Capitolo 18: Thomas?

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Non ho mai capito perché non chiudo la porta della mia camera a chiave quando vado a dormire, me lo sto chiedendo da ormai venti minuti ovvero da quando Taylor mi ha buttata giù dal letto alle quattro e mezza del mattino per un'emergenza che però non mi ha voluto dire.

«Mi spieghi perché mi stai trascinando al capannone?»

«Vedrai quando saremo lì» dice

«Ti avevo detto di non farla venire!» gli urla contro Matthew non appena io e Taylor scendiamo dalla macchina

«Mi potete spiegare perché cazzo ci sono dei sigilli sulla porta d'ingresso?!» domando cercando di non urlare

«A quanto pare il tuo amico sbirro ci ha chiuso tutto!»

«Non riusciamo ad entrare» dice Cameron

«Ci penso io»

Apro il bagagliaio della macchina di Taylor e dalla cassetta tiro fuori le tenaglie.

«Ma vuoi essere denunciata?»

«Vado ad aprire la porta dietro mica apro quella con il sigillo, non sono scema» dico

«Dobbiamo portare via tutto»

«Eh ma dai?» dico con sarcasmo

«Chiamo Aaron e i Jack, loro hanno i furgoni» spiega Taylor

«Io chiamo Samuel»

Faccio il giro del capannone e, con qualche difficoltà, apro la porta secondaria che per fortuna non hanno bloccato.

«Ho fatto!» urlo

Prendo il telefono e compongo velocemente il numero di Samuel.

*È successo qualcosa? Stai bene?* chiede preoccupato

*Hai il furgone vero?*

*Perché mi chiedi alle cinque del mattino se ho il furgone?*

*Ci serve, ci hanno messo i sigilli al capannone e dobbiamo portare via tutta la roba prima che ci denuncino o stronzate simili* gli spiego e in sottofondo lo sento togliersi le coperte e alzarsi

*Arrivo*

«Sam arriva?» mi chiede Tay

«Si»

«Diamoci da fare! Abbiamo poco tempo!»

Entriamo dentro e mentre i ragazzi portano fuori tutti i loro trofei io inizio a staccare i fili della console dalle prese e per fortuna il carrello non lo hanno saldato al pavimento quindi lo possiamo portare via senza problemi.

«Ma che posto è questo?»

Mi giro verso la porta secondaria e osservo Dereck, uno dei fratelli di Samuel, guardarsi intorno.

«Der! Invece di guardare dammi una fottuta mano a tirare giù la console!» gli urlo contro

«Si signora!»

«Trattala bene razza di incosciente!» urla Johnson a Dereck

Dopo aver tirato giù la console la mettiamo sopra ad un carrellino e la spingo fuori fino ai furgoni per poi rientrare dentro e portare fuori le ultime cose.

«Mi ha svegliato per questo quindi?» si lamenta Dereck

«Giuro che se non stai zitto di tiro addosso qualcosa di pesante»

«E tutta la roba dove la portiamo?» chiede Aaron

«Io ho un posto grande più o meno così giù al porto» risponde Dereck

Another A Last StepWhere stories live. Discover now