«Due ore, da quando mi ha chiamato» sospira Taylor

Mi alzo dal divano catturando l'attenzione di tutti e vado in cucina per mangiare qualcosa e anche per stare sola e in silenzio per qualche minuto ma a quanto pare non me lo merito.

«Dolcezza mi dici che hai?» mi chiede per la centesima volta

«Basta! Smettetela di chiedermelo!» urlo sbattendo le mani sul ripiano dell'isola

«Siamo preoccupati per te!»

«O per la mia sanità mentale?»

«Io esco!» urla Taylor

So già dove sta andando, non ci vuole mica una laurea per capirlo.

Prendo dalla dispensa un pacchetto di patatine e ritorno in salotto solo che appena notano la mia presenza smettono di parlare.

«Ricominciate a nascondermi le cose? I miei complimenti»

Vado in camera mia e mi ci chiudo dentro.

Finalmente pace e tranquillità.

Accendo le casse e faccio partire a tutto volume i miei remix, non mi interessa se darà fastidio a qualcuno ma devo rilassarmi in un qualche modo che non porti all'uso della violenza perché ne sarei capace, eccome se ne sarei capace.

Apro la finestra e mi siedo per terra con la schiena poggiata al muro sul terrazzo.

Io non pensavo che a Matthew non importasse nulla di ciò che c'è tra noi.. Mi ha sempre fatto capire il contrario... Io non so più cosa pensare, ci sono davvero rimasta male quando se n'è andato.

«Kian e Jc sono qui!» urla Kian spaventandomi

«Smettila di parlare di te stesso in terza persona!» lo riprende Jc dopo aver spento le casse

I due ragazzi si siedono per terra vicino a me restando in silenzio sapendo che io odio quando le persone mi obbligano a parlare contro la mia volontà.

«Non.. Non so se avete saputo ma ci hanno chiuso il capannone..»

«Oh... Come mai?» mi chiede Jc

«Non saprei..» mormoro alzando le spalle «Comunque abbiamo portato la roba giù al porto in un deposito di Dereck... Io.. Sono andata a parlare con Thomas perché volevo delle spiegazioni per ciò che ha fatto e lui.. Lui mi ha baciata»

«Ma perché capitano tutte a te? Non è che nella tua vita passata hai tipo ucciso un bordello di persone e qualcuno lassù te la vuole far pagare?» mi chiede Kian ottenendo un'occhiataccia da parte del suo migliore amico

«L'ho detto a Matthew.. Lui mi ha abbracciata e mi ha detto che non era niente ... Gli ho detto che se avesse toccato Thomas anche con un solo dito avrei chiuso con lui ma se n'è andato lasciandomi sola al parco!»

«Con loro parli ma con il tuo migliore amico no?»

Kian e Jc si alzano e in silenzio se ne vanno lasciandomi sola con Cameron che è incazzato.

«Mi stavate assillando da due ore!»

«Arrivano loro e parli subito, non ti fidi più di me?»

«Ma sei scemo? Perché non dovrei fidarmi della persona più importante della mia vita?!» urlo alzandomi in piedi

«Non mi dici più niente.. Io..

«Cam sei il mio migliore amico ma non posso assillarti sempre con i miei problemi, anche tu hai i tuoi»

«Tu sei più importante e lo sai»

***

Dopo aver parlato con Cameron sono uscita di casa con il borsone in spalla e sono andata alla scuola di danza per sfogarmi con il ballo.

Ora sono seduta per terra in mezzo alla sala attendendo l'ispirazione per una coreografia che dovrò creare in previsione del saggio di fine giugno e per fortuna quella per i piccoli l'ho già fatta così ho un problema in meno da risolvere.

Appena parte Ocean di Martin Garrix e Khalid mi alzo in piedi e inizio ad improvvisare qualche passo di moderno e contemporaneo che ho imparato negli ultimi tre anni.

Ho ascoltato questa canzone per la prima volta un paio di giorni fa e me ne sono innamorata subito, sia per il testo sia per la base che per il significato.

In questo momento io mi sento come se io dovessi raggiungere Matthew il quale è bloccato in mezzo all'oceano e io devo scavalcare muri su muri, onde che mi respingono e sabbia per arrivare a lui. So che un modo per arrivare a lui lo troverò ma non so quanto tempo mi ci vorrà.

Blocco la musica, prendo il mio quadernetto dove appunto tutti i passi e quando la rifaccio partire mi viene in mente che questa coreografia potrebbe diventare da assolo a duetto per il fatto che per far capire meglio ciò che si intende nella canzone ovvero che una delle due persone deve superare ostacoli su ostacoli e che quando è con l'altra persona viene strappata via subito da un'onda quindi si potrebbe fare che c'è un'altra persona e che quando la raggiungo gli salto in braccio ma poi vengo tirata indietro poco dopo. Questa coreografia sarà una bomba, ne sono sicura ma la vera domanda è: con chi la ballo?

«Olivia?»

«Paul! Oddio ma hai i capelli verdi!» urlo shockata

«Questi? Ho perso una scommessa» ridacchia «Ma che ci fai qui? Non dovresti essere in Russia?»

«Sono tornata un mesetto fa all'incirca»

«Com'era?»

«Tutto bellissimo, tranne il clima quello faceva cagare» dico facendolo ridere

E se lo chiedessi a lui?

«Senti... Non è che vorresti aiutarmi con un duetto?»

«Si, certo! Tutto per un'amica»

«Dov'è quella disgraziata di Olivia?» urla Taylor nel corridoio

«Sala 7»

Mio fratello piomba nella sala peggio di un uragano e appena nota Paul assottiglia lo sguardo e lo inizia a guardare con sospetto, ci risiamo.

«Pensavo di averti già detto di stare lontano da lei»

«Taylor!» mi lamento «Smettila di fare il bambino e dimmi che vuoi»

«Io vi lascio... Ci sentiamo» dice Paul per poi uscire dalla sala

«Ci sentiamo» gli fa il verso

«Sei un bambino»

«Si si.. Matthew non lo troviamo da nessuna parte» mi informa

«Quindi?»

«Olivia smettila! Ti ha lasciata sola al parco e allora? Avrà avuto le sue motivazioni no?»

«Picchiare un poliziotto sarebbe una motivazione plausibile?»

«Un.. Un poliziotto?» mi chiede confuso

«Thomas è un poliziotto genio»

«Perché lo dovrebbe picchiare?»

«Mi ha baciata» dico a disagio abbassando lo sguardo

«Oh signore! Ma tutte a voi? Comunque ci devi aiutare a trovarlo o potrebbe seriamente farsi arrestare quel coglione»

«È il tuo migliore amico» gli faccio notare

«Appunto per questo»

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